Loja è una graziosa città coloniale dell’Ecuador Meridionale, fondata nel 1548 da Alfonso de Mercadillo, capitale musicale dell’Ecuador e prima città del Paese ad utilizzare l’energia eolica. Di qui passò anche Simon Bolivar durante la sua campagna di liberazione della Gran Colombia; anche per questo la figura del Libertador è ancora molto viva nella memoria collettiva degli abitanti e nei luoghi strategici della città.

Noi arriviamo a Loja di notte dopo un lungo e complesso trasbordo dalla frontiera Perù-Ecuador, dove abbiamo rischiato di rimanere impantanati poiché impossibilitati a ritirare denaro. Nello specifico, ci siamo visti rifiutare la nostra carta di credito dagli ATM presenti, peraltro pochissimi, e l’autista del bus che ci avrebbe portato a Loja non era disposto a farci credito. Per fortuna le anime buone sono dovunque, così è venuto Elias (nella foto) in nostro soccorso prestandoci il denaro necessario a coprire la tratta in questione.

LOJA, UNA DELLE CITTA’ PIU’ ECOLOGICHE DEL MONDO
Benchè non offra troppi servizi turistici Loja è molto graziosa ed è considerata la terza città più ecologica al mondo. Situata nell’Ecuador meridionale, può essere una tappa interessante prima di raggiungere Cuenca o Guayaquil.
Una breve passeggiata lungo il fiume, sempre in mezzo al verde, ti ridarà la carica prima di avventurarti nei dintorni di Loja. I piccoli villaggi che circondano la città sono, infatti, dei veri piccoli paradisi dove il tempo sembra essersi fermato. Catamayo, ad esempio, vale davvero la deviazione. Inoltre, Loja è un’ottima base per visitare il Parco Nazionale Podacarpus, situato al confine territoriale tra le province di Loja e Zamora-Chinchipe, un’area boschiva molto estesa che dà la possibilità di fare escursioni e andare alla scoperta di una bio-diversità molto ricca.

COSA VEDERE A LOJA
La città di Loja ci è parsa molto tradizionale e accogliente, con una storia interessante e un patrimonio architettonico altrettanto degno di considerazione. Luogo chiave dello scacchiere urbano, nonché punto di incontro e di aggregazione, è La Plaza de la Indipendencia, al cui centro si trovano la Torre dell’Orologio e una piccola fontana. Altro punto nevralgico della città è Il Parque Central. Nella piazza si trova la Cattedrale, dedicata alla famosa Vergine del Cisne, la cui effige è custodita, però, nel santuario di Cisne a 60 km da Loja.

“Il cartello di benvenuto sulla strada d’ingresso reca la scritta a caratteri cubitali “Loja, capitale musicale dell’Ecuador” per il fatto che la città ha dato i natali a cantanti di successo, e per detenere una cultura tradizionale ancora ben radicata. D’altronde, camminando per la città ci si rende subito conto che qui le tradizioni contano ed è molto comune vedere paesani con abiti tradizionali.”

LA VERGINE DEL CISNE
Il 20 agosto è una data molto importante per i cittadini di Loja, perché si festeggia proprio la Vergine del Cisne.
Secondo la leggenda, la Vergine apparve a un cavaliere in una barca a forma di cigno (cisne in spagnolo), aiutandolo a vincere molte battaglie. Furono poi i francescani a diffondere il culto della Vergine, fino a quando la Virgen del Cisne divenne molto importante in Ecuador e soprattutto nella provincia di Loja dove vengono attribuiti alla Vergine molti miracoli e guarigioni da malattie. Per gran parte dell’anno la statua è conservata nel Santuario di Cisne per poi essere trasportata a Loja, il 20 agosto appunto, in un pellegrinaggio di circa 60 km. Il 1° Novembre il pellegrinaggio è ripetuto in senso contrario, da Loja al Santuario di Cisne.
Oltre il Parque Central, ci sono altre due piazze da visitare: una è Plaza San Francisco, una piccola piazza dove si trova il Monumento Equestre del fondatore della città di Loja; l’altra è Plaza Simon Bolivar, in cui si trova un monumento abbastanza grande a lui dedicato con i nomi degli stati che ha liberato dall’occupazione spagnola. Simon Bolivar El Libertador è una delle figure più carismatiche della storia latinoamericana, nonché uno dei personaggi che tuttora vengono tenuti più in conto dalle popolazioni di Ecuador, Colombia e Venezuela.

LA COMUNITA’ INDIGENA DEI SARAGUROS
Da Loja è poi possibile raggiungere i territori dove vivono i Saraguros, una popolazione indigena che ha mantenuto i costumi tradizionali e che, tuttora, cerca di resistere all’occidentalizzazione forzata che gradualmente sta travolgendo l’Ecuador. Principali fonti di sostentamento dei Saraguros sono l’agricoltura, l’allevamento e il Turismo. In pratica la maggior parte delle famiglie della comunità locale, costituitesi in una cooperativa, sono solite ospitare nelle loro case viaggiatori stranieri, offrendo loro alloggio, piatti tradizionali, e coinvolgendoli nelle abituali attività di routine, come ad esempio la lavorazione della lana, del legno e dei campi. Un’esperienza accrescitiva che consigliamo di fare. (APPROFONDISCI QUI)

“L’Ecuador è uno dei pochi paesi dell’America Latina ad aver conservato un’ampia originalità di etnie indigene, nonostante i tentativi invasivi dei conquistadores prima e del progresso dei tempi poi. Tra queste etnie, occupano un posto di rilievo i Saraguro, una popolazione di origine Inca e di lingua Quechua, che vive stanziale nel sud dell’Ecuador nei distretti di Loja e di Zamora Chinchipe.”

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