GUIDA DI SARAJEVO, TUTTO IL FASCINO DELLA STORIA

Sarajevo bellissima, di una bellezza che trasuda Storia, tenacia e sofferenza, una città che è il riflesso di un popolo orgoglioso e, nonostante tutto, molto affabile. Un passaggio imprescindibile per qualsiasi viaggio in Bosnia-Erzegovina e per qualunque considerazione sui Balcani, terra di contrasti e crocevia di tante culture. Per noi è stato magico, oltre che molto suggestivo, ritrovarsi a Sarajevo, nel cuore di un Paese pieno di sorprese e nel bel mezzo di un viaggio che non dimenticheremo mai. La Capitale Bosniaca si presenta oggi in grande spolvero e “sembra” aver assimilato le atroci sofferenze della guerra che la martoriò all’inizio degli anni ’90 quale teatro principale di contese belliche ancor oggi di difficile accettazione. In cuor suo, però, Sarajevo conserva ancora le memorie legate a quei momenti di grande tristezza e sofferenza, e camminando per le strade del centro ci se ne ne rende conto: resti di palazzi bombardati, edifici crollati, angoli trascurati e abbandonati e poi tombe, tante tombe sparse ovunque; saranno brutti da vedere, ma forse è meglio così, perché il fascino di Sarajevo consiste anche in questo, nel ricordo di una Storia ingombrante e difficile da cancellare.

“A Sarajevo si coglie tutto il fascino della Storia, una storia piena di contraddizioni e momenti difficili che però non ha offuscato una bellezza piena, ricca di sincretismi culturali e generosa di arte e architettura. Varrà la pena fermarsi almeno un paio di giorni nella Capitale bosniaca, quanto meno per rendersi conto che siete giunti nel cuore pulsante dei Balcani, dove religioni, tradizioni e folklore si mescolano abilmente in quanto riflesso diretto di secoli di Vita.”

SARAJEVO ovvero LA GERUSALEMME D’EUROPA

Nonostante i suoi 350.000 abitanti, e i fatti storici degli ultimi decenni (in particolare la guerra fratricida consumata negli anni 90 che ha causato migliaia di vittime), si mostra oggi una città tranquilla e multiculturale, che le ha valso l’appellativo di “Gerusalemme d’Europa”. Convivono qui, infatti, pacificamente i fedeli di quattro religioni: islamica, cristiana cattolica, cristiana ortodossa ed ebraica, e i segni di questo sincretismo sono facilmente riconoscibili passeggiando per le vie del centro. Sarajevo è una città affascinante che porta i segni di tanti conflitti, passati e recenti. Il costo della vita è ancora molto conveniente e la cucina è ottima. Per non parlare del notevole patrimonio culturale e architettonico frutto delle varie dominazioni.

“Fino alla guerra fratricida consumata negli anni ’90, Sarajevo era la capitale balcanica dove Oriente e Occidente si incontravano senza scontrarsi e dove Ebrei, Cristiani e Musulmani convivevano pacificamente da secoli; una città nella quale la cultura e il commercio avevano raggiunto i livelli delle più blasonate città dell’Impero Austro-Ungarico.”

Confusione in libertà – MARCO BERNABEO (Algra Editore)

COME MUOVERSI

Nonostante Sarajevo sia la Capitale del Paese, non ospita oltre i 350.000 abitanti ed è molto a misura d’uomo, motivo per cui sarà più semplice girarla a piedi, o tutt’al più sfruttando la buona rete urbana a disposizione. I tram e gli autobus sono piuttosto datati ma molto colorati in fin dei conti efficienti.

COSA FARE E COSA VEDERE A SARAJEVO

Le attrazioni principali si trovano senza dubbio nella Città Vecchia, chiamata Bašcaršija ( che tradotto significa “mercato centrale”), così generosa di moschee, chiese ortodosse e monumenti storici. La via principale, interamente pedonale, si chiama Ferhadija, dove si concentrano negozi, caffè e ristoranti; percorrendola tutta si giunge poi nella piazza centrale, che ospita uno dei simboli più iconici di Sarajevo, la fontana Sebilj, realizzata in stile mudejar-moresco dall’architetto ceco Alexander Wittek.

La Bašcaršija pulula di vita durante tutto il giorno, ma al tramonto si anima ancor di più, accompagnata dal canto, suggestivo, del muezzin che dona a questo angolo di città un’atmosfera totalmente araba. A tal proposito non perdetevi la Bašcaršija Mosque, situata proprio a ridosso della piazza centrale. D’Altronde, la cultura araba prevale nella capitale bosniaca e un po’ in tutto il paese, e questa influenza la si nota nei cibi, nel ritmo di vita e anche nei costumi della società.

Tra gli altri edifici religiosi, meritano particolare attenzione la Grande Moschea dell’Imperatore, fatta costruire nel 1457 da Solimano il Magnifico lungo le sponde del fiume Milijacka; e la Cattedrale Ortodossa del Sacro cuore, molto più recente (fine ‘800), realizzata in stile neogotico sulla cui facciata monumentale emerge il gigantesco rosone, e ai cui piedi si nota la statua di Papa Giovanni Paolo II.

LE ROSE DI SARAJEVO

Camminando poi tra le stradine in pietra e le case dai tetti spioventi, tipiche di un paesaggio montano, si incontrano le testimonianze dirette del doloroso passato di Sarajevo: sono le “Rose di Sarajevo”, un’espressione dolce, poetica per evidenziare le cavità causate dai colpi di mortaio durante gli anni dell’assedio svoltosi tra il 93 e il 95. Si mostrano al passante colorate di rosso, e ricordano quel periodo atroce e colmo di sofferenza che non può mai essere dimenticato. D’altronde la Bosnia è una terra della Memoria e altre testimonianze dirette aleggiano tutte intorno. Ci riferiamo alle migliaia di tombe e ai cimiteri che accompagnano la vista della città da qualsiasi prospettiva la si guardi.

“Per un vero e proprio viaggio nella Memoria, vi consigliamo di visitare la Galleria 11/7/1995, data impressa nella mente di tutti i bosniaci (e non solo), che fa riferimento al Massacro di Srebrenica, quando 8372 tra uomini, donne e bambini furono massacrati senza distinzione dalle milizie serbe.”

DA NON PERDERE NEI DINTORNI DI SARAJEVO

Per gli amanti dei misteri e delle cose difficilmente spiegabili, come noi, non dimenticate di farvi un giro nei dintorni di Sarajevo. A Visoko, infatti, un paesino situato a circa 40 km da Sarajevo, dove si trovano le cosiddette PIRAMIDI BOSNIACHE, che secondo lo scopritore, Samir Osmanaghich, che abbiamo incontrato personalmente, sarebbero vere e proprie piramidi risalenti a oltre 30.000 anni fa, opera di una civiltà estremamente evoluta. Ovviamente la Comunità scientifica la ritiene una bufala. Non possiamo essere noi a decretare il verdetto ma personalmente quando ci siamo ritrovati ai piedi della Piramide del Sole, e abbiamo percorso i suoi tunnel interni, la sensazione provata è stata magica. Poi ognuno sia libero di pensare ciò che crede, il nostro consiglio è però di visitarle.

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