Paese meraviglioso la Costa Rica, un’oasi di verde e tranquillità nell’agitato calderone centramericano, del quale costituisce appunto un unicum, anche grazie alla sua particolare dislocazione geografica che la vede bagnata da due Oceani: il Pacifico, la cui costa appare più antropizzata, e l’Atlantico, il cui tratto litorale è invece più selvaggio e primordiale. E’ proprio del lato atlantico, ovvero di quello che si affaccia sul Mar dei Caraibi, che vogliamo parlarvi in questo articolo. Un mondo curioso e lussureggiante, ricco di spiagge e aree naturalistiche, dove prevale una cultura afro-caraibica, che si muove suavemente a ritmo di reggae. Allungati su un’amaca sogniamo.
“Il miglior modo per esplorare la costa caraibica della Costa Rica rimane l’on the road. Infatti, nonostante l’esplorazione sia fattibile anche con mezzi pubblici, affittare una macchina e muoversi in autonomia vi permetterà di godervi al massimo l’esperienza, e di scoprire una vegetazione rigogliosa, spiagge bellissime e una notevole varietà di fauna”.
DA SAPERE PRIMA DI PARTIRE PER UN ON THE ROAD
Prima di partire per un on the road lungo la costa caraibica, è bene tenere presente alcuni aspetti:
- La Costa Rica ha una buona rete di autostrade, ed è dotata di segnali stradali in spagnolo.
- Avere un 4×4 può essere ovviamente più utile nel caso in cui ci si voglia spingere lungo strade sterrate, ma non indispensabile, giacché l’intero tratto litorale è servito da buone infrastrutture stradali (ovviamente stiamo parlando del tratto che da Limon va verso Puerto Viejo, perché per raggiungere il Tortuguero occorre comunque prendere un motoscafo).
- La maggior parte delle strade in Costa Rica non hanno nomi e non ci sono troppi cartelli che danno indicazioni, quindi un GPS può risultare molto funzionale.
- Si guida sul lato destro della strada. Inoltre, il limite di velocità sulle autostrade è di 90 km/h. e le multe sono costose.
- Come straniero, si può guidare in Costa Rica per un massimo di 90 giorni con la propria patente nazionale, purché valida. Entro questo lasso di tempo non c’è quindi bisogno della patente di guida internazionale. Diversamente, andrà convertita la propria patente con una costaricana.
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ITINERARIO DI VIAGGIO
Dopo le necessarie premesse passiamo all’itinerario. Ci aspetta un’esplorazione approfondita della costa caraibica, molto diversa da quella pacifica, ma fondamentale per conoscere il volto più selvaggio e indigeno della Costa Rica.
Una volta lasciata la capitale, San Jose, puntiamo verso il piccolo centro di Cahuita, che raggiungiamo dopo circa 4 ore di guida. In questo villaggio si trova l’omonimo Parco Nazionale, un’area di circa 1000 ettari e 220 km quadrati di parco marino, da esplorare in duplice modalità: terrestre e subacquea. Da non perdere, l’immersione a Punta Cahuita per ammirare la ricca barriera corallina.
Proseguendo verso sud, ad una ventina di km da Cahuita, si trova Puerto Viejo de Talamanca, ridente località turistica nota per la popolazione afro-caraibica e per le sue bellissime spiagge tropicali. Un luogo esotico che costituisce un unicum in tutta la Costa Rica.
“Mare azzurro, spiagge bianche, musica a ritmo di reggae, onde giuste per surfare e caratteristici personaggi di colore che animano un ambiente spensierato e marcato da una forte vegetazione tropicale. Si presentano così i Caraibi di Costarica, non appena si arriva a Puerto Viejo de Talamanca, remoto paesino sulla costa meridionale costaricense, a poche decine di chilometri dal confine con Panama e con Bocas del Toro.”
Una delle spiagge più belle di Puerto Viejo è Punta Uva, che costituisce il tipico scenario caraibico, con lunghe strisce di sabbia bianco-dorata costellate da alte palme. Appena a nord di Punta Uva c’è Arrecife Beach, altro meraviglioso tratto di spiaggia dov’è possibile fare immersioni con le bombole, andare in kayak o in SUP.
Manzanillo si trova ad appena 15 km a sud di Puerto Viejo ed è un classico esempio di villaggio caraibico, situato di fronte al mare, con una popolazione in prevalenza afro-caraibica, amabile e cordiale, che vive ad un ritmo rilassato e tranquillo. Trovandosi in un’area naturale tutelata dal Governo, il villaggio di Manzanilo non si è potuto estendere come Puerto Viejo, ed è riuscito perciò a mantenere la sua identità. Il Rifugio Nazionale di Vita Silvestre Gandoca-Manzanillo comprende oltre 5000 ettari terrestri e 4000 marini. Paesaggi unici, caratterizzati da bosco primario e da spiagge idiliache, raggiungibili tramite sentieri che attraversano la foresta, fino a giungere Punta Mona e Gandoca, anticamera della laguna omonima.
Se siete in vena di avventure, non perdetevi l’escursione a Punta Mona. Ci si arriva con una passeggiata di circa 2 ore passando per la foresta pluviale (preferibilmente con guida), oppure direttamente via mare, noleggiando una barchetta e attraccando su spiagge incontaminate.
TRAVELER – NATIONAL GEOGRAPHIC
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