Viaggiare in treno è come attraversare il tempo, attraversarlo per andare altrove, senza la pretesa di fermarsi in nessun luogo. E’ un po’ un omaggio al viaggio lento, anche se nella maggior parte dei casi non si va’ poi così tanto lenti. L’impressione è quella, però, perché scrutando i paesaggi che si susseguono da dietro un finestrino, sembra di scorrere dolcemente, fluendo alla stessa maniera di un legno sulle acque di un grande fiume.
Di viaggi in treno ne abbiamo fatti tanti nel corso della nostra vita di viaggiatori ed eccoci che ci divertiamo ora ad elencarne alcuni, i più suggestivi, in questa uggiosa domenica di fine estate, che già protende inesorabilmente verso l’autunno, scrutiamo.
“La lettura è il viaggio di quelli che non possono prendere il treno”
FRANCIS DE CROISSET
1. VIAGGIARE IN TRENO IN CAMBOGIA: DA KAMPOT ALLA CAPITALE
Bello il viaggio che, in circa 6 ore, da Kampot conduce a Phnom Penh, la Capitale, attraversando paesaggi lussureggianti costituiti per lo più da palme e verdi piantagioni di pepe tipiche della campagna cambogiana e di quei luoghi che i francesi avevano scelto come ideali per le proprie ville di stampo coloniale, quando la Cambogia era ancora protettorato francese.
“Queste due località, situate a sud-ovest della Capitale Pnom Pehn, furono individuate sin da subito dalla ricca aristocrazia francese, che in pochi anni le trasformarono in rinomate località di villeggiatura. Molti francesi lasciarono addirittura la capitale per stanziarsi direttamente qui e gestire da vicino le piantagioni di pepe e le spezie da inviare alla Madre Patria.”
Il lascito dell’eleganza parigina è ancor’oggi visibile attraversando questa regione che, però, man mano che ci si avvicina alla capitale, perde di grazia e di naturalezza, lasciando il posto a una periferia brutta e indistinta. E mentre scorrono le immagini dal finestrino del nostro treno che ci porta nella capitale, e siamo comodamente seduti su delle belle poltrone blu, scorgiamo al di fuori tanta povertà, come tanta ne abbiamo vista in tutto il nostro viaggio in Cambogia, ed allora ci chiediamo senza trovare una risposta immediata: QUAL È IL RUOLO DEL VIAGGIATORE OCCIDENTALE IN QUESTI POSTI SENZA MEMORIA E SENZA SPERANZA?
2. VIAGGIARE IN TRENO IN SPAGNA: ESPLORANDO LA CATALOGNA
Vivere a Barcellona è una grande opportunità, perché oltre ad essere una città dinamica e vivace, è anche il punto di partenza per conoscere tutta la Catalogna. Basta prendere un treno per ritrovarsi, in poco tempo, nel cuore di paesini deliziosi, attraversando boschi, valli e campagne coltivate. Costeggiando il mare lungo la costa del Maresme o Dourada, oppure proiettati verso i Pirenei, non importa dove, l’importante è viaggiare, imbattersi per caso in un paesino qualsiasi, senza aspettative. Come ci è capitato quella volta a Manresa, una cittadina che vanta una cattedrale in stile gotico del XIII secolo posta sul punto più alto della città, un gran casinò oggi trasformato in biblioteca, un viale alberato con tanto di pavimento policromatico, e mille esempi di un grandioso stile liberty/modernista. Oltre ad una nutrita colonia musulmana perfettamente integrata con la popolazione autoctona, e persino una stazione dei treni a poche centinaia di passi dal centro cittadino. Infine tanto fervore culturale, tranquillità, commercio e tanta street art! Non male per una mattinata che non doveva promettere nulla.
3. VIAGGIARE IN TRENO IN FRANCIA: DA PARIGI A NIZZA
Un altro viaggio in treno da non perdere è quello da Parigi a Nizza con Omio che offre un ampio scorcio d’oltralpe. Si parte dalla bellissima e romantica capitale francese per poi attraversare la Francia in verticale da nord verso sud, fino a giungere in terra provenzale, di fronte a un mar Mediterraneo di grande ispirazione. Una volta usciti dalla stazione siamo già nel cuore della bella vita francese. A proposito, di notevole bellezza è la stazione di Nizza Città, situata lungo la linea Marsiglia-Ventimiglia, e considerata la principale stazione passeggeri del Dipartimento delle alpi Marittime Venne costruita nel 1867 dall’architetto Louis-Jules Bouchot, lo stesso che costruì la prima stazione di Milano.
4. GIAPPONE: DA TOKYO ALLE ALPI GIAPPONESI
Il viaggio che da Tokyo ci conduce nel cuore del Giappone, ai piedi delle Alpi giapponesi è stato in assoluto uno dei passaggi più belli, perché ci ha fatto scoprire un mondo molto lontano e distaccato da quello delle grandi Metropoli moderne, dove la vita scorre lenta e tranquilla e dove prevale la natura di un ambiente pedi-montano, con boschi di aceri multicolori, faggi e abeti. Emblema di questo mondo è la cittadina di Takayama, un gioiellino, che detiene tuttora un patrimonio storico-culturale notevole, nel cui nucleo storico della città sono visibili bellissime case in legno risalenti al periodo Edo.
Per arrivare a Takayama da Tokyo, bisogna andare a Tokyo Station (via metropolitana) e da lì prendere il treno per Nagoya. Una volta a Nagoya ci sono due possibilità: o treno diretto per Takayama Station, oppure il bus. Tutti i viaggi in treno citati sono compresi nel Japan Rail Pass (JRP).
“Un emozione incredibile! Mentre camminavo non riuscivo a smettere di sorridere, con gli occhi pieni di luce, una luce raggiante che veniva da lì intorno. Era il sole che toccava quegli alberi e rilasciava dei colori caldi, fiammanti, pieni di vita. Non avevo mai visto, né provato nulla di simile. Un miracolo, un sogno, un tripudio di colori che rilasciavano endorfina e felicità nel mio sangue. Quei giorni di autunno a Takayama li ricorderò per sempre, ovunque andrò!”
5. RUSSIA: DA MOSCA A SAN PIETROBURGO
E poi la Russia, tutta da scoprire, dalle sue grandi “Dame”, Mosca e San Pietroburgo, fino a raggiungere le regioni interne rurali attraversate da fiumi immensi e puntellate da antichi monasteri ortodossi. Un’esperienza da non perdere, è quella di viaggiare in treno. Una volta lasciata San Pietroburgo, si arriva a Mosca con treno veloce in meno di 4 ore. Ben 700 km comodamente attraversati durante i quali non dovrete far altro che lasciarvi andare e ammirare un paesaggio immenso e lineare, tutto naturale. Una volta a Mosca, un’altra esperienza certamente da non perdere, è quella di andare a conoscere la sua metropolitana, ritenuta a ragione la più bella del mondo!
“Non c’era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov’era lei. Veniva continuamente sopraffatta dal dubbio che il treno stesse andando all’indietro o in avanti o fosse fermo.”
Anna Karenina – LEV TOLSTOJ
6. MYANMAR: IL TRENO PER MANDALAY
Un’esperienza unica è scoprire il Myanmar in Treno, lì dove è possibile. Viaggiare lentamente con la gente del posto per conoscere uno dei più bei paesi di tutto il sud-est asiatico. In particolare la tratta su rotaie da Hsipaw per Mandalay è qualcosa di spettacolare. 12 ore di viaggio lento, anzi lentissimo, durante le quali attraverserete persino un ponte in ferro battutto, alto circa 100 metri, il celeberrimo viadotto Goteik, uno dei passaggi in treno più famosi del mondo, con una vista mozzafiato sul canyon sottostante.
7. BOLIVIA IN TRENO: DALLA FRONTIERA CON L’ARGENTINA FINO AL DESERTO DE UYUNI
Prima di salire su un treno boliviano, non dimenticate di fare un voto al vostro santo preferito. Non è per allarmarvi ma quando si viaggia in treno per la Bolivia è bene sapere che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, causa ritardi cronici e qualche deragliamento. Come quella volta alla stazione di Oruro, in cui abbiamo atteso il nostro treno diretto a Uyuni, ben 9 ore, salvo poi sapere che era uscito dai binari e che sarebbe giunto l’indomani mattina, sostituito da un altro convoglio. Durante il nostro viaggio in Bolivia, di cui parliamo specificatamente nella GUIDA VITAMINA, abbiamo preso tanti treni, il primo dei quali non appena attraversato la frontiera con l’Argentina La Quiaca-Villazon e che ci ha subito chiarito la particolarità del contesto con cui ci saremmo cimentati.
A parte qualche “piccolo” imprevisto, scoprire la Bolivia in treno è molto interessante, un’occasione unica per conoscere l’incredibile varietà di territorio di questo Paese che spazia dalla selva amazzonica, alle vertiginose altezze della Cordigliera Andino fino allo spettacolare Salar de Uyuni, considerato il deserto di sale più grande del mondo.
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