Se c’è una cosa che ci piace molto quando viaggiamo è andare alla ricerca di luoghi strani, peculiari, inimitabili nella loro stranezza e peculiarità. Passaggi che suggellano un viaggio, o che lo “riscattano” se magari le cose in precedenza non sono andate per il meglio. In questo articolo abbiamo pensato di fare una summa dei giardini artistici più curiosi spettacolari che abbiamo avuto modo di visitare nel corso dei nostri viaggi. Luoghi sui generis, che aprono ad altri mondi, come un portale bidimensionale, solitamente frutto della fantasia visionaria di grandi sognatori. Ne abbiamo selezionato 10 per voi, escludendo volutamente da questa speciale lista le regge, i parchi cittadini e i giardini reali, soffermandoci invece su luoghi avvolti completamente dalla natura e nemmeno troppo conosciuti. O meglio alcuni di questi giardini sono abbastanza noti, ma secondo noi rimangono pur sempre delle chicche, lontane dalle attenzioni più superficiali del turismo di massa.
Sperando di esservi da spunto, vi auguriamo buona scoperta!
“Sono questi luoghi dove l’integrazione arte-natura, tradizione-contemporaneità, forme-colore, materia-spirito, dà di fatto vita a delle opere totali, che sono all’apice del percorso artistico di un’artista straordinario o dell’immaginazione di menti visionarie.”
1. GIARDINI DI MAR I MURTRA (BLANES, CATALOGNA)
Iniziamo la nostra rassegna dei giardini artistici più spettacolari del mondo con una grande sorpresa, che ci fece scoprire l’Ente del Turismo della Catalogna invitandoci a Blanes (Costa Brava), per documentare i Giardini Mediterranei Mar I Murtra. Una visita che ci lasciò a bocca aperta, letteralmente. Questo piccolo Eden, che si trova proprio sopra il porto turistico di Blanes, offre scorci di indicibile bellezza, e dà l’opportunità, unica, di fare un viaggio tra le piante e alberi di tutto il mondo, per poi ritrovarsi, increduli, di fronte all’azzurro intenso del Mar Mediterrano.
Marimurtra (che in catalano significa Mari e Monti) sono considerati i più importanti giardini botanici di tutto il Mediterraneo; fondati nel 1951 dal mecenate tedesco Carl Faust, e con ben 16 ettari di estensione ospitano piante da tutto il mondo. Si trovano a Blanes, sul promontorio roccioso che domina il porto turistico, ed sono ovviamente una delle principali attrazioni di questa ridente cittadina, considerata “La Porta della Costa Brava“.
2. PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO (LAZIO)
Precisiamo che la nostra è una lista personale e non una classifica, nel senso che tutti i luoghi di seguito menzionati per noi hanno tutto lo stesso valore, quello di “mondi speciali”. In base a questi criteri vi rientra senza dubbio il Parco dei Mostri di Bomarzo. Il Parco dei Mostri, conosciuto anche come Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie, si trova a Bomarzo, in provincia di Viterbo ed è un luogo pieno di suggestioni. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto, risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri. A commissionare la realizzazione del progetto all’architetto Pirro Ligorio, fu il Principe Pier Francesco Orsini, dedicando l’opera alla sua amata, Giulia Farnese.
Tutto il parco è richiamo al mondo simbolico, all’erotomachia, ed è da intendersi probabilmente come un percorso iniziatico. Molte delle sculture presenti rappresenterebbero, infatti, le tappe di un itinerario di matrice alchemica.
3. GIARDINI DEI TAROCCHI (CAPALBIO,TOSCANA)
l Giardino dei Tarocchi è un parco artistico situato in località Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, un frazione comunale di Capalbio, in Toscana, ideato dall’artista Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
Per volontà dell’artista, nel Giardino, che è stato inaugurato nel maggio del ’98 non si eseguono visite guidate per lasciare all’interpretazione dei visitatori.
Il giardino prende evidentemente spunto dall’arte di Antoni Gaudì, dal Parco dei Mostri di Bomarzo, e dalle Watts Tower di Simon Rodia, da cui l’artista ha espressamente dichiarato di essersi inspirata.
Per il resto, tutto segue le connotazioni di un sogno magico e la visita al giardino stesso è da intendersi come un viaggio onirico alla scoperta di se stessi.
4. I GIARDINI ARTISTICI DI ARTIGAS (CATALOGNA)
Torniamo in Catalogna per segnalarvi un’altra curiosa scoperta fatta durante una delle nostre sortire fuori Barcellona. A poche centinaia di metri dal piccolo borgo di Pobla de Lillet, nascosto tra anfratti montagnosi, a circa un’ora di distanza da Barcellona, si trova un giardino incredibile, che sorprendentemente porta la firma di Antoni Gaudí. Lontano dai pensieri delle grandi folle turistiche, chi passa di qui scopre un paradiso esclusivo, pieno di verde e di arte.
Ma come mai, questi giardini si trovano qui, così lontano dai fasti di Barcellona, segreto assoluto di una vegetazione così fitta e avvolgente? Per scoprirlo dobbiamo fare un salto di oltre un secolo. Agli inizi del ‘900, infatti, l’imprenditore locale Eusebi Güell i Bacilupi (lo stesso del famoso Parc Güell di Barcellona), decise di realizzare la prima fabbirca di cemento nell’area del Clot del Moro, e fu proprio lui a coinvolgere Gaudí nella realizzazione dello Chalet di Catllaràs. Per tutto il periodo dei lavori, Antoni Gaudí fu ospite della famiglia Artigas, così, al momento della sua ripartenza, quasi per sdebitarsi della generosa accoglienza ricevuta, decise di regalare loro, il progetto dei giardini, pensato appositamente per un terreno di loro proprietà. Fu così che i giardini di Artigas presero vita, donando un tocco di geniale creatività a quelle valli così remote. ( APPROFONDISCI QUI)
5. I GIARDINI SURREALISTI DI EDWARD JAMES A XILITLA (MESSICO)
E ora attenzione, perché vi parliamo del fiore all’occhiello di questa speciale lista, un luogo incantato che non ti aspetteresti mai di incontrare lì dove invece si trova! Situato nel cuore del paradiso naturale della Huasteca Potosina, a pochi chilometri dal Pueblo Magico di Xilitla, e avvolto dalla rigogliosa giungla messicana, il Giardino Surrealista di Edward James rappresenta uno dei più incredibili e originali capolavori artistici di tutta l’America Latina. Frutto della fantasia di Edward James, personaggio eccentrico e generoso mecenate, i Giardini surrealisti di Xilitla sono da considerarsi una delle più incredibili opere dell’architettura fantastica. Un Inno all’arte dell’immaginazione, inteso come processo inconscio inarrestabile. Come volontà del suo creatore, in questo giardino incantato si manifestano le eco di un passato ancestrale e i riflessi di un non-tempo visionario, e si materializzano tutti i sogni più reconditi.
Al varcare le soglie del Giardino, si viene colti da un senso di stupore generale, che solo le grandi opere d’arte sanno generare. In uno spazio di circa 3 ettari emergono, perfettamente integrate nel rigoglio della selva, ben 36 sculture di cemento, le cui eclettiche geometrie danno vita a immagini visionarie e parabole fantastiche.
“Il sentiero dei 7 peccati capitali”, “il palazzo di bambù” e “la casa dei colombi” sono solo alcuni dei capolavori del giardino, la cui parte più spettacolare è certamente quella de Las Pozas. Si trovano qui cascate naturali e piscine di acqua turchese dove è possibile persino farsi il bagno.
6. LA SCARZUOLA (MONTEGIOVE, UMBRIA)
La Scarzuola è una località rurale dell’Umbria, ubicata nella frazione Montegiove del comune di Montegabbione, in provincia di Terni. Si trovano qui l’antico convento dove, secondo tradizione, avrebbe dimorato San Francesco d’Assisi, e la “città-teatro”, realizzata dall’architetto milanese Tomaso Buzzi, quale personale interpretazione della Città Ideale. Tra il 1958 al 1978, l’arch. Buzzi progettò e costruì una grande scenografia teatrale che egli definì “un’antologia in pietra”, con la ferma intenzione di recuperare alcune delle più incredibili esperienze visive del passato: tra queste, Villa Adriana, Villa d’Este, i sette edifici nell’Acropoli e Bomarzo. Invece i modelli rinascimentali sono Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi e Sebastiano Serlio. Sezione Giardini Artistici.
7. IL CIMITERO DI TULCAN (ECUADOR)
Ci rechiamo ora in un posto davvero remoto, a Tulcan, in Ecuador, l’ultima città prima della frontiera con la Colombia. La sua principale attrazione, forse l’unica, se escludiamo il mercato domenicale, è il Cimitero. A renderlo famoso non sono né le lapidi monumentali, né la posizione, bensì i suoi alberi e cespugli, che sono delle vere e proprie opere d’arte. Si tratta, infatti, del più mirabile esempio di arte topiaria del Paese, e dal 1936 i suoi cespugli e aiuole sono potati ad arte, così da rappresentare angeli, figure religiose e personaggi fantastici. Un vero e proprio capolavoro “green”! Sezione Giardini Artistici.
8. IL LABIRINTO DELLA MASONE (PARMA)
Ecco una delle scoperte più recenti che abbiamo fatto. Siamo ad appena 15 km dal centro di Parma (in località Fontanellato), dove si incontra il Labirinto della Masone, considerato il più grande del mondo realizzato interamente con piante di bambù. Inaugurato nel 2015 è stato ideato dal genio di Franco Maria Ricci e ispirato dall’incontro con il leggendario scrittore argentino, JORGE LUIS BORGES. Da questa “unione” ne venne fuori un’idea che si tradusse fisicamente in un luogo fantastico, che aspetta solo di essere scoperto.
9.VILLA D’ESTE (TIVOLI, LAZIO)
Uno dei giardini più spettacolari del mondo si trova a Tivoli, vicino Roma: Villa d’Este. Questa spettacolare villa nobiliare è stata dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e rappresenta un capolavoro del giardino italiano, arricchito da un’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche.
Il cardinale Ippolito II d’Este, dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana.
Governatore di Tivoli dal 1550, accarezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio della Valle gaudente, ma soltanto dopo il 1560 si chiarì il programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dall’architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani.
10. IL GIARDINO DELLE 6 SUBLIMITA’ DI KANAZAWA (GIAPPONE)
Non poteva mancare nella nostra speciale lista un esempio di giardino giapponese, secondo noi il più mirabile: il Kenrokuen di Kanazawa, conosciuto anche come “il giardino delle 6 sublimità”. Considerato uno dei 3 giardini giapponesi più belli del Giappone (insieme al Koraku-en di Okayama ed al Kairaku-en di Mito). Prima di diventare National Garden, Kenroku-en era parte della residenza privata della famiglia Maeda, la stessa che governava il feudo Kaga e che aveva il quartier generale nel Castello di Kanazawa.
La bellezza del giardino risiede nell’insieme delle sue vedute, nella creazione delle prospettive e dei paesaggi, tutto concorre a creare una perfezione stilistica difficilmente riscontrabile altrove. Un unicum, possiamo dire, che ne ha fatto crescere la fama dentro e fuori il Giappone. Non a casa è chiamato “il giardino delle 6 sublimità”, ovvero delle sei virtù che, secondo un antico canone cinese, concorrono alla perfezione di un giardino: spazio, intimità, antichità, artificio, corsi d’acqua e panorami.