A 5 ore di bus da Belén sulla costa atlantica del Parà incontriamo Salinas Paraiso, il cui nome anticipa chiaramente quello che ci aspetta. Una vegetazione roboante che accoglie sprazzi di foresta amazzonica in un ecosistema tutt’altro che monotono, caratterizzato da foreste di mangrovie, spiagge di sabbia bianca e fiumi generosi che sfociano direttamente nell’Oceano Atlantico. Spettacolare dimostrazione di biodiversità che è possibile incontrare con tale intensità solo in Brasile.
Noi siamo ospiti di un amico di vecchia data che non vediamo da almeno 10 anni, dai tempi cioè del nostro primo lungo viaggio in America Latina. In quell’occasione stavamo navigando il Rio delle Amazzoni e fummo accolti da Glauco appunto, che pur non conoscendoci ci aprì le porte di casa sua a Tefé. Per la sosta a Salinas siamo di nuovo suoi ospiti e approfittiamo delle sua gentilezza per scoprire insieme a lui questo spettacolare tratto di costa paraense.
Forse quei valorosi che hanno letto TRACCE DAL SUD, si ricorderanno di Glauco, forse no, ma la verità è che da allora siamo sempre rimasti in contatto ed ora eccoci qua, di nuovo insieme. I più maliziosi penseranno sempre noi a scrocco, ma un’altra verità è che il viaggio mantiene tutto in equilibrio e in futuro faremo noi (volentieri) qualcosa per lui.
L’ENORME BIODIVERSITÀ DELLA COSTA DEL PARÀ
La sosta a Salinas Paraiso e l’ospitalità di Glauco ci hanno permesso di documentare l’enorme biodiversità della costa brasiliana del Parà, un luogo dove coincidono foreste di mangrovie sterminate, dune di sabbia senza soluzione di continuità, fiumi, lagune e un mare che si gonfia e si ritira all’occorrenza, svelando chilometri di sabbia bianca. Senza dimenticare di menzionare le comunità locali che qui sono veramente molto poco contaminate dal turismo internazionale.
COSA FARE A SALINAS PARAISO
In questo angolo di costa paraense si vive secondo i ritmi della natura e c’è molto da fare. Dominano l’essenza dell’oceano e della foresta: infatti è possibile godersi le spiagge sterminate di sabbia bianca bagnandosi nelle acque dell’Oceano Atlantico, oppure avventurarsi alla scoperta dei canali di mangrovie dove vivono uccelli di estrema bellezza come gli aironi bianchi, il Martin pescatore e soprattutto l’IBIS SCARLATTO. Per avvistarlo basta contrattare un passaggio con un pescatore locale che per meno di 80 reais vi porterà nel cuore della foresta fluviale.
Una volta dentro non sarà difficile scorgere il manto rosso corallo dell’Ibis scarlatto, bellissimo testimone della generosità della fauna brasiliana, a patto però di partire all’alba. E se è facile scorgerlo non è altrettanto semplice fotografarlo perché è molto schivo e al minimo movimento inconsulto vola via mimetizzandosi tra le enormi altezze degli alberi amazzonico.
In occasione di questo passaggio, oltre all’Ibis scarlatto, avrete l’occasione di vedere da vicino la curiosa struttura delle mangrovie, piante acquatiche tipiche della foresta fluviale che sono in grado di vivere sia sommerse dalla marea che senz’acqua.
Oltre alla foresta, a Salinas potrete godervi poi la forza dell’Oceano Atlantico e chilometri e chilometri di di spiagge di sabbia bianca. Tra queste, risultano imperdibili:
- Praya de Maçarico
- Praya Corvina
- Praya de Atalanta
Quest’ultima, (tristemente) famosa, oltre alla sua Bellezza, per essere presa d’assalto dai brasiliani e dalle loro vetture. La gente infatti arriva direttamente in spiaggia con la propria macchina invadendo di fatto la splendida porzione di costa. Praya Macarico e Corvina invece risultano sempre incredibilmente desolate, regalando scorci di natura costiera senza eguali.
Non solo natura a Salinas ma molta vita di paese. Interessante sarà una visita al porto e al mercato del pesce, appena adiacente. Qui la vita brulica e tutti sono indaffarato a vendere e comprare. Uno scorcio di Brasile popolare che vale la pena vivere.
“In questo Paesello avvolto di salsedine, dove tutto scorre tranquillamente, quel faro mi risulta familiare…”
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Pensa che abbiamo attraversato tutta l’America Latina da sud a nord, sfruttando solo mezzi di trasporti locali. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
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