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Dici Mato Grosso del Sud e ti viene subito in mente il Pantanal, un’immensa pianura alluvionale soggetta a inondazioni periodiche situata nelle regioni più occidentali del Brasile, per noi un nuovo ecosistema da conoscere dopo la Savana Tropicale del Cerrado (che avevamo visto nella Chapada dos Guimarães) e la Foresta Amazzonica, a dimostrazione di come il Brasile sia un’enorme laboratorio geologico e naturalistico da conoscere, e per chi ama la natura anche da vivere.
“Il Pantanal è la più grande zona umida del mondo, un’immensa pianura alluvionale soggetta a inondazioni periodiche; si trova in un’area centrale del Sudamerica situata per gran parte in Brasile (negli Stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul), e in parte in Bolivia e in Paraguay. Vivono qui animali tra i più strani del pianeta, come l’armadillo, il tapiro e il formichiere gigante, quest’ultimo in pericolo di estinzione, oltre alla pantera, il giaguaro, il caimano, e un’infinità di rettili e uccelli.”
Siamo nel regno dell’ecoturismo, dove gli amanti della natura e dello sport trovano pane per i loro denti, nel pieno rispetto di un ambiente purtroppo sempre più a rischio a causa del vorticoso processo antropico, che si traduce in incendi volontari e sfruttamento eccessivo del suolo, con conseguenze spesso incontrollabili. Pensate che negli ultimi anni, a causa dei cosiddetti “incendi preventivi”, appiccati ufficialmente proprio per creare dei corridoi e bilanciare il rischio di incendi, sono andati perduti migliaia di ettari di vegetazione primigenia, con la inevitabile conseguenza di un ambiente più secco. Tutto questo processo va ad impattare sul ciclo naturale delle stagioni, e sul conseguente cambio climatico, oltre che sulla riduzione delle aree alluvionali, come il Pantanal, habitat specifico di animali che vivono solo qui, come per il esempio il Tamanduà Bandeira, conosciuto da noi come formichiere gigante.
Una soluzione a questo disastro ambientale che si va inevitabilmente prospettando, è l’Ecoturismo. Come? Beh, facendo in modo di creare economia con attività turistiche legate appunto al territorio naturale, a fronte di una garanzia di preservazione dello stesso.
È il caso della Pousada Aguapè situata all’interno di una fazenda di circa 3000 ettari, nella zona rurale di Aquidauana (Mato grosso del Sud). Si tratta di una bellissima struttura ricettiva che dà la possibilità di alloggiare e di fare attività sportive nel massimo rispetto dell’ambiente circostante (pieno Pantanal), come trekking, escursioni fluviali, giri a cavallo, safari notturni per avvistare l’enorme fauna locale, oltre a birdwatching e kayaking.
“La Pousada Aguapè ha riformulato il concetto di ecoturismo nel Pantanal, tracciando un importante modello di riferimento per la regione circostante. Inoltre, sensibile alle dinamiche di trasformazione in corso che riguardano il Pantanal e i suoi abitanti, ha anche aperto le sue porte all’Istituto Tamanduà, che qui ha una delle sue basi operative, e che si occupa del salvataggio del Formichiere Gigante, oggi in serio rischio di estinzione”.
L’intero nostro viaggio in Brasile è basato sui concetti esposti sopra e sulla necessità di mettere in contatto i territori naturali con il popolo dei viaggiatori. Nello specifico, si tratta di un progetto volto alla creazione di itinerari turistici ecosostenibili, e al consolidamento di una serie di operatori che ogni giorno lottano per rendere il turismo uno strumento virtuoso e non impattante, come lo è già quello di massa.
Se non lo conosci, scopri di più sul nostro Progetto “Vitamina per un Pianeta Verde”.
Una delle attrazioni principali del Mato Grosso del Sud è ovviamente il Pantanal, che occupa IL 65% del territorio dello Stato. Diversi sono i centri turistici dove poter soggiornare per entrare in contatto con quella che è considerata la più grande zona umida del mondo. Di seguito i principali:
Il Pantanal è un riferimento per tutti gli amanti della natura e dell’ecoturismo e nel Mato Grosso del Sud ci sono varie strutture dove alloggiare per vivere al meglio l’esperienza della natura selvaggia che il Pantanal regala. Nello specifico vi segnaliamo una struttura bellissima che ci ha ospitato per alcuni giorni e gi ha permesso di vivere al meglio la realtà di questo angolo meraviglioso di Brasile: Pousada Aguapè, situata all’interno di una fazenda di circa 3000 ettari, nella zona rurale di Aquidauana.
Ci si arriva da Campo Grande (in 4 ore di transfer) oppure da Bonito, situato più o meno alla stessa distanza, considerando che in entrambi i casi, l’ultimo tratto di strada ( più o meno una cinquantina di km) è tutto sterrato e durante la stagione delle piogge non è percorribile perché l’intera area si allaga a causa dell’abbondanza delle precipitazioni e dello strabordio dei grandi fiumi (Aquidauana, Miranda, Paraguay). In questo caso si arriva alla Pousada Aguapè solo via fiume, lo stesso che abbiamo navigato per fare birdwatching e avvistamento di altri animali della fauna locale (caimani tra tutti).
GUARDA IL REEL DELLA NOSTRA ESPERIENZA NELLA POUSADA AGUAPÉ
Varie sono le attività che si possono fare nel paradiso naturale in cui si trova la Pousada Aguapé: dal trekking, alle escursioni fluviali, ai giri a cavallo, ai safari notturni per avvistare l’enorme fauna locale, per finire con il birdwatching e il kayaking, tutte nel massimo rispetto dell’ambiente circostante.
La Pousada Aguapè è anche la sede dell’Istituto Tamanduà, un Organizzazione non governativa che si occupa di riscattare i formichieri giganti (Tamanduà Bandeira) dalle condizioni critiche in cui cadono sempre più spesso, a causa principalmente degli incendi volontari.
A causa della loro naturale lentezza e del pelo molto ispido facilmente incendiabile, infatti, i formichieri sono tra i primi animali a prendere fuoco. Gli esemplari che in qualche modo si riesce a salvare, vengono portati in condizioni critiche nelle varie basi operativi dell’Istituto, dove vengono sottoposti a procedimenti medici, cura e riabilitazione. Infine, successivamente, solo dopo aver verificato e monitorato il loro stato di salute, si prova a rintrodurli in natura. Il processo, però, non finisce qui, perché l’esemplare rimesso in libertà viene monitorato per un periodo medio-lungo attraverso un radio collar che li controlla tramite il GPS. Solo dopo due anni vengono liberati dal GPS e lasciati completamente liberi.
“La crisi idrica pantanal, che aumenta il livello di incendi, è una delle maggiori cause della morte del Tamanduà Bandeira, specie già dichiarata istinta in molti Stati brasiliani, e a rischio anche in Mato Grosso del Sud. In questo senso il lavoro dell’Istituto Tamanduà è fondamentale per provare a invertire la tendenza. “
Per supportare praticamente il lavoro dell’Istituto Tamanduà, ci sono due modi:
Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
SE VUOI SAPERNE DI PIU’ CONTATTACI AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL info@vitaminaproject.com oppure VISITA LA NOSTRA PAGINA DEI SERVIZI, CLICCANDO QUI
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