Nove ore in lancia da Santarem lungo il Rio Tapajos ed eccoci, finalmente ad Itaituba. Ad accoglierci molto gentilmente c’è William, fondatore di Cidade Pepita, un canale di attualità, informazione, cultura e società legato alla città di Itaituba. Il suo appoggio si rivelerà fondamentalmente per la nostra permanenza e scoperta della regione, e in particolare per la conoscenza di Cleison e il suo Team, AD Tour, da cui ci siamo sentiti enormemente accolti.
Vi racconteremo a riguardo, nel frattempo una premessa:
Un’enorme patrimonio forestale circonda Itaituba, rendendola di fatto un destinazione privilegiata per l’Eco-Turismo. Nella regione circostante ai concentrano ben quattro parchi nazionali e uno dei vulcano più antichi del mondo. Un territorio di una bio-diversità incredibile che attira l’attenzione di appassionati dell’eco-turismo, in particolare del trekking e del bird-watching, ma anche della speleologia e archeologia. La città di Itaituba si presenta quindi come punto di partenza di questo paradiso naturale turisticamente ancora vergine, che aspetta solo di essere scoperto.
“Itaituba rappresenta un validissima alternativa alle più note mete legate a Santarem, tra cui la Flona (Floresta Nacional de Tapajos) e Alter do Chão. Sebbene non sia vicinissima (occorrono 7 ore in lancia rapida o in bus per arrivarvi da Santarem) Itaituba è di fatto una destinazione esclusiva, nonché una metà ideale per scoprire le meraviglie naturali dell’Amazzonia e del suo immenso repertorio naturale e antropologico.”
ITAITUBA, LA CITTÀ DELL’ORO
Itaituba, conosciuta come Cidade Pentita, fonda la sua storia sulla produzione dell’oro. Ci troviamo infatti nel cuore della principale regione aurifera del Brasile. Qui l’attività mineraria legata all’estrazione dell’oro ha avuto il suo apice nel ventennio 70-80 dello scorso secolo, quando l’aeroporto cittadino fece registrare uno dei traffici aerei più frenetici del mondo. Ancora oggi, l’oro è la principale risorsa della regione, anche se molti dei garimpos (le miniere da cui si estrae l’oro) sono al centro di accese controversie territoriali. Un tempo, però, arrivavano in città avventurieri da tutto il mondo in cerca di fortuna, i cosiddetti garimpeiros, molti dei quali finivano nel peggiore dei modi a causa del sistema di peonaggio, attraverso il quale contraevano debiti che poi non riuscivano ad estinguere, e a cui di fatto rimanevano legati a vita.
L’eco della ricchezza di quell’epoca però non sembra riflettersi oggi sull’architettura cittadina, come accaduto nel caso di Manaus durante il ciclo del caucciù o di Sao Luis do Maranhao durante il periodo francese; infatti Itaituba è priva di edifici di particolare interesse architettonico, anche se si contraddistingue per la sua caratteristica posizione sul Rio Tapajos. Sulla orla, ovvero sulla sponda fiume, si concentra la maggior parte delle attività di ristorazione dove gli Itaitubensi si riversano numerosi al tramonto e di sera per godere della brezza che finalmente torna ad abbracciare la cittadina dopo il forte calore diurno.
UNA POSIZIONE STRATEGICA
Situata in posizione strategica, lungo le rive del Rio Tapajos, Itaituba è un importante avamposto fluviale, collegato via terra e via acqua con Santarem e via aerea con Manaus. Inoltre per di qui passa la Transamazonica, ovvero l’enorme arteria stradale che da Joao Pessoa, sul versante Atlantico, attraversa in orizzontale tutto il Paese verso le propaggini occidentali dello stato di Accre, al confine con la Bolivia, per una lunghezza complessiva di 4300 km.
LA TRANSAMAZONICA
La Transamazonica fu inaugurata nel 1972 con l’ambiziosa prospettiva di collegare a livello stradale le zone più remote dell’Amazzonia con il tratto costiero e più sviluppato del Brasile. L’iniziale progetto doveva prevedere una lunghezza di oltre 5000 km tutti asfaltati, ma gli elevati costi di costruzione e la crisi finanziaria colpì il Paese negli anni ’70 ridimensionò le ambizioni, tanto che oggi la Transamazonica è in larga parte sterrata, e di fatto impraticabile durante la stagione delle piogge.
LE ATTRAZIONI PRINCIPALI DI ITAITUBA
Tra le attrazioni principali di Itaituba ci sono:
Il Museo di Cultura Indigena, che anche se piccolo, è curato con passione e detiene un importante repertorio legato alle popolazioni indigene della regione circostante, tra cui quella dei Munduruku. Questo museo rappresenta un tassello fondamentale per la preservazione della memoria collettiva locale che trae le sue radici proprio dalla cultura ancestrale di queste popolazioni, perciò una visita varrà bene la pena.
Balneario Rio Azul, situato alle porte della città, lungo la Transamazonica, è una amena piscina naturale, alimentata da una sorgente che affiora dalle viscere della terra e dove gli abitanti di Itaituba sono soliti passare piacevoli momenti di relax in compagnia, tra una birra ghiacciata e l’altra e ascoltando musica a tutto volume. L’ingresso costa solo 5 reais a testa, l’unico problema è che per arrivare qui bisogna essere automuniti. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati da William, il quale ci ha reso facilitato di molto il soggiorno, giacché Itaituba non è molto turistica e in quanto tale scarseggia di servizi di assistenza al turista.
La Cucina della signora Joaquina a Itaituba é un’istituzione. Lei vi aspetta sul lungo fiume, solitamente posizionata con il suo carrellino ambulante di fronte alla Chiesa Matrice di San’Ana, per farvi provare i migliori piatti della cucina paraense, tra cui il vatapá e il Tacacá.
TURISMO SOSTENIBILE NEL PARCO NAZIONALE DELL’AMAZZONIA.
Al km 50 della Transamazonica partendo da Itaituba ecco che arriviamo alle porte del Parco Nazionale dell’Amazzonia, che con i suoi 50 anni d’età é il più antico di tutto il Brasile: il suo patrimonio naturalistico fa gola a qualsiasi amante della Natura, e quindi anche a noi. Ad accoglierci è il Signor Cleison con il suo staff nella bellissima Pousada Portal do Parque Nacional da Amazônia. Ci troviamo esattamente all’entrata del grande parco nazionale d’Amazzonia. Prima di avventurarci in compagnia di una guida certificata, ci dedichiamo alle attività messe a disposizione della struttura dove alloggiamo: in primis kayak sul fiume Tapajos, dove è possibile avvistare Are Macao, Tucani, oppure i graziosi Boto, i delfini rosa dell’Amazzonia. Un’altra attività interessante sarà risalire il Fiume in voadera, il motoscafo rapido guidato dal simpatico signor Antonio, che nell’occasione vi porterà anche a pescare il tambaquì, un pesce che vive nelle acque del Tapajos e che Dona Kleidy vi cucinerà facendovi leccare i baffi.
“La Pousada Portal do Parque Naciónal da Amazônia, è una struttura immersa nella natura, che segue dei principi ben chiari per ciò che riguarda la sostenibilità. Infatti, per la sua realizzazione è stato usato materiale di riciclo oltre che materie prime locali. Inoltre i lavori di realizzazione hanno seguito i naturali ritmi stagionali, senza stravolgere l’ecosistema, e soprattutto il personale di servizio proviene rigorosamente dalle comunità locali, in modo da dare alle famiglie la possibilità di sostenersi, senza avere l’obbligo di andare a lavorare nelle grandi città, lontano da casa e dalla propria famiglia.”
ESCURSIONE NELLA FORESTA: TRA TREKKING E BIRD-WATCHING
Una delle principali attività che si possono svolgere nel Parco Nazionale d’Amazzonia, partendo dalla Pousada di Cleison, é sicuramente il bird-watching, ovvero l’avvistamento di specie rare di uccelli. Guide specializzate vi condurranno alla scoperta di un mondo incantato che nel Parco Nazionale d’Amazzonia rivela una ricchezza di bio-diversità senza uguali. Se non siete appassionati di uccelli, oppure non avete la macchina fotografica adeguata, l’alternativa è un trekking nella foresta.
LE COMUNITÀ LUNGO IL FIUME TAPAJOS
Nei giorni in cui siamo stati ospiti della Pousada Portal do Parque Nacional da Amazônia, e del Signor Cleison, abbiamo avuto anche la possibilità di incontrare le comunità locali di Villa Braga e Villa Rayol che vivono lungo le sponde del Rio Tapajos.
Per noi che, ormai da dieci anni portiamo avanti questo progetto di approfondimento antropologico, è stata un’occasione fondamentale per conoscere il territorio di questo angolo di Amazzonia, alle porte del Parco Nazionale d’Amazzonia, e per documentare come le comunità locali vivono a stretto contatto con la Natura, portando avanti la loro missione di vita.
Comunque le comunità locali che vivono lungo il Tapajos, facilmente raggiungibili dalla Pousada del Signor Cleison, sono generalmente aperte a ricevere la visita di viaggiatori stranieri, a patto che ci sia rispetto da parte di questi ultimi, specie per ciò che riguarda l’interazione e l’utilizzo responsabile della macchina fotografica. Noi per esempio, da anni ci soffermiamo sul concetto di fotografia etica, cercando di divulgarne i propositi e gli insegnamenti.
VUOI VIAGGIARE IN AMAZZONIA DA SOLO?
Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
SE VUOI SAPERNE DI PIU’ CONTATTACI AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL info@vitaminaproject.com oppure VISITA LA NOSTRA PAGINA DEI SERVIZI, CLICCANDO QUI