VIAGGIO SULLE SPONDE DELL’ADRIATICO: 11 LUOGHI CHE NE RACCONTANO L’ESSENZA

E’ difficile parlare del Mar Adriatico per noi che ci siamo nati, perché quando una cosa ti tocca da vicino, o meglio è parte di te, non ce la fai a descriverla in maniera oggettiva, per fortuna però esiste la Poesia, che poi non è altro che musica parlata, per colmare questa lacuna. Noi, però, siamo semplici narratori e possiamo contare solo sui nostri mezzi, perciò in questo articolo proveremo a raccontarvi alcuni luoghi che più di altri, secondo noi, trasudano l’essenza del nostro piccolo mare, per molti un catino, ma la verità è che l’Adriatico è un mare con la M maiuscola, un crocevia di popoli e culture che ha sempre rappresentato la transizione, la bellezza dell’incompleto e il fascino del decadente. Già, perché se andiamo a vedere, la nostalgia di tempi andati sbatte costantemente sulle sponde dell’Adriatico, e le sue acque ci ricordano in continuazione di naufragi e di derive, di partenze e di ritorni, di eroi e di pescatori, la maggior parte dei quali ormai offuscati dall’oblio del Tempo, e del suo passaggio.

ADRIATICO, MOSAICO DI GENTI, POPOLI E TRADIZIONI

In questo articolo ci proponiamo di parlare di quei luoghi, una decina o poco più, che si affacciano sulle sponde dell’Adriatico e che ci sono parsi particolarmente iconici, a volte conosciuti a volte no, luoghi che però detengono l’essenza di un mondo a metà tra realtà e fantasia, un mondo fatto di piccole baie, anfratti, coste frastagliate senza approdi e divinità marine quasi sempre invisibili, un mondo che sembra evaporare come i fumi di una nebbia di laguna, ma non per questo privo di solidità. Infatti, il Mar Adriatico è come un mosaico di genti, popoli e tradizioni, che in un qualche modo si ignorano pur facendo parte della stessa opera.

“L’Adriatico è il mare di tutti, un mare apparentemente calmo, ma in realtà molto irrequieto, poiché ribolle dei geni di tanti popoli: se ci pensate è qui che si incontrano oriente e occidente ed è sempre qui che si increspano le onde che prima o poi andranno a infrangersi sulla scogliera della Storia.”

VICTOR MAJEVSKI

1. OTRANTO (PUGLIA)

Facciamo partire dalla Puglia il nostro viaggio esplorativo lungo le coste del Mar Adriatico, per la verità dalla punta del Tavoliere, dal faro di Leuca, simbolicamente, premettendo che in questa sede non possiamo soffermarci troppo su questa regione bellissima (però, se avete desiderio di farlo, potete leggere qui il nostro viaggio in Puglia, dove tra l’altro siamo passati recentemente per promuovere il nostro libro TRACCE DAL SUD).

In rappresentanza della nostra prima tappa scegliamo Otranto, perché non potrebbe essere altrimenti, giacché per noi rappresenta molto del lato adriatico pugliese. E allora che dire di Otranto, niente, semplicemente bellissima, molto viva e ricca di storia, con il suo castello aragonese e soprattutto la Cattedrale al cui interno è custodito il celeberrimo mosaico dell’albero della vita che copre per intero tutto il pavimento della navata centrale. Pazzesco! E poi un mare incredibile da vivere anche nelle spiagge cittadine. Oggi, come potete immaginare, Otranto è gettonatissima e durante il periodo estivo quasi esplode di turisti. La sua storia, la sua bellezza, la sua posizione, però, ci impongono una menzione, anzi una lode, perché Otranto è pura essenza adriatica.

2.BARI (PUGLIA)

Vabbè e poi ovviamente Bari, una città che nell’ultimo decennio si è trasformata totalmente, divenendo di fatto una delle Capitali più importanti del Meridione, una città viva, ben organizzata, facilmente raggiungibile (anche grazie al potenziamento dell’aeroporto) e ricca di storia, una storia millenaria che ha sempre guardato a Levante e che ci racconta di dominazioni normanne e arabe, di influenze orientali e bizantine. 

Fino agli anni 90 però, Bari era tutt’altra città. Per esempio il quartiere popolare di San Nicola, meglio conosciuto come Bari Vecchia, era un luogo angusto e pericolo, assolutamente interdetto a qualsiasi passaggio “straniero”, oggi invece si è trasformato in una delle tappe imperdibili di qualsiasi tour cittadino. <<La Via delle orecchiette>> è uno dei luoghi più iconici della città, un lungo corridoio dove sono esposte orecchiette artigianali di ogni manifattura e dimensione, e dove le veraci signore baresi esaltano le proprie “opere”, offrendo uno spettacolo da teatrino di strada.

3. LA COSTA DEI TRABOCCHI (ABRUZZO)

 Facciamo ora tappa in Abruzzo in quel tratto di costa di circa 40 km compreso tra Ortona e Vasto, conosciuto come “La Costa dei Trabocchi”In questo breve tratto di litorale, puntellato da strane palafitte in legno, si concentra una ricchezza enorme, per lo più privilegio di un pubblico ricercato e consapevole, e di una comunità locale dedita ancora alle attività di un tempo, come la pesca e l’agricoltura, cui si affiancano oggi la gastronomia e la scienza del buon vino. E’ questa, infatti, terra di vigneti e uliveti, di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, e di pescatori-contadini che col loro ingegno hanno saputo plasmare un territorio altrimenti ostile.

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La Costa dei Trabocchi è un luogo magico, che offre vari spunti: dalle spiagge di sabbia alle calette rocciose, dai borghi graziosi alle abbazie medievali, dalla cucina tradizionale al buon vino, senza trascurare i trekking all’ombra di leccete centenarie e pinete marittime, che esaltano un ambiente mediterraneo rigorosamente a denominazione d’origine contrallata.

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4. IL CONERO (MARCHE)

Lungo il litorale marchigiano, in territorio anconetano, si incontra un luogo che fa innamorare di sé a prima vista, un promontorio spettacolare che si getta in acque blu offrendo uno degli scenari più spettacolari dell’intero tratto adriatico italiano. Qui terra e mare si incontrano in un connubio perfetto. Un gioco di colori e di scenari molto suggestivi accolgono il viaggiatore in questo mondo totalmente naturale da scoprire in maniera lenta, a piedi o via mare. E’ il paradiso del turismo naturalistico, infatti ci sono vari sentieri escursionistici, inoltre è possibile l’avvistamento di fauna selvatica.

In questo autentico angolo di Adriatico si susseguono spiagge selvagge di grande impatto visivo e naturalistico, le più belle si concentrano tra Numana e Sirolo, quest’ultimo tra l’altro è un bellissimo borgo medievale a picco sul mare.

5.L’ATLANTIDE DELL’ADRIATICO (EMILIA-ROMAGNA)

Il Mar Adriatico nasconde anche una città sommersa, quella di Valbruna. Al confine tra l’Emilia Romagna e le Marche, nel territorio di Gabicce Mare, infatti, si estende la riserva naturale di San Bartolo. Si tratta di un luogo affascinante perché da qui è possibile ripercorrere le tracce che portano alla leggenda dell’Atlantide dell’Adriatico. Si narra infatti che al largo del mar Adriatico, di fronte alla costa che si estende tra Gabicce e Cattolica appunto, si estendesse un tempo un lembo di terra emersa, sul quale si era sviluppata una vera e pro pria città. Secondo gli archeologi si tratterebbe di una città di origine romana, i cui resti sarebbero apparsi nel corso della storia sulla spiaggia di Vallugola alimentando la leggenda e la speranza di trovare le tracce di Valbruna.

“In questa zona di fondali poco profondi, di tanto in tanto affiorano reperti e alimentano la leggenda. Alcuni dei quali, risalenti al periodo tra il I e il IV secolo d. C. Si trovano al Museo Archeologico di Cattolica.”

6. SAN LAZZARO DEGLI ARMENI (VENETO)

In questo articolo abbiamo scelto di non parlarvi di Venezia (potete approfondire QUI), la sfioriamo solamente, perché a soli 20 minuti in vaporetto da Piazza San Marco si trova l’Isola di San Lazzaro degli Armeni, un luogo misterioso che ospita un monastero dove vivono tutt’ora i Padri Armeni Mechitaristi. Un’oasi di pace, che al suo interno custodisce numerosi segreti e tesori.

Nel IX secolo vi vissero i benedettini di Sant’Ilario. In seguito l’isola fu adibita a casa per malati e a lebbrosario; fu poi abbandonata e rimase desolata fino ai primi anni del 1700, quando fu individuata da Padre Mechitar quale luogo ideale per costruire un monastero. Luogo magico davvero, che nemmeno Lord Byron si fece sfuggire, salvo poi legare il suo nome leggendario proprio a questa isola dove si respira aroma di adriatico.

7. TRIESTE (FRIULI-VENEZIA GIULIA)

L’essenza dell’Adriatico passa ovviamente per Trieste, crocevia di popoli e culture che abbiamo amato e che continuiamo ad amare. Trieste è una città letteraria in tutto e per tutto, un luogo-non luogo dove si incontrano realtà e fantasia, e dove si incrociano le storie di tanti popoli e scrittori, come Joyce, Saba, Magris, Svevo, Majevski e altri; un elegante crocevia di culture che con il tempo ha dato vita a un crogiolo di arte e di storia.

Passeggiando per Trieste (a testa in su), abbiamo cercato di scorgere i motivi floreali delle facciate liberty e neoclassiche degli edifici storici, puntato lo sguardo verso l’orizzonte di un mare metafisico, oppure abbiamo provato a perderci tra i vicoli secondari per poi ritrovarci ad ammirare la sontuosità di una delle piazze più belle d’Italia; ci siamo fermati ad assaporare l’aroma del caffè, che qui a Trieste è un vero e proprio dogma, seduti magari sullo stessa sedia su cui era solito accomodarsi Joyce. E ancora, ci siamo divertiti a cercare le teste dei Panduri, i temibili guerrieri ungheresi che fanno capolino, in maniera anche un po’ inquietante, dalle volte dei portoni dei palazzi storici. Insomma ce ne sono di cose da fare qui a Trieste, e l’impressione è che non basterebbe una vita per conoscere questa capitale della Mittle-europa, che porta in seno i riflessi della tradizione austriaca, slava, veneziana e adriatica, offrendo un mix unico.

LEGGI QUI LA GUIDA COMPLETA DI TRIESTE

8. L’ISOLA DI MIJET (CROAZIA) UN PARADISO INCONTAMINATO

La costa croata della Dalmazia è conosciuta anche come “Costa dalle mille isole”, un vero e proprio mondo naturale estremamente frastagliato che mette in mostra spiagge, località balneari, cittadine e paradisi esclusivi ancora interdetti al turismo di massa, come l’Isola di Mljet. Abbiamo avuto l’occasione di conoscerla approfonditamente durante il nostro ultimo viaggio nei Balcani, tra Croazia e Bosnia e ce ne siamo innamorati. Vi abbiamo trascorso tre notti e non ci siamo mai annoiati, giacché le cose da fare sull’isola sono tante e variano dalle attività sportive, come l’hiking, lo snorkeling, il kayaking, il noleggio di biciclette, alle visite culturali come quella al Monastero di Santa Maria di Meleda, che occupa un’intera isoletta situata al centro del Lago Grande (Veliko Jezero).

Meleda, in croato Mljet, è un’isola della Dalmazia, situata a sud della penisola di Sabbioncello e, assieme a Curzola e l’arcipelago di Lagosta, fa parte delle cosiddette isole Curzolane. L’isola è quasi interamente ricoperta da boschi di vegetazione mediterranea, e la parte nord-occidentale è protetta in quanto Parco Nazionale.

9. LE BOCCHE DI CATTARO (MONTENEGRO)

Il Montenegro è terra principalmente montuosa, ma incredibilmente detiene anche uno splendido tratto di costa, le cui località più belle e suggestive sono senza dubbio Cattaro (o Kotor) e Budva, entrambi molto turistiche (d’estate quasi esplodono a causa del gran numero di turisti), incarnano però due stili molto diversi e contrapposti.
Kotor è infatti un importante centro culturale, mentre Budva è la principale località balneare della costa, famosissima per la vita notturna!
Situata sulla costa adriatica, Kotor è un’antica città marittima, circondata da un’imponente cinta muraria, molto ben conservata, e tutelata dall’UNESCO in quanto Patrimonio dell’Umanità. Tra il 1420 e il 1797 Cattaro e la regione circostante appartennero alla Repubblica di Venezia e l’influenza veneta è ancora chiaramente ben visibile.

La città di Kotor si specchia nelle cosiddette Bocche di Cattaro, un’articolata serie di profondi bacini, simili ai fiordi norvegesi, perfettamente riparati dal mar aperto, che costituiscono il più grande porto naturale del mar Adriatico. Le Bocche di Cattaro costituiscono uno dei più incantevoli paesaggi di tutto il Mediterraneo, e rappresentano probabilmente la più interessante particolarità naturalistica del Montenegro. Imperdibili!”

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10. IL VILLAGGIO DI SVETI STEFAN (MONTENEGRO)

Particolare è la storia di Sveti Stefan, piccolo villaggio situato a pochi chilometri da Budua, sulle coste del Montenegro. Questo villaggio che fu fondato nel XV secolo durante il dominio della Repubblica di Venezia con mura di pietra in grado di resistere agli attacchi turchi, nell’Ottocento arrivò a ospitare una popolazione di 400 abitanti.
Tra il 1934 e il 1936, sulla terraferma, nell’area prospiciente all’isoletta venne edificata Villa Miločer, residenza estiva dalla Regina di Jugoslavia, Maria Karadordevic. Durante il regime di Tito tutti gli edifici della penisola vennero requisiti dal governo jugoslavo. Gli abitanti vennero trasferiti sulla terraferma e venne creato un albergo di lusso per ospitare personalità di alto profilo. Una delle quattro chiese presenti sulla penisola venne trasformata in un casinò. Ancora oggi per accedere all’Isola di Santo Stefano occorre essere ospiti del Resort Aman Sveti Stefan.

11. SARANDA (ALBANIA)

Il litorale albanese è ancora selvaggio ed è bagnato da un’acqua a tratti cristallina. Da Durazzo scendiamo verso su e dopo altre tappe intermedie (SCOPRI UL NOSTRO ITINERARIO QUI) arriviamo a Saranda, ridente cittadina balneare che d’estate quintuplica gli abitanti, attratti dalle strutture alberghiere, dalla vita notturna e dal…porto. Da qui ci si può imbarcare, infatti, direttamente per Corfù, ed in circa 40 minuti sarete in terra Greca!
Ma la cosa più interessante di Saranda non è né la città, né il suo porto, bensì la sua storia! A pochi chilometri dal centro città si trova, infatti, Butrinto, grandioso sito archeologico tutelato dall’UNESCO.

“Sono anni che viaggiamo lungo queste coste e non ci stanchiamo mai, per quanto piccolo possa essere questo mare, non basteranno tante vite per navigarlo tutto. Il Mar Adriatico è il mare dei poeti svaniti e degli scrittori mai esistiti, ed è in cerca di quelli che noi vogliamo andare.”

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