Bogotà, una delle capitali più grandi dell’America Latina, un’estensione urbana che copre il più vasto altopiano della Cordigliera delle Ande. Un calderone bollente situato a 2600 m. s.l.m, un passaggio che desta più di qualche preoccupazione nell’immaginario collettivo di quei viaggiatori che si muovono per proprio conto alla scoperta di un paese, la Colombia, che sta ancora scontando le vessazioni di un passato cruento e minaccioso. Sarà pericolosa Bogotà? Sarà prudente fermarsi in città senza incorrere in spiacevoli imprevisti? Scopriamolo insieme, vediamo cosa ci nasconde questa città, e soprattutto cosa ci racconta.
UNA CITTÀ CUPA, DALL’ANIMO AFFASCINANTE
“Aleggia su Bogotà un velo oscuro e minaccioso, che rende il tutto così subdolo ed ermetico. L’aria è sempre densa, tutta la città vive in un suo tempo fuori dal tempo, sebbene la modernità abbia ormai completato il suo processo ed offuscato qualsiasi segno di arcaica ruralità, come la Bogotà dei primi anni novanta, quella della Strategia del Caracol, un film ritratto di un’epoca in cui tutto era ancora da realizzare. “
Prima di arrivare personalmente a Bogotà, avevamo sentito circolare più di una voce sulla precarietà di questa città, ma il viaggio ci insegna che le esperienze, per essere raccontate, devono necessariamente essere fatte, senza farsi influenzare dal “sentito dire”. Così, nonostante gli spifferi contraddittori in merito, abbiamo deciso di passare di qui e di fermarci per qualche giorno, non fosse altro che per conoscere i contenuti di una delle più importanti capitali dell’America Latina. Storicamente, infatti, Bogotà ha svolto un ruolo di rilievo nell’ambito del Vicereame spagnolo, costituendo il vertice di un ipotetico triangolo con Quito (Ecuador) e Lima (Perù). Stiamo parlando di una città con una delle più importanti Università del continente, una città che ospita più di 8 milioni di abitanti. Ma nonostante le dimensioni, al contrario di quello che si possa pensare, Bogotà, è dotata di un assetto urbanistico piuttosto coerente e razionale, suddiviso in calles e carreras. Le calles sono le strade perpendicolari alla cordigliera e si susseguono da sud verso nord. Le carreras, invece si susseguono parallelamente alle montagne. Per cui, per rintracciare un luogo, basta incastrare calles con carreras. Anche gli spostamenti all’interno della città sono agevolati, grazie ad un fitto sistema di trasporto pubblico che risponde al nome di Transmilenio.
Vari sono i quartieri che contribuiscono a mascherare di varietà questa città: da quello moderno e residenziale di Chapinero, a nord, dove si trovano la Zona T per lo shopping firmato, la Zona G “Gourmet” con ristoranti e bar e la Zona Rosa con discoteche e locali alla moda, a quello ancora più settentrionale di Usaquén, sorto attorno ad un nucleo di epoca coloniale, dove la domenica si svolge un famoso mercatino delle pulci; c’è poi La Candelaria, così nota tra i turisti per essere il centro storico e culturale di Bogotà; mentre su tutto domina il grande santuario della Vergine del Monserrate che regala una visione suggestiva della città in tutta la sua estensione.
LA CANDELARIA, IL CUORE STORICO DI BOGOTÀ
Da sempre centro culturale e bohemién della Città, La Candelaria è diventata nel tempo un punto di riferimento per turisti e viaggiatori. Il cuore storico della città, oggi pullula di ristorantini, locali e posadas ed abbonda di arte di strada. La Candelaria, infatti, è l’epicentro dello Street Art di Bogotà, ed i suoi muri straripano di graffiti e murales molto suggestivi.Una delle strade più belle è Calle del Embudo, che si trova a pochi passi da Plaza del Chorro de Quevedo, altra zona molto carina e ricca di localini.
Un altro punto di riferimento del quartiere è Plaza Bolivar, sulla cui piazza si affaccia la Cattedrale, dominata al centro dalla statua del Libertador, Simon Bolivar.
A causa delle illuminazioni soffuse, con il calar dell’oscurità, tutto il quartiere può destare un po’ di soggezione, ma nonostante questo noi non abbiamo avuto alcun problema, ne’ sentore di precarietà, pur risiedendo in zona. Impressioni soggettive a parte, però, è sempre bene evitare di girovar di notte, onde evitare di incorrere in incontri spiacevoli e imprevisti. Diciamo che è una regola fissa che vale un po’ per tutte le grandi città sud-americane. E se proprio dovete muovervi, potete farvi tranquillamente chiamare un taxi dal vostro ostello (o posada) e dal locale dove siete ospiti.
IL MONSERRATE, VISTA SU BOGOTÀ
La Candelaria si trova proprio ai piedi del Monserrate, la cui cima supera i 3000 metri ed il cui belvedere offre una vista privilegiata su tutta la città di Bogotà.
Ci sono vari modi per raggiungere la vetta, a piedi, in bus e in funivia, ma personalmente sconsigliamo di salire (o scendere) a piedi, specie dopo le h 16.30, quando si interrompono le corse dei trasporti pubblici, e la zona diventa poco sicura e raccomandabile. Si tratta in fondo di piccole precauzioni, che possono far la differenza nell’economia di un viaggio o di una vacanza. Con questa piccola allerta, ci riallacciamo inevitabilmente al problema della sicurezza di Bogotà, che quindi può essere ricondotto ad una parola d’ordine: buon senso! Avere buon senso significa evitare zone scure ed isolate, piuttosto nel dubbio chiedete ad un local, lui saprà darvi una risposta, i colombiani in questo si sono sempre dimostrati collaborativi (almeno nei nostri confronti).
2 MUSEI IMPERDIBILI
Bogotà, come detto è un centro culturale di notevole importanza e tra i tanti musei che non dovreste proprio saltare, ce ne sono due che ospitano opere di inestimabile valore.
Stiamo parlando del Museo dell’Oro e della Casa-Museo di Fernando Botero e del Museo dell’oro. Due musei unici al mondo, che giustificano di per se il passaggio in città.
La Casa-Museo di Botero è la residenza dove l’artista colombiano visse per molto tempo, prima di trasferirsi in Toscana. Oggi è patrimonio della città, e all’interno sono contenuti molti dei quadri che ritraggono i grassi e serafici personaggi che hanno reso famosa la sua arte nel mondo.
Il Museo si trova nella Candelaria e l’ingresso è gratuito, un motivo in più per non perderne la visita.
Il Museo dell’Oro si trova invece nel Parque Santander, nel cuore della zona finanziaria. Fondato dal Banco della Repubblica Colombiana al fine di proteggerne il patrimonio nazionale, questo museo ospita la più grande collezione di manufatti d’oro di epoca pre-colombiana del mondo. È inutile aggiungere altro. Visitarlo sarà come fare un tuffo nel tempo di epoche leggendarie.
“Ma Bogotà è anche una città in cui si respira Letteratura ad ogni angolo, e sibillini risuonano nei suoi reconditi nascondigli i nomi altisonanti di Gabo Marquez e Alvaro Mutis. E ancora, di Jose Eustachio Rivera, che fece partire da qui, da questa folle e oscura Metropoli, il viaggio verticale verso l’Amazzonia più profonda, del protagonista del suo capolavoro, La Voragine”.
MONDANITÀ E NIGHTLIFE
Chiudiamo infine con un’indicazione per gli amanti della notte e del Night life. I locali e i divertimenti sono tutti concentrati nella Zona G e nel Parque 93, che tra l’altro potrebbe essere un’ottima scelta per fare base, vista la totale sicurezza della zona e della comodità dei servizi. Uno dei locali più celebri di Bogotà è Andres Carne de Res (Calle 3 N° 11a-56-Chia), un posto davvero pittoresco, gestito da personaggi particolari e dove potrete degustare una carne da paura!
Varie proposte culinarie soddisfano i palati amanti di ogni gusto, basta scegliere lo stand giusto, senza farsi prendere dall’ingordigia.
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Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene questo Paese, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza.
Pensa che abbiamo attraversato tutta l’America Latina da sud a nord, sfruttando solo mezzi di trasporti locali. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
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