Sono ormai tanti anni che viaggiamo per il Giappone (sia come viaggiatori che accompagnatori turistici), l’abbiamo visto in tutte le sue vesti, primavera, estate, autunno, ecco forse ci manca l’inverno, ma comunque un’idea ce la siamo fatta, se considerate che da quella prima volta, era l’estate del 2016, ci siamo tornati sistematicamente ogni anno, ad ogni stagione (anni del covid a parte, ovvio). Ci è sembrato, allora, doveroso condividere con voi un articolo che desse una risposta a questa domanda, che spesso ci sentiamo fare da altri viaggiatori o curiosi: “Qual è il periodo migliore per andare in Giappone?”
HANAMI SI O NO?
Partiamo da un assunto: ultimamente tutti vogliono andare in Giappone in Primavera, in occasione dell’Hanami, il periodo della fioritura del ciliegi; ma è davvero questo il momento migliore? Senza dubbio è un momento speciale, è uno spettacolo curioso vedere tutti quei ciliegi condire di rosa pastello e bianco candido il paesaggio, e i giapponesi estasiati davanti a quella magia fiorita, nell’atto di cogliere il momento, sempre più effimero, ma perfetto, del fiore di ciliegio che si protende alla vita.
Ci sono però, vari contro nel viaggiare in Giappone durante l’hanami, il principale è dato dal fatto che in questo periodo, ovvero tra metà marzo e la prima settimana di aprile (è questo il periodo centrale dell’hanami), tutto il Giappone si muove, spostandosi da una parte all’atra del Paese, in cerca del miglior spettacolo naturale offerto dalla fioritura dei ciliegi; e se a ciò si aggiunge che tutto il mondo vuole venire in Giappone per ammirare la stessa cosa, allora ecco che il dado è tratto: un calderone impazzito di giapponesi e turisti che affollano oltremodo l’intorno. Con la conseguenza, per nulla trascurabile, di file lunghissime per salire sui bus, entrare nei musei, camminare tra i parchi, prenotare i posti a sedere sui treni a lunga percorrenza, assistere agli spettacoli.
Sì, è così, durante l’Hanami, la mole di gente sempre più crescente, rende tutto poco godibile. Si aggiunga inoltre, il fatto che l’hanami coincide con le festività pasquali per noi europei, e allora immaginate che delirio! Inoltre dal punto di vista climatico, la primavera giapponese è estremamente variabile, soggetta per cui a frequenti cambi di clima e piogge frequenti.
“Nonostante l’indiscusso valore dell’esperienza visiva che si può fare in Giappone durante l’hanami, risulta tutto poco godibile proprio per l’alta concentrazione di turisti, domestici e stranieri, che affollano il Paese, fiaccandolo. Il risultato è un’esagitazione collettiva che si addensa nell’aria, limitando di molto la bellezza del momento. La verità è che il turismo crea delle mode che tutti vogliono seguire il prima possibile, e ora in molti scelgono di viaggiare in Giappone più per moda che per vocazione. Perché se uno ama veramente il Giappone, date le condizioni che si stanno creando negli ultimi anni, sceglie di scoprirlo in altri momenti dell’anno altrettanto suggestivi, come per esempio in autunno, durante il momiji, ovvero il foliage.”
Anche se, poi, è davvero emozionante ammirare i giapponesi di ogni età riversarsi nei parchi cittadini, o lungo i fiumi, attorno ai templi, per ammirare la magia dei ciliegi in fiore (“sakura”, in giapponese significa proprio “bocciolo o fiore di ciliegio”, mentre “hanami” designa il periodo della fioritura in generale).
I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DI VIAGGIARE IN ESTATE
L’estate è un periodo solitamente snobbato dai più per viaggiare in Giappone, eppure secondo noi è un ottimo momento per viaggiare nel paese del Sol Levante. Certo è che il gran caldo e l’elevata umidità fiaccano di molto l’entusiasmo, ma potendo contare su una buona tempra, un’età non troppo avanzata e una predisposizione ad andare controcorrente (fregandosene cioè dei trend e delle mode) allora ecco che l’estate diventa un periodo magicamente ideale per viaggiare in Giappone.
Durante il periodo estivo, infatti, si incontra davvero poca gente in giro (tra giapponesi e turisti), favorendo la fruizione dei mezzi pubblici, l’entrata nei musei e la scelta dei ristoranti per esempio. Inoltre, la natura è nel suo massimo rigoglio, e si percepisce nell’aria una sensazione di persistente serenità.
Ecco, un fattore potenzialmente preoccupante, potrebbe essere quello climatico, nel senso che l’alta umidità e l’incontro delle correnti dal Pacifico favoriscono il formarsi dei tifoni, che solitamente si abbattono lungo le coste, ma l’elevata affidabilità del sistema preventivo e di allerta meteo, e l’indiscussa efficienza giapponese rendono questo rischio meno preoccupante di quello che potrebbe sembrare. Noi stessi ci siamo ritrovati coinvolti più volte in allerte-tifoni, e al massimo abbiamo dovuto aspettare un po’ di più in stazione o ricorrere a mezzi alternativi per viaggiare (autobus invece dei soliti treni). In generale, quindi, per lo meno in Giappone, i tifoni non costituiscono un problema reale.
IL GIAPPONE IN AUTUNNO È UNA MAGIA
E ora veniamo al periodo più bello, quello che secondo noi ha meno criticità in assoluto, quindi il migliore: l’autunno, o per definirlo con un termine giapponese, “momiji”. L’autunno in Giappone è noto come Aki, mentre il fogliame autunnale è conosciuto con due termini diversi: Koyo e Momiji. Koyo descrive il fogliame di colore rosso e giallo, mentre Momiji si applica in particolar modo alle foglie di acero rosso che durante questa stagione sono piuttosto spettacolari.
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“Il Giappone in autunno è una magia, quanto, se non più dell’hanami, con il non banale vantaggio che in Autunno non c’è la folla asfissiante del periodo primaverile.”
Ma cos’ha il Giappone di tanto speciale in autunno? Beh innanzitutto i colori, caldi, infuocati di passione e bellezza, una tavolozza di tonalità che infiamma boschi, giardini (come il Kenroku-en di Kanazawa) e rende il paesaggio oltremodo poetico. Inoltre, cosa davvero non trascurabile, durante la stagione autunnale si viaggia con una certa disinvoltura: c’è sicuramente più gente che in estate, ma meno che in primavera, inoltre lo spettacolo che vi si offre è equiparato a quello dell’hanami. Inoltre la stagione è si piovosa, ma mite al contempo.
Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre (con frequenza oscillante che dipende dall’andamento climatico), tutti gli aceri del Giappone si tingono di rosso, arancione e fulvo, i faggi si colorano di un giallo paglierino e i ginko-biloba si infiammano di un color dorato quasi abbagliante, dando vita a un mix di colori vividi che inonda parchi cittadini, vie alberate e soprattutto i boschi selvaggi e le zone montane lontani anni luce dalle grandi metropoli.
Il foliage è un’esperienza fantastica, travolgente, un’occasione unica per entrare in contatto con una natura meravigliosa, che si rivelerà in tutta la sua generosità con colori sgargianti e vividi, proiettandovi in un mondo fiabesco e surreale. Dalle foreste dell’Hokkaido agli acquerelli di Kyoto, agli scorci di Tokyo e Kanazawa, fino Alpi Giapponesi, dove l’autunno è puro e senza filtri. Dovunque si vada l’Autunno, in Giappone, è un miraggio, un sogno ad occhi aperti, che porta la firma inconfondibile di Madre Natura.
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Vuoi scoprire il Giappone insieme a me? Viaggio nel Paese del sol levante da tanti anni e lo amo profondamente, quel che più conta però, oltre alla mia passione, è che sono un accompagnatore professionista e collaboro con Tour Operator specializzati su questa destinazione.
Se sei interessat@ a viaggiare con me, puoi contattarmi via mail ( vitaminaproject@gmail.com) e io ti fornirò tutti i dettagli e le informazioni di cui hai bisogno. Ti aspetto!
Viaggio in Giappone dal 2016, nel corso di questi anni ho fatto alcune sortite in solitaria e accompagnato decine di gruppi. Ogni volta apprendo qualcosa di incredibile e imparo a “guardare” questo incredibile Paese più con il cuore che con gli occhi. Anche perché per me il gancio di tutto è sempre la Letteratura. E tra una lettura e l’altra provo ogni tanto a cimentarmi anche in qualche piccolo progetto letterario.
In primavera è stato pubblicato questo volumetto che contiene anche alcuni miei racconti. Puoi leggere QUI uno dei racconti presenti, oppure ascoltarlo nel nostro canale Spotify.