La Turchia e la luce dell’Egeo che abbaglia la costa di fronte alle isole greche del Dodecaneso, propaggine di un’ampia regione che gli Antichi chiamavano Asia Minore, crocevia di popoli e di genti, calderone di Storia e avamposto di mare. Un viaggio nel passato alla scoperta dei siti archeologici più suggestivi della Turchia, da Efeso a Pamukkale, passando per il regno ellenistico di Pergamo, un mondo tutto da scoprire in compagnia del nostro archeologo del Mediterraneo, Rocco Sur.
Sono passati tanti anni dalla prima volta, da quando, ancora ragazzino, avevo messo piede su questa costa, in cerca di ispirazione e conferme per rievocare i versi dei testi omerici studiati all’Università. Ebbene, a distanza di tanti anni sono tornato a respirare l’aria del Mito e della Storia, senza che nulla sia cambiato, anzi mi è sembrato ancora più bello e magico ritrovarmi a camminare tra le rovine di Troia e di Efeso, senza dimenticare quelle di Pergamo, con il privilegio assoluto di calcare per la prima volta la scena del grandioso teatro di Hierapolis, vicino a Pamukkale, ricostruito dopo anni di duro lavoro dall’equipe dell’Università di Lecce, capitanata dal Prof. emerito Francesco D’Andria.
E’ stato un viaggio emozionante che vorrei raccontarvi, sperando vi sia da spunto nel caso in cui vogliate lasciare Istanbul per approfondire la conoscenza della costa turca e dei suoi preziosissimi tesori. A proposito di Istanbul, vi abbiamo preparato una Guida Pratica utilissima a chiunque voglia trattenersi in città un week-end, ma anche una settimana, a vostra discrezione, giacché si tratta di una città-mondo dai mille volti, crocevia di genti e traffici di ogni tipo, ma anche un museo a cielo aperto che lascia in chiunque vi passi una traccia indelebile.
QUEL CHE RESTA DI PERGAMO
Lasciata Istanbul, ci spostiamo subito sulla costa e il primo tesoro archeologico che incontriamo è Pergamo. Un tempo, precisamente nel II secolo d. C., Pergamo fu uno dei più floridi centri culturali del Mediterraneo, anche se oggi del suo splendore rimane ben poco, anche perché il pezzo forte (ovvero l’altare di Pergamo) si trova a Berlino, nel museo che porta proprio il suo nome, Pergamon Museum. Tuttavia, rimane lo stesso molto suggestivo passeggiare tra le sue rovine, non fosse altro per respirare i pulviscoli della Storia. Questo vasto sito archeologico si trova poco distante dall’antica Troia e da Efeso e vi si accede tramite una funicolare.
La sua splendida Acropoli (vd. foto sopra) rivaleggiava in bellezza con quella di Atene ed è ancora perfettamente visibile insieme al Teatro, al Tempio di Traiano, al Tempio di Atena e al Tempio di Dionisio. Per farvi un’idea del prestigio di Pergamo, dovete sapere che nella zona dell’acropoli vi era ospitata una delle più importanti biblioteche dell’Antichità, che per numero di volumi affiancava il nome ben più risonante di quella di Alessandria, Efeso e Timgad, in Nord-Africa.
EFESO E LE SUE MERAVIGLIE
Efeso è sicuramente il sito più ambito dai turisti e viaggiatori, nonché uno dei siti archeologici più grandi e meglio conservati dell’antichità, oggi patrimonio UNESCO e orgoglio della Turchia. Infatti, una volta oltrepassati i tornelli, magari al mattino presto per evitare la ressa di turisti, è possibile passeggiare in questo museo a cielo aperto tra rovine millenarie perfettamente conservate come la via colonnata, le terme, i bagni monumentali il Teatro Antico e soprattutto la Biblioteca di Celso, che con i suoi marmi finemente decorati era una delle 7 Meraviglie del Mondo Antico, dono del mecenate Celso alla città e all’umanità.
Altra cosa da vedere a Efeso è il grande Tempio di Artemide, un’altra delle meraviglie del mondo antico, di cui però rimangono pochi resti. In perfette condizioni è invece il Tempio di Adriano, si può poi percorrere la via Arcadiana per arrivare all’antico porto sul Mar Egeo, visto che questa città era nota in passato per essere il più grande centro commerciale dell’Asia Minore e anello di congiunzione tra Oriente e Occidente.
Da non perdere il bellissimo museo interattivo situato all’interno del sito archeologico, che attraverso un viaggio sensoriale ricostruisce digitalmente l’intera storia di Efeso, dalle sue origini fino alla sua decadenza, soffermandosi al momento in cui questa città era seconda soltanto a Roma. Alla fine del percorso, in maniera scenografica, apparirà dai fumi della Storia, la grandiosa statua di Iside, tesoro inestimabile riemerso durante gli scavi dal sito identificato come il Tempio di Artemide.
HIERAPOLIS E PAMUKKALE
E poi ci sono Hierapolis e Pamukkale, due dei siti più belli di tutta la Turchia. Si trovano praticamente l’uno appiccicato all’altro, con ingresso unico da Pamukkale; nel complesso si tratta di uno spazio molto esteso la cui visita, volendo, potrebbe occuparvi anche un’intera giornata, a seconda delle vostre preferenze. Pamukkale, che in turco significa “Cascate di Cotone” è uno degli spot più famosi dell’Asia Minore e, più in generale, della Turchia, e vi accoglierà già dalla strada con le famose piscine di calcare dal bianco candido, talmente candido da sembrare neve alla vista. Oggi giorno la maggior parte delle piscine è interdetta al pubblico, ma vi rimane ancora un settore fruibile ai turisti per fare pediluvi e bagni. Attenzione, però, perché il fondale è scivoloso, e potendo entrarci esclusivamente scalzi, potrebbe rappresentare una piccola insidia. A parte questo aspetto, lo spettacolo è speciale.
Le piscine di calcare non sono l’unica attrazione, trovate infatti all’interno del sito anche un vero e proprio impianto termale, denominato “Le piscine di Cleopatra”; secondo la tradizione, infatti, la regina egiziana visitò personalmente Pamukkale assieme a Marcantonio. Per accedervi c’è bisogno di pagare un biglietto extra, fruendo per l’occasione di asciugamani, spogliatoi e anche di un bar-ristorante.
Proseguendo l’esplorazione di Pamukkale vi ritroverete inevitabilmente tra le rovine del grandioso sito di Hierapolis, che nel periodo romano-ellenistico fu uno dei centri più importanti della Frigia. Lo testimoniano il grandioso Teatro Romano, mirabilmente ricostruito dopo anni di minuzioso lavoro dall’equipe dell’Università di Lecce, capitanata dal Prof. D’Andria, oggi uno dei teatri più belli del mondo antico, e il Martyrion di epoca Cristiana, all’interno del quale sono state ritrovate le reliquie di San Filippo. Da un punto di vista archeologico, Hierapolis di Frigia rappresenta un gioiello urbanistico di epoca ellenistica, costruito secondo gli schemi classici della concezione romana, che prevedeva una struttura ortogonale, strutturata attorno ai due assi stradali principali del Cardo Massimo e del Decumano, e un settore monumentale che inglobava teatri, terme, foro, vie colonnate, ninfei e biblioteche, oltre a ricche ville dotate al loro interno di prestigiosi mosaici.