MALESIA: I MURALES DI GEORGETOWN, MULTICULTURALE CAPITALE DI PENANG

Georgetown, capitale dell’isola di Penang, è una città intrisa di arte, storia e cultura che ti conquista a prima vista. Famosa principalmente per i suoi murales e la street art, in realtà offre molto di più, mettendo in mostra edifici storici, ristoranti etnici, raffinate boutique e gallerie d’arte ben curate, il tutto avvolto da un’atmosfera decadente tipica delle vecchie città coloniali. Noi ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. D’altronde, Georgetown attira immediatamente l’attenzione, perché nonostante sia ormai un’ indiscussa meta turistica di questa parte di Malesia, conserva un ambiente peculiare, un mix di modernità e decadenza che la distingue da tutte le altre città malesi.

Una città così viva richiede qualche giorno di visita, ma se siete di passaggio, potete tranquillamente concentrare la vostra visita nel pittoresco centro storico, iscritto non a caso nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Unesco e impregnato in una peculiare multiculturalità. Camminando a testa in su per le strade di Georgetown, infatti, non sarà difficile notare la convivenza di moschee, templi indù, chiese anglicane e pagode buddiste, un affascinante mix religioso che si aggiunge alla già cospicua presenza di murales e graffiti.

“Quello che colpisce di GeorgeTown, oltre ai murales sparsi per le strade del centro storico, sono i molteplici edifici in stile coloniale che donano a tutta la città un’aria di elegante decadenza, e i templi sacri appartenenti a tante fedi diverse, riflesso di una multiculturalità molto rilevante.”

COME ARRIVARE A GEORGETOWN

Georgetown è il centro principale dell’Isola di Penang, la quale è dotata di un aeroporto internazionale che la collega con le principali capitali asiatiche, come Singapore, Kuala Lumpur e Bangkok. Il mezzo più rapido è perciò l’aereo; dato che però l’isola di Penang è collegata da un ponte alla terraferma, con maggior tempo a disposizione potrebbe essere comodo anche optare per l’autobus o per un’auto a noleggio. Infine traghetti giornalieri collegano il porto di Georgetown alla città di Butterworth.

GEORGETOWN: UN PO’ DI STORIA

Georgetown venne fondata nel 1786 da Francis Light, Capitano della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, incaricato dalla corona inglese di allacciare relazioni commerciali con la penisola malese. In quel tempo, la Compagnia cercava un avamposto strategico nello stretto di Malacca e individuò Penang come base di rilievo per le sue strategie commerciali. Nucleo dell’isola divenne ben presto l’area che coincide con il centro storico di George Town, il cui nome fu dato alla città in onore dell’allora sovrano di Gran Bretagna e Irlanda, Giorgio III. Nel giro di poco tempo, la popolazione dell’isola crebbe notevolmente, così che George Town poté prosperare, diventando nel corso degli anni una meta di espatrio molto ambita. Quale riflesso di quell’epoca, oggi George Town è un centro culturalmente e artisticamente molto vivo che accoglie comunità provenienti da tutta l’Asia, oltre ad attirare costantemente turisti da tutto il mondo.

” A George Town si può tranquillamente passare da un ristorante malese a un pub occidentale, e attraversando la strada da un marciapiede all’altro incrociare donne arabe con il velo e appena dopo una famigliola indiana. La bellezza di questa città risiede proprio nella sua multiculturalità, il cui riflesso eclettico si ripercuote inevitabilmente anche sui molteplici stili architettonici che spaziano dagli influssi orientali a quelli coloniali.”

GEORGE TOWN, CAPITALE MONDIALE DELLO STREET ART

Al contrario di quello che si può pensare, la tradizione dei murales di George Town è piuttosto recente. A inaugurare questa tendenza fu infatti un artista bielorusso nel 2012 con l’intento di ridare un po’ di colore ai muri per la verità piuttosto decadenti dell’allora centro storico. Da allora, la sua iniziativa diede il via a un pittoresco effetto domino, richiamando all’azione writers da tutto il mondo, tanto che oggi la zona di Lebuh Klang è un tripudio di murales e graffiti che fanno di George Tonw una capitale dello Street Art.

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Georgetown è un centro a misura d’uomo, potete girarlo tranquillamente a piedi, in alternativa ci sono i tipici risciò oppure avete la possibilità di noleggiare per un costo davvero irrisorio bici e piccole moto elettriche.

GEORGETOW: MUSEI, RISTORANTI E VECCHI BAZAR

Come premesso a inizio articolo, George Town non è solo street art. Il suo centro storico è ricco di musei, edifici coloniali di stampo britannico, tra cui l’iconica Clock Tower, dono simbolico di un ricco possidente locale alla Regina d’Inghilterra in occasione dei sessant’anni di regno. Camminando per le strade del centro vi imbatterete in altri edifici altrettanto strani che mettono in scena un eclettismo architettonico difficile da riscontrare altrove, perlomeno in Malesia. Per non parlare della varietà di edifici religiosi che spaziano dalle chiese anglicane, ai templi induisti, alle moschee (come quella nella foto qui in basso).

Inoltre, uscendo dal centro storico che ruota attorno alle strade di Lebuh Armenian, Love Lane e Lebuh Muntri, altrettanto interessante è il quartiere di China Town, che costituisce un vero e proprio avamposto della cultura cinese appunto. Il colpo d’occhio è immediato e camminando tra le sue strade sembra davvero di aver fatto un tuffo in un altro mondo. Ma ciò che più ci ha colpito di George Town sono stati i vecchi Bazar, di solito collocati in strade secondarie o in posizioni tutt’altro che visibili, al cui interno abbiamo scoperto dei veri e propri mondi paralleli. Stanze colme di curiosi oggetti da ogni parte del mondo, tra i quali chissà vi sono custoditi pezzi pregiati di grande valore, oppure semplicemente fugaci testimoni materiali di epoche ormai andate.

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