Quella volta che incontrai Bolaño mi trovavo in Argentina, a Buenos Aires, nell’antro della libreria El Ateneo, su Avenida Santa Fe 1860, a curiosare su cinema e letteratura. L’attenzione mi cadde, improvvisa, su di un libro dalla copertina gialla e dal titolo curioso, <<Los Detectives Salvajes>>.
Nella prefazione di tale libro si diceva che la scrittura di Bolaño conteneva mirabilmente anche un po’ di Borges.
Forse abbagliato dagli affreschi italiani che illuminavano le volte della libreria e dal richiamo di tale premessa, quell’affermazione mi colpì, così che mi innamorai di Bolaño incondizionatamente, nonostante non sapevo neanche chi fosse, e poco importa che dovettero passare 4 anni, prima di leggere un suo libro.
Sapevo in cuor mio che si trattava di un genio, poeta irriverente e brillante narratore che dava voce all’America, quella Latina.
E questo mi bastava.
SULLE ORME DI BOLANO…
Quella volta che incontrai Bolaño non potevo sapere che da quel momento in poi non ci saremmo più divisi, e che i suoi romanzi avrebbero guidato i miei viaggi sino in capo al mondo. Cominciai a collezionare i suoi libri e, di tanto in tanto, a leggerne alcuni, fino a quando, dopo un anno di viaggio in America Latina insieme a Giulia, e un altro anno di assestamento psicologico in terra italica, mi trasferii a Barcellona.
Giulia mi aveva preceduto di qualche mese, e il giorno che arrivai, lasciai lo zaino a casa e mi fiondai alla scoperta della città. Di cose da vedere ce n’erano un’infinità e Giulia era impaziente di mostrarmi le sue scoperte.
Tuttavia, non potei fare a meno di ascoltare una voce interna che mi chiamava e attirava nel Raval. Mi ricordai improvvisamente che un giovane Bolaño, appena giunto in Europa, aveva vissuto in una piccola e angusta stanzetta in Carrer dels Tallers 45. Ci aprì un ragazzino che, neanche a farlo apposta studiava Lettere, entusiasta quanto noi di parlare di Bolaño. Mi emozionai.
….LUNGO LA COSTA BRAVA….
Gli incontri con Roberto non finiscono certo qui, e la sua eco mi attirò fino in Costa Brava, a Blanes, dove lui visse dal 1981 fino alla sua morte.
Quella Costa Brava favolosa, tanto viva nei miei progetti esplorativi (e in quelli di Giulia) e che pian piano si sta svelando per quella che è: un paradiso a parte di una generosa Catalogna, di cui siamo orgogliosi narratori. Bolaño si trasferì a Blanes dove vi viveva già sua madre, e a questa piccola città costiera rimase ancorato sentimentalmente per sempre, se è vero che decise di far crescere qui i suoi figli.
- Ripercorri la Ruta Bolaño a Blanes, vivi i luoghi in cui visse l’autore LEGGI QUI L’ARTICOLO
… E INFINE IN MESSICO
Il legame viscerale con Roberto arriva, a quanto pare, fino all’America Centrale. Uno dei miei libri preferiti, << I Detective Selvaggi >>, parte proprio da Città del Messico, da dove partirà anche la nostra nuova missione Vitamina. Non a caso.
Vi confesso che per un momento ho pensato di ripercorrere le orme di Arturo Belano e Ulisses Lima, due dei folli personaggi del libro, ma quando Giuly ha capito che saremmo finiti negli stati del Sinaloa e del Sonora, al momento sede di spietati cartelli, mi ha dato dello squinternato. ???
E così abbiamo certamente escluso queste destinazioni dalla nostra parabola. In compenso ce ne andiamo in zone spettacolari culturalmente e naturalisticamente parlando. Era solo per dire che un libro come questo aizza alla follia, o meglio alla sana e necessaria avventura.
LA QUINTESSENZA DELLA LETTERATURA
“Roberto Bolaño rappresenta la quinta essenza del Realismo Viscerale, un movimento letterario immaginario, che paradossalmente vive con ardore nella pancia di tutti coloro che amano la letteratura e la poesia, incondizionatamente e senza compromessi.”
LE PRINCIPALI OPERE DI BOLANO
Gran parte delle opere di Bolaño hanno come oggetto la poesia e la letteratura, e i protagonisti dei suoi romanzi sono quasi sempre dei giovani poeti, o aspiranti tali.
Nonostante la sua prematura scomparsa, avvenuta all’età di 50 anni (1953-2003), Roberto produsse una ricca bibliografia, un corpus articolato che ha tra le sue frecce, titoli divenuti cult nel panorama della letteratura latinamericana. << I Detective Selvaggi >> e il romanzo monumentale di oltre mille pagine, << 2666 >> sono le opere che lo hanno reso ormai immortale.
“In tutta l’Opera di Bolaño permane quella condizione di esiliato che non lo abbandonerà mai. Fin da quando lasciò il suo amato Cile per salvarsi dalla dittatura di Pinochet, egli si sentì sempre un esule, cileno in terra messicana e latinamericano in Europa.”
Arricchiscono il corpus letterario di Bolaño altre opere mirabolanti, come Notturno Cileno, Stella Distante, La Letteratura Nazista in America, Chiamate Telefoniche, Puttane Assassine, Anversa. Opere che mi limito a citare solamente, onde evitare che il mio fanatismo cultuale per Roberto arrivi a tediarvi. Preferisco piuttosto suscitare la vostra curiosità e avvicinarvi all’immensa, bellissima e stravagante Opera di uno dei più grandi scrittori latinamericani del XX secolo.