Il Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot, situato in Thailandia, nella provincia di Prachuap Khiri Khan, 60 km a sud di Hua Hin, sul versante costiero bagnato dal golfo del Siam, è una delle aree naturalistiche più interessanti del centro meridione, nonché meno turistiche e visitate. Eppure, nonostante la sua ridotta estensione (appena 99 Km²), offre degli ambienti unici in tutto il paese: si incontrano infatti scenografiche colline di formazione calcarea , paludi d’acqua dolce piene di fiori di loto (che nella stagione primaverile sbocciano all’unisono, creando uno scenario spettacolare), litorali sabbiosi e misteriose caverne carsiche. Infine a breve distanza dalla costa, si incontrano un nugolo di piccole isole.
Quando abbiamo deciso di accettare l’invito dell’Ente del Turismo Thailandese per provare a raccontare una Thailandia non turistica, in verità non ci aspettavamo molto, perché (ingenuamente) pensavamo che fosse stato tutto già raccontato, da Bangkok a Pattaya, da Phuket a Chiang Mai, ma ci sbagliavamo e di grosso pure, perché fuori dalle rotte più note abbiamo scoperto dei luoghi incredibilmente genuini e pieni di tesori (naturalistici e archeologici come il Parco Storico di Sukhotai). E’ il caso del Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot, che per noi doveva essere solo una tappa di transizione verso il sud, e invece…..
COME ARRIVARE E DOVE E’ MEGLIO ALLOGGIARE
Come dicevamo, pensavo che il Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot fosse solo una tappa di transizione verso il sud, lato Andamane, ma in verità si è rivelato molto di più tanto che abbiamo deciso di approfondire la conoscenza del territorio, concedendoci un paio di giorni in più. Una volta scappati letteralmente da Hua Hin, località conosciuta dai golfisti di tutto il mondo ma che ci è parsa più che altro uno squallido ricettacolo di prostitute e vecchi europei al seguito, abbiamo continuato ad andare verso sud, verso una Thailandia poco turistica. Individuata sulla mappa l’area naturalistica del P.N. Khao Sam Roi Yot, ci siamo messi all’opera per cercare di capire come raggiungerla e dove fare base, cosa non del tutto chiara, nonostante l’esigua distanza (Hua Hin si trova a “soli” 60 km più a nord).
La Thailandia, però, specie quella esclusa dalle rotte più turistiche, non è affatto facile da attraversare con mezzi pubblici, perché ha una morfologia molto complessa e le singole province non sono per nulla ben collegate tra loro. In tutti i casi, dopo vari ragionamenti, siamo riusciti a rintracciare il paesino dove fare base per visitare il P.N. Khao Sam Roi Yot, individuandolo in Pran Buri. Nello specifico abbiamo alloggiato vicino alla stazione nel bel Resort CHILI CHILI (per il corrispettivo di 20 euro a notte) e da lì affittato il motorino per 350 bath.
COME VISITARE IL P.N. KHAO SAM ROI YOT (Thailandia)
Non esistono servizi di mezzi pubblici per il parco, che deve essere quindi raggiunto con un mezzo a noleggio (noi siamo andati in motorino), oppure in ultima ipotesi un taxi; vengono comunque organizzati dei tour giornalieri da Hua Hin, città per altro ben collegata a Bangkok, sia tramite autobus/minivan, che treno (noi abbiamo optato per il treno dalla Stazione di Don Mue Hang); opzione da Hua Hin che però noi sconsigliamo per due motivi: si tratta di proposte standard super turistiche e i prezzi sono molto più alti rispetto all’opzione di fare base a Pran Buri.
LE ATTRAZIONI PIU’ INTERESSANTI
Una volta risolta la questione dell’alloggio, siete pronti per andare alla scoperta del Parco Nazionale. Le attrazioni più interessanti secondo noi sono:
- La grotta di Phraya Nakhon che ospita al suo interno una piccola pagoda (Royal Pavillon), eretto nel 1890 in occasione la visita del Re Rama V. La grotta, raggiungibile o interamente a piedi (in 3 ore a/r) o via mare (10 minuti di barca e 30 min a piedi dalla spiaggia), si trova alla fine di un percorso roccioso in un’ampia cavità che riceve durante il giorno i raggi solari; addirittura in alcuni periodi dell’anno la luce del sole illumina direttamente il Tempio, creando un suggestivo gioco di luci. Quella di Phraya Nakhon non è l’unica grotta da visitare, nei paraggi ce ne sono varie, anche se meno scenografiche ( Wat Bang Pu, Kaeo Cave e Sai Cave).
- La Palude dei Loti, uno dei più bei passaggi del nostro viaggio in Thailandia. Un paesaggio poetico e meraviglioso, specie alla luce dell’alba o del tramonto, dove si respira pace e silenzio. Qui la natura rivela uno scenario indimenticabile, incorniciando la palude tra picchi rocciosi come in una cartolina. Quando ci siamo ritrovati ad attraversare in barchetta la palude non credevamo ai nostri occhi. Per fare quest’esperienza vi consigliamo di prenotare, perché l’accesso alla palude è possibile solo attraverso il piccolo villaggio di Kui Buri e la piccola comunità che vi vive si dedica anche ad altro (agricoltura e allevamento), così che i barcaioli non sono sempre a disposizione.
VUOI SCOPRIRE LA THAILANDIA DA SOLO, MA NON HAI TEMPO PER PIANIFICARE IL TUO ITINERARIO?
Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene questo Paese, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
SE VUOI SAPERNE DI PIU’ CONTATTACI , CLICCANDO QUI