“Ortona biancheggiava come un’ignea città asiatica su un colle della Palestina,
intagliata nell’azzurro, tutta in linee parallele, senza i minareti.”
G. D’ANNUNZIO – Il Trionfo della Morte
A picco sul mare, su un colle che spazia verso l’orizzonte, sorge Ortona, piccolo paese di 25.000 abitanti, ricco di storia e tradizioni; città dell’olio, del vino e di San Tommaso Apostolo, le cui ossa giacciono custodite nella cripta della Cattedrale, per essere poi esibite in pompa magna durante le festività patronali del Perdono (prima settimana di maggio).
I resti del Castello aragonese, che imponenti dominano il colle settentrionale, e la scenografica “passeggiata orientale”, balcone cittadino che si affaccia sull’ampio porto sottostante, sono alcune delle peculiarità architettoniche che le hanno valso il titolo di “Perla dell’Adriatico”.
Situata in posizione strategica, a 25 km a sud di Pescara, a sole 2 ore e 30 minuti di autobus dalla Capitale e a 120 km dal Gargano, Ortona offre un contatto diretto col mare ed una vista privilegiata sulle candide montagne abruzzesi. Il Parco Nazionale della Majella e del Gran Sasso si trovano a circa un’ora di macchina, e servono le stesse tempistiche per raggiungere le stazioni sciistiche di Roccaraso e Campo di Giove, tra le più attrezzate del centro-Italia.
Ma Ortona è un paese che vive sul mare e il suo litorale, in parte sabbioso, in parte roccioso, regala preziosi scorci su quella che oggi è conosciuta come “Costa dei Trabocchi”.
La spiaggia dei Ripari di Giobbe, oggi riserva naturale, è uno dei tratti più selvaggi ed ambiti del medio-adriatico, e la caletta dell’Acqua Bella, sulla quale domina l’omonimo colle, è uno dei pochi punti di tutta la riviera adriatica, dove è possibile fare surf.
Nicodemo Napoleone – Ripari di Giobbe (olio su tela)
Un pò di Storia
“Ortona Civitas Vetustissima”
Ortona è città dalle origini antichissime: era già abitata in epoca preistorica, il suo toponimo appare per la prima volte in un volume della “Geografia” di Strabone, geografo greco del I secolo a.C, che definisce Ortona “porto arsenale dei Frentani”. Divenuta romana nel III secolo a.C, fu poi assogettata dai bizantini, dai Longobardi, dai Franchi e distrutta dai Normanni del Conte Goffredo.
Nel 1258 il navarca ortonese Leone Acciaiuoli portò ad Ortona dall’isola di Chios le reliquie di San Tommaso Apostolo al cui nome venne intitolata la cattedrale.
Inoltre, i resti del Castello Aragonese e l’elegante Palazzo Farnese sono testimonianze del prestigioso passato della città.
Il momento più scuro e difficile della Storia di Ortona è però legato alla Seconda Guerra Mondiale, quando i soldati tedeschi e gli Alleati si affrontarono senza esclusione di colpi, causando la distruzione di gran parte della città, che in seguito a quelle tragiche vicende fu nominata “La Stalingrado d’Italia”. Il Museo della Battaglia di Ortona-Muba 43 (Corso Garibaldi, 19; Ingresso gratuito) racconta nel dettaglio quegli avvenimenti che valsero ad Ortona la medaglia d’oro al valore civile.
Il Cimitero Canadese, sito in contrada San Donato (3 km da Ortona), ospita in uno scenario immerso nel verde, le spoglie dei soldati alleati che diedero la vita per la liberazione della Città.
I principali luoghi d’interesse
La vita sociale di Ortona si svolge principalmente tra Corso Vittorio Emanuele, la principale arteria pedonale della città, che ogni giovedì ospita l’animato mercato cittadino, e Piazza della Repubblica, sulla quale si affaccia il Palazzo Comunale.
Proseguendo verso nord si incontra Piazza San Tommaso (meta del Cammino di San Tommaso, un percorso ecologico che parte dal Vaticano e giunge a Ortona, attraversando tutto l’Abruzzo appenninico), con la Cattedrale che ospita le spoglie del Santo Apostolo, cui gli ortonesi sono particolarmente devoti. Siamo nel cuore storico della città, il quartiere “Terra Vecchia” che un tempo ospitava le modeste abitazioni dei pescatori, oggi sapientemente restaurate; qui, un groviglio di vicoli e strette stradine si srotolano come un labirinto, confondendo l’orientamento del visitatore; mentre Corso Matteotti con i suoi eleganti palazzi, corre verso l’estrema propagine cittadina, quel promontorio sul quale svettano i resti del Castello aragonese, mirabile rocca difensiva risalente al XV secolo. E’ in questo suggestivo scenario che ogni anno, ad inizio agosto, si svolge la “Sagra degli Antichi Sapori”, durante la quale è possibile degustare i piatti legati alla cultura marinara e contadina ortonese.
La Passeggiata Orientale, che lambisce a levante il centro cittadino, e sulla quale si affaccia il Teatro in stile liberty intitolato al grande compositore F.P.Tosti, è il vero orgoglio della città, un inno d’amore al mare adriatico, che qui esprime tutto il suo magnetismo.
Essendo una cittadina di mare, Ortona esprime la sua massima vitalità durante la stagione estiva. La spiaggia dei Saraceni, contigua al porto commerciale, e quella del Lido Riccio, in direzione di Francavilla, ospitano gli stabilimenti balneari frequentati dalla maggior parte degli ortonesi.
Sapori e specialità culinarie
Una cultura marinara e contadina hanno regalato alla tradizione locale gustosi piatti a base di pesce e di verdure, sempre accompagnati da vini bianchi fruttati come il trebbiano e il pecorino, e da vini rossi saldi e corposi, come il Montepulciano d’Abruzzo. Anche la produzione dell’olio è di eccellezza, ed il suo gusto soave e delicato ne fanno uno degli olii più buoni d’Italia.
Anche la pasticceria ortonese è ricca e variegata. Prevalgono dolci secchi come le pizzelle e i mostaccioli, dolci a di mandorle interamente ricoperti di cioccolata. Ma la vera regina è la nevola, dolce dalla curiosa forma conica a base di mosto cotto.
Inoltre, il 20 Gennaio, in occasione delle festività legate a San Sebastiano, si prepara “Lu Puzzunett”, un piatto tipico a base di stoccafisso, broccolo scuro, peperone e pizza di granturco. Una vera e propria specialità.
La Costa dei Trabocchi
“La grande macchina pescatoria composta da tronchi scortecciati,
di assi e di gomene, biancheggiava singolarmente, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano”
G.D’ANNUNZIO- Il Trionfo della Morte
Ortona si trova all’inizio della “Costa dei Trabocchi”, un tratto di litorale abruzzese di circa 40 km che arriva fino a Vasto, e che è caratterizzato dalla presenza di tipiche costruzioni in legno utilizzate anticamente per pescare.
Ancorati a terra da solite palafitte, i trabocchi sono, in realtà, il frutto dell’ingegno dell’uomo per risponedere alla morfologia della zona, dove a scogliere frastagliate si alternano piccole cale ciottolose e solitarie, passando per spiagge di sabbia dorata senza attracchi e porti nelle vicinanze.
Oggi la maggior parte di queste strutture sono tutelate come patrimonio architettonico e culturale e adibite per lo più a ristoranti di pesce, dove è possibile degustare specialità locali stando praticamente sul mare.
La Costa dei trabocchi è ricca di spunti e luoghi di interesse culturale e naturalistico. Di seguito una piccola lista, qualora vogliate approfondire la conoscenza del territorio frentano.
- Il pittoresco villaggio di pescatori di San Vito Chietino, oggi vivace località balneare, si trova ad appena 7 km a sud di Ortona.
- La splendida Abbazia di San Giovanni in Venere in stile cistercense, risalente al XI secolo, si trova su un balcone naturale a 107 metri s.l.m che domina la Costa dei Trabocchi.
- Il Comune di Rocca San Giovanni, insignito da alcuni anni del titolo di “Uno dei borghi più belli d’Italia”, si trovva nell’immediato entroterra frentano, ad appena 17 km da Ortona, tra colline, vigneti, campi d’ulivo e messi di grano.
- La Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro”, è un aerea di 175 ettari che si trova alla foce del fiume Sangro (27 km a sud di Ortona, in direzione Foggia), dove domina una lussureggiante vegetazione mediterranea.
- Riserva Naturale Regionale Punta Aderci si trova nelle immediate vicinanze di Vasto (40 km a sud di Ortona in direzione Foggia) è uno dei tratti costieri più belli d’Abruzzo e di tutto l’Adriatico. (vd Foto)
TERRA VIVA
E’ un legame che radica,
vivo come il succo dell’uva che scola tra le dita
arricchendo la Terra,
denso come l’olio che regola le nostre esistenze,
solari, lunari, ancestrali.
Siamo nella vita il riflesso di un viaggio lontano,
profondo come il Tempo del Sogno .ROCCO SUR D’ALESSANDRO
SCOPRI ORTONA E LA COSTA DEI TRABOCCHI,
PRENOTA LA TUA ESCURSIONE!
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