Montezuma si trova in prossimità della punta estrema della penisola di Nicoya, sul lato pacifico del Costarica, ed è graziosa cittadina che ha mantenuto la semplicità e la tranquillità del piccolo centro.
Montezuma nasce infatti come villaggio di pescatori, per poi tramutarsi nel tempo in una meta d’interesse per i viaggiatori più curiosi e intraprendenti.
La sua ubicazione, protetta da una fitta vegetazione tropicale e da una costa molto frastagliata, l’ha tenuta lontana dal grande flusso turistico che ha invaso il Costarica nel corso dell’ultimo decennio, rendendola di fatto una destinazione esclusiva.
Molti viaggiatori giungono qui, oltre che per le spiagge, per visitare la vicina Riserva Naturale di Cabo Blanco, mix unico di mare e natura.
Noi, personalmente, siamo giunti qui, spinti dall’alone di fascino che precede Montezuma, ritenuto dai più, un luogo molto particolare.
Ce ne parlano, infatti, come di un villaggio fuori dal tempo, che come pochi altri posti in Costarica, ha saputo conservare i ritmi epicurei degli anni d’oro, quando vi si stabilirono i primi hippie, in fuga dal mondo.
Montezuma è, infatti, è famoso per la sua atmosfera bohémienne e per la sua natura sfavillante, fatta di foreste, fiumi e cascate. Un vero e proprio paradiso tropicale, oltre che un avamposto della cultura olistica e alternativa, affermatosi come luogo di ritrovo degli amanti delle terapie naturali, dello yoga, della meditazione e della vita all’aria aperta.
“La sensazione, una volta arrivati qui, è di essere giunti in un luogo fuori dal tempo, utopico, diremmo, sapientemente protetto da una vegetazione fitta e avvolgente, dove non si arriva per caso, ma solo per sentito dire.”
COME ARRIVARE A MONTEZUMA
Arrivare a Montezuma non è proprio una passeggiata, specie se, come noi, state viaggiando con i mezzi pubblici. Innanzitutto è necessario arrivare a Puntarenas, e una volta qui, imbarcarvi sul ferry boat che, in un’ora e mezza circa, vi porterà dall’altro lato del golfo di Nicoya, a Paquera.
Da Paquera, partono, poi vari bus che, via Cobano, vi condurranno a destinazione. Quest’ultimo tratto richiede 2 ore di viaggio, attraverso strade sterrate e una vegetazione vigorosa e selvaggia.
LE SPIAGGE DI MONTEZUMA
Montezuma è circondata da una vegetazione lussureggiante, chi arriva qui, lo fa in nome di un contatto diretto con la natura selvaggia che si manifesta con fitte foreste e spiagge desolate. Tra queste, menzioniamo:
- Piedra Colorada, una bella spiaggia, distante dalla cittadina una ventina di minuti, dove sfocia un fiume, più o meno balneabile a seconda della stagione. Risalendo il fiume si incontrano, poi, diverse cascatelle e piscine naturali.
- Nella stessa direzione di Piedra Colorada, si trovano Playa Grande e Cocalito, rispettivamente a 7 e 12 km da Montezuma. Quest’ultimo è un luogo ameno, dove una cascata si infrange sirettamente sulla scogliera, per poi riversarsi nell’Oceano.
- Andando in direzione opposta, camminando per circa 1 km da Montezuma, si incontra Playa Las Manchas, perfetta per fare snorkeling.
LA RISERVA NATURALE DI CABO BLANCO
Tra il ricco patrimonio naturalistico di Montezuma, però, il gioiello più splendente è sicuramente la Riserva Naturale di Cabo Blanco!
Un luogo incredibile, che alterna una fitta foresta tropicale ad una costa desolata e selvaggia. Il percorso per raggiungere la spiaggia di Cabo Blanco dura circa 3 ore, e si sviluppa all’interno di un bosco primigeno, che emoziona per la sua energica bellezza.
Questa riserva, di circa 1172 ettari, è stato il primo angolo di terra protetto del Costarica, nato dallo sforzo e dall’impegno di una coppia di scandinavi, Karen Mogensen e Niels Olof Wessberg, che acquistarono il Cabo Blanco con lo scopo di preservarne l’ecosistema della foresta tropicale del Pacifico.
Cabo Blanco è stata una riserva “assoluta” fino al 1989, dal momento che non era consentito l’ingresso ai visitatori. Oggi, le norme sono cambiate, si può entrare, ma solo a piedi, seguendo un sentiero prestabilito di circa 3 km che, attraversando la foresta sempre verde, giunge direttamente sulla spiaggia di Cabo Blanco, così denominata dai primi Conquistadores che vi sbarcarono, per il candido colore della sua sabbia, o più probabilmente per il guano degli uccelli che ricopriva le scogliere.
La fauna è molto varia, nonostante le dimensioni relativamente piccole della riserva. Oltre scoiattoli sono presenti il cervo, la scimmia urlatrice, l’istrice, coati, il procione, il coyote, la volpe, l’armadillo, l’oxelote, e perfino il puma, i bradipi e il formichiere, quest’ultimi più rari da avvistare.
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