COSA VEDERE IN BAJA CALIFORNIA : 10 luoghi da non perdere assolutamente

La Baja California è magica! Con la sua peculiare identità, è sicuramente una delle regioni più affascinanti di tutto il Messico; Personalmente lo riteniamo uno dei territori più emozionanti mai incontrati nei nostri anni di peregrinazioni in America Latina. L’ideale per un viaggio on the road, per bellezza di paesaggi e per sicurezza. A causa del suo territorio principalmente desertico, infatti, può considerarsi una destinazione sicura, che si fa scoprire con una certa spensieratezza, svelando lentamente tutta la magia di una natura selvaggia e di una mare strappa cuori.
La Baja California è irresistibile e noi vogliamo raccontarvela attraverso alcuni dei suoi luoghi più iconici, scopriamo insieme quali sono i 10 da non perdere assolutamente.

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“Il blu profondo del Mar di Cortes con le sue storie di pirati e cercatori d’oro, le graziose missioni gesuitiche che spuntano da oasi che sembrano miraggi; e poi il deserto del Vizcaino, la Catena montuosa della Giganta, i cactus alti anche 15 metri, qualche paesino ad interrompere la monotonia del paesaggio, i canyon e le insenature di acqua turchese, c’è davvero di tutto in Baja California, una striscia di terra, che da Tijuana si protrae verso sud per oltre 1600 km, correndo parallela alla costa pacifica del Messico.”

1. IL LUNGOMARE DI LA PAZ

Partiamo da La Paz, la cosiddetta “Porta del Mar di Cortez”, e dal suo lungomare meglio conosciuto come il Malecòn.
Si tratta di una bellissima promenade cittadina lungo la quale si incontrano statue di personaggi leggendari legati al mondo marino e subacqueo, mentre la vista spazia assieme alla fantasia su un mare bellissimo e, oseremo dire, indimenticabile.

“Lungo il Malecòn di La Paz, passeggiando fronte all’orizzonte, ci si imbatte in statue di personaggi leggendari che rievocano tutta la magia di un luogo unico, posto ai confini del mondo conosciuto. Un tributo al mare e alla sua grande potenza evocativa, che non potrete far a meno di considerare ritrovandovi al cospetto di Sirene, balene, squali martello, esploratori degli abissi e vecchi marinai.”

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2. PLAYA BALANDRA

Playa Balandra è una delle spiagge più belle e famose della Baja California. E’ possibile raggiungerla in auto oppure con escursioni o bus pubblici dalla vicina città di La Paz. La spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni in foglie di palma, tutti gratuiti, e dotata di un parcheggio comodo dove c’è anche un piccolo chiosco.
L’acqua è azzurra e limpida, il fondale bassissimo e si può camminare per decine di metri con l’acqua che arriva alla caviglia.

3. L’ISOLA DI ESPIRITU SANTO

La Paz vanta anche un ricchissimo patrimonio naturalistico, caratterizzato, principalmente, da isole e isolotti, situati proprio di fronte alla sua costa. Tra tutte, quella più importante è l’Isola di Espiritu Santu, nominata dall’UNESCO Riserva della Biosfera e dal Messico, Parco Nazionale Marino.
Quest’isola, totalmente disabitata, regala tratti di mare azzurro e spiagge selvagge davvero indimenticabili, oltre ad ospitare una ricca fauna selvatica. Un’escursione costa circa 750 pesos a persona e dura 4/5 ore, pranzo e snorkeling inclusi.

4. PARCO NAZIONALE DI CABO PULMO

Cabo Pulmo è uno dei luoghi più vergini dell’intera penisola: si tratta di un’area protetta che si trova ad appena 1 ora e mezza da San Jose del Cabo, dal versante del Mar di Cortes, in un tratto di costa totalmente selvaggio, dove non ci sono strade asfaltate e dove sopravvivono solo i più temerari.
Cabo Pulmo è raggiungibile solo con mezzo privato e le poche posadas che spuntano tra una brughiera e l’altra sono ai minimi livelli. Servizi basici, in compenso però sono in grado di regalarvi un paesaggio da sogno: stradine sabbiose che lambiscono la costa, perdendosi nella solitudine di una natura apparentemente ostile, un sole fiero ed un mare bellissimo. In queste baie, protette dalle forti correnti del Pacifico si rifugiano le Balene, che tra gennaio ed Aprile passano di qui.

5. LE MISSIONI GESUITICHE DI SAN IGNACIO

La missione di San Ignacio emerge da un’oasi lussureggiante di palme da dattero. Furono i gesuiti a fondare la missione nel lontano 1728, gli stessi che edificarono la grande chiesa che domina la piazza centrale del paesino.
E’ bello fermarsi a San Ignacio, avendo tempo anche più di una notte (si può anche accampare), perché oltre alle suggestioni storiche del piccolo pueblo, si parte da qui per le escursioni alle pitture rupestri di Santa Marta e San Francisco de la Sierra, e per le spedizioni d’avvistamento della balena.

6.BAIA MULEGHE’

Il tratto di strada che da Loreto porta a Santa Rosalia è forse il più scenografico e spettacolare di tutta la Baja. La Mexico 1 si inerpica tra irte formazioni rocciose e pendii scoscesi, che degradano bruscamente sul tratto costiero, per gran parte inospitale e selvaggio. Qui il vento soffia con insistenza, e i panorami a picco sul mare mettono i brividi per bellezza e pendenza. Poi, ad un tratto, protette dalle montagne, si aprono alla vista le paradisiache baie di Mulegè e Bahia Concepcion, tanto belle quanto desolate.

7. ISLA PARTIDA E BAIA SAN FRANCISCO

Navigando il mar de Cortez in Barca a Vela, abbiamo conosciuto la Baja California da un’altra prospettiva e scoperto nuovi angoli nascosti di mare e di terra. Tra questi, la piccola Isla Partida, difronte alla quale c’è uno scoglio dove vive una piccola comunità di leoni marini. La tappa successiva è Isla San Francisco con la sua baia omonima, da noi rinominata Shell Bay, per via della sua forma a conchiglia, grande opera di Madre Natura. Il cielo è grigio, ma nonostante tutto, i colori rimangono invariati. L’acqua è cristallina. Dopo aver tirato giù l’ancora, saliamo sul tender e raggiungiamo la spiaggia. Ci aspetta un cammino di un paio di chilometri che regala questo scorcio qui.

8. GUERRERO NEGRO

Quando si giunge a Guerrero Negro si è praticamente alla metà della Baja California, un posto desolato e accecante, che si riempie di turisti nel periodo in cui passano le Balene (Gennaio-Aprile). La laguna Ojo de Liebre è, infatti, uno dei punti prediletti dai grandi cetacei che si fermano qui per portare a termine la gestazione. Le enormi saline si trovano, invece, alla fine di Guerrero Negro e sono visitabili gratuitamente. Dopo Guerrero Negro inizia la Baja California del Nord e prima di arrivare ad Ensenada occorrono ancora 8 ore e mezza di macchina. Una delle particolarità del territorio di Guerrero Negro è data dai Cactus Giganti. Alti così si trovano solo qui.

9. IL PUEBLO MINERO DI SANTA ROSALIA

Santa Rosalia si trova a ridosso di una zona mineraria, il primo a sfruttarne le risorse fu il dittatore Porfirio Diaz, che nel 1885 chiamò una società francese, la Bolero, per sfruttare le miniere di rame. Fu realizzata una città-satellite che ospitava operai e minatori, e le case furono costruite secondo lo stile francese, basse e in legno colorato.
La loro struttura è rimasta invariata nel tempo, regalando a Santa Rosalia una fisionomia particolare, piuttosto pittoresca. A rendere ancora più suggestiva questa cittadina, una scultura in ferro davvero anomala: si tratta di una chiesa, opera dell’arch. francese Gustave Eiffel (si proprio lui!), inviata a pezzi direttamente dalla Francia. Una storia strana che ne fa oggi un simbolo indiscusso di Santa Rosalia, una Cattedrale nel Deserto, è proprio il caso di dirlo!

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10. TIJUANA

E infine Tijuana, che chiude questa rassegna sui luoghi più iconici della Baja California. Eccoci sulla costa pacifica del Messico. Con i suoi 1.600.000 abitanti è una delle città più grandi del Paese. Situata a poco meno di mezz’ora in macchina da San Diego (USA), Tijuana è un vitale centro commerciale ed un’ agitata metropoli, che fa della sua posizione geografica, la principale risorsa.
Trovandosi, infatti, al confine con gli Stati Uniti, ha sviluppato nel corso del tempo una particolare energia, divenendo un importante punto di riferimento per l’arte di frontiera. Artisti di tutto il mondo giungono qui per fare studi e per mettere in pratica teorie legate al concetto di confine mentale oltre che fisico.
A Tijuana si parla un mix di spagnolo e inglese, e tutti ambiscono a fare affari con gli Stati Uniti. Per contro, sono gli stessi “yankees” a vedere Tijuana come centro di svago e divertimento. Il Centro della città, Avenida Revolucion, è una lunga via sui cui lati si concentrano i principali locali notturni. Diciamo che da sempre Tijuana ha rappresentato per gli statunitensi un’alternativa liberale alle forti restrizioni imposte dagli U.S.A ai suoi cittadini.

il muro della vergogna

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