Nel nostro viaggio on the road in Calabria e Basilicata, abbiamo visto tanti luoghi e svelato vari tesori naturalistici e culturali, tra questi Diamante occupa un posto particolare nella nostra memoria di viaggiatori, per bellezza e contenuti. Non dimenticheremo i murales che adornano il centro storico, e non dimenticheremo nemmeno il bel lungomare che si protende senza filtri verso il Mar Tirreno, senza tralasciare gli 8 km di spiagge sabbiose che lambiscono, come gioielli cristallini, quel tratto di litorale calabro conosciuto come la Riviera dei Cedri.
“ Diamante vista dal mare appare come la proiezione di una fanciulla coricata sulla spiaggia coi piedi verso i colli…abbandonata al bacio dell’onda e all’abbraccio della mareggiata.”
Attilio Pepe (Storico)
UN DIAMANTE INCASTONATO NELLA RIVIERA DEI CEDRI
La Riviera dei Cedri è la dicitura turistica che identifica la fascia settentrionale del litorale tirrenico della Calabria, in provincia di Cosenza, e che ingloba ben 22 comuni, tra cui Diamante. Come ci tiene a sottolineare il caro collega di tanti viaggi, Accompagnatore e Guida, Fabrizio Crusco, tale nome deriva dalla diffusa coltivazione del cedro, un agrume pregiato le cui radici affondano nell’antichità classica e nell’ortodossia ebraica. Il cedro che cresce in quest’area è per gli ebrei la qualità più pregiata, tanto che i rabbini, giungono ogni anno nel periodo tardo primaverile a Santa Maria del Cedro in cerca del Mêlon dell’albero dell’Eden, “il cedro perfetto”, che verrà poi utilizzato come offerta votiva durante il rituale ebraico di Sukkot, la Festa della Capanne o dei Tabernacoli.
Ci dice Fabrizio, nativo di queste zone e calabrese DOC, che nel periodo di giugno una schiera di meticolosi rabbini provenienti da tutto il mondo, invade letteralmente le piantagioni di cedro di Santa Maria del Cedro per scegliere i pregiati agrumi a uno a uno, stando attenti che rispettino perfettamente i canoni prestabiliti dalla cultura ebraica; ed è curioso vederli dialogare con i contadini calabresi, in un incontro di lingue e culture tanto singolare quanto affascinante.
LA CITTA’ DEI MURALES…
Diamante, città di mare, capitale mondiale del peperoncino, borgo del tramonto, ma soprattutto museo open air di arte muraria. I suoi murales, infatti, sono famosi e attirano turisti e viaggiatori da tutto il mondo.
L’idea iniziale fu del pittore Nani Razetti, il quale propose all’allora sindaco di Diamante un progetto di rivitalizzazione del centro storico. L’Operazione Murales, iniziata nel 1981, portò a Diamante ben ottantatré pittori, che dipinsero i muri del centro storico con temi che andavano dall’antica storia della Calabria al ritrovamento del graffito del “Toro di Papasidero” fino all’odierna civiltà di contadini e pescatori. Attualmente le opere che adornano il centro storico e della frazione Cirella sono oltre 200, numero che conferisce, di diritto, a Diamante il gradino più alto del podio delle “Città Dipinte” italiane.
“Assieme a Orgosolo, Diamante è una delle prime città in Italia in cui l’arte dei murales ha preso piede non solo come fenomeno artistico, ma anche come strumento di protesta sociale e valorizzazione delle antiche tradizioni locali.”
“Il sognatore puro ci tranquillizza, se nel mondo ci sono ancora dei sognatori è un buon segnale, e Diamante ci racconta di una storia di avventurieri e spiriti sognanti. I suoi Murales riflettono parabole antiche, contemporanee e moderne, tracciando in parallelo la contorta evoluzione umana.”
… E DEL PEPERONCINO.
Ma Diamante è conosciuta anche per essere la Capitale mondiale del Peperoncino. Si svolge qui, infatti, ogni mese di settembre, dal 1992 il Festival del Peperoncino, vero e proprio viaggio di degustazione tra le ricche tradizioni gastronomiche di Calabria. In quest’occasione la città passa dai suoi 5.000 abitanti agli oltre 100.000 visitatori.
In questa occasione, il centro storico ospita numerosi stand gastronomici dove è possibile assaggiare qualsiasi piatto a base di peperoncino, oltre alle variegate pietanze della tradizione culinaria locale.
Il Festival dura una settimana, durante la quale si svolgono vari eventi, come gare di abbuffate del peperoncino, rassegne di “Mangiare Mediterraneo”, cabaret, rassegna del cinema piccante. Pensate che fino a qualche anno fa, quali madrine del festival venivano scelte pornostar di fama internazionale. Inoltre Diamante è sede dell’Accademia Italiana del Peperoncino che conta migliaia di associati in tutto il mondo.
“Oltre al peperoncino, Diamante offre varie specialità locali a base di pesce, come le pitticelle di rosamarina, deliziose frittelle a base di bianchetto, la rosamarina con il pepe, e le alici conservate sotto sale e peperoncino in specifici recipienti di creta detti cugnitt.”
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