Situata tra le foreste della Serra dos Órgãos, nella valle dei fiumi Quitandinha e Piabanha, Petrópolis è una delle principali località turistiche dello Stato di Rio de Janeiro. Per noi è stata l’ultima tappa prima di approdare sul litorale, per dedicarci alla scoperta di Paraty, Ilha Grande e finalmente Rio de Janeiro, da cui Petropolis dista appena 62 km. Non è però solo la vicinanza dalla Cidade Maravilhosa a rendere Petropolis una tappa interessante, ma soprattutto il suo eclettico patrimonio architettonico e una Storia ricca di aneddoti.
Basti pensare che la città venne nominata “città di Pietro” in onore dell’imperatore Pietro II del Brasile, il secondo monarca del Paese e figlio di Pietro I del Brasile. Di fatto Petropolis era la residenza estiva dell’Imperatore e degli aristocratici nel secolo XIX, nonché capitale ufficiale dello Stato di Rio de Janeiro tra il 1894 e il 1902. A testimoniare quell’epoca d’oro ci sono ancora pregevoli edifici in stile liberty e neoclassico molto ben conservati, riflesso di un’inusitata bellezza e ricchezza di marca imperiale. A tal proposito, la principale attrazione è costituita ancora oggi dal palazzo estivo dell’ex famiglia imperiale brasiliana, che attualmente ospita il Museo imperiale del Brasile. Dopo l’avvento della Repubblica e l’esilio della famiglia imperiale nel 1889 la città ha continuato ad avere un ruolo importante nella storia brasiliana. Era scelta di frequente come residenza estiva per i presidenti della repubblica, che alloggiavano nel Palazzo di Rio Negro.
Nei due giorni che abbiamo passato a Petropolis, principalmente rimanendo all’interno del centro cittadino, abbiamo avuto modo di gironzolare comodamente a piedi tra le sue strade e scoprire tanti luoghi e storie molto, ma molto curiosi.
LA CASA DEI SETTE ERRORI
Uno dei luoghi più curiosi di Petropolis è sicuramente la casa do Ipiranga ( oggi sede dell’Istituto di Cultura) più popolarmente nota come Casa dei Sette errori. Questo singolare nome le deriva da un gioco che i cocchieri facevano in epoca post-imperiale con i turisti, i quali a causa dell’architettura asimmetrica che caratterizzava la facciata esterna, si divertivano a proporre loro di individuarne le anomalie.
Edificata nel 1884, la villa era la residenza di famiglia del finanziere e imprenditore José Tavares Guerra
(tuttora la proprietà dell’immobile è dei suoi discendenti). Fu Tavares Guerra stesso a ideare il progetto della casa, progetto poi messo a punto dall’ingegnere tedesco Karl Spangenberger. Nei lavori fu usata la manodopera di immigrati tedeschi oltre che i migliori legni del Brasile. La residenza è oggi è una delle principali attrazioni turistiche della città di Petrópolis e colpisce per la sua bizzarra struttura che a modo suo la rende una costruzione unica nel suo genere.
Bellissimo il giardino esterno della villa, opera del paesaggista e botanico francese Auguste François Marie Glaziou, per curiosità lo stesso progettista del parco di Boa Vista di Rio de Janeiro. Si tratta dell’unico giardino in Brasile ad aver conservato l’aspetto originario.
E’ inoltre possibile fare la visita guidata interna della casa, che per la verità non riserva più di tante sorprese, giacché il mobilio è stato smantellato e diviso tra i tanti eredi; ciò nonostante si respira all’interno uno strano senso di gotica staticità, un po’ come se il tempo si fosse fermato.
SANTOS DUMONT E LA SUE BIZZARRE AVVENTURE
Il nome di Petropolis è legato anche a quello di uno dei personaggi più singolari del Brasile dei primi anni venti, Albertos Santos Dumont, talentuoso aviatore brasiliano, considerato il Padre dell’Aviazione.
Progettista di dirigibili e aeroplani, Santos Dumont (cui per altro è dedicato anche il nome di una città situata nello Stato di Minas Gerais) è considerato il padre di entrambe le macchine volanti, in quanto i suoi voli furono i primi a svolgersi su circuiti chiusi in presenza di ampio pubblico. In particolare, il volo del 14-bis del 12 novembre 1906 (il cui prototipo è esposto in una piazzetta del centro cittadino) è considerato il primo riconosciuto ufficialmente in Europa dall’Aeroclub di Francia di un apparecchio più pesante dell’aria in grado di decollare autonomamente, a differenza dei Fratelli Wright catapultati da una macchina esterna. Proprio per il decollo auto-propellente, Santos-Dumont è ritenuto da un’importante parte della comunità scientifica e aeronautica come il “Padre dell’Aviazione”.
L’aviatore Alberto Santos-Dumont possedeva una casa proprio a Petrópolis, da lui progettata e chiamata “A Encantada” (“L’Incantata”), casa diventata poi un museo e oggi tranquillamente visitabile.
ALTRE CURIOSITA’
Le chicche non finiscono quì, giacché Petrópolis è stata anche l’ultima residenza di Stefan Zweig e della seconda moglie, Lotte, che ivi si suicidarono nel 1942. Dal 2006 Petrópolis ospita la Casa Stefan Zweig, un museo dedicato alla memoria del grande scrittore austriaco, autore tra i vari di Brasile, Terra del Futuro e Novella degli Scacchi.
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