Il caffè, l’oro del Brasile
Qualche giorno fa, passeggiando per Piazza Navona, a Roma, ci siamo imbattuti in una mostra del grande pittore brasiliano Candido Portinari. Le sue opere, custodite con orgoglio nelle sale dell’Ambasciata Brasiliana, ci hanno riportato indietro nel tempo, quando viaggiavamo per tutto il Brasile in cerca di storie e reportage.
E allora ci sono subito tornate in mente le sterminate piantagioni di caffè della Bahia e di Rio de Janeiro, e le opulente fazendas del XIX secolo, che così sontuose dominano tuttora le dolci vallate coltivate a caffè.
La Nazione del Caffè
Visitare le fazendas del caffè, significa fare un salto nel tempo, oltre che nel cuore dell’economia brasiliana, giacchè, se c’è un paese nel mondo che può essere a buon diritto chiamato “la nazione del caffè”, quello è il Brasile, che esporta circa il 30% della quantita mondiale. Se poi a ciò aggiungiamo che i brasiliani sono anche dei grandi bevitori di caffè, beh allora la suggestione del viaggio che stiamo per ripercorrere, cresce a dismisura.
Come detto, il Brasile è il più importante produttore di caffè del mondo, davanti a Vietnam e Guatemala. La maggior parte delle piantagioni sono concentrate negli stati di Rio de Janeiro, San Paolo, Espirito Santo, Bahia e Minas Gerais. Ma i migliori caffè in assoluto provengono dalla Chapada Diamantina e Planalto.
Ma prima di addentrarci nel cuore delle regioni caffeicole, seguendo gli itinerari più suggestivi, facciamo un piccolo cenno, doveroso, al processo di lavorazione del caffè, ovvero all’iter che porta il chicco a diventare quel liquido nero così apprezzato in tutto il mondo.
Il processo di lavorazione
Tutto inizia dalla raccolta delle ciliege mature, dette drupe, che non devono essere verdi, bensì rosse.
Photo Credit Steve McCurry
Sarà poi necessario rimuovere il guscio da entrambi i chicchi, attraverso tre tipi di procedure: a secco, in semi-umido, in umido, a seconda del contenuto di acqua e delle esigenze qualitative. Il metodo cosiddetto “naturale” e piu antico, prevede l’essicatura delle ciliege, fino a che non sarà possibile estrarre i chicchi. Le drupe vengono stese sul cemento e mescolate in continuazione, per evitare che marciscano. Questa fase dura dalle 3 alle 5 settimane.
In alternativa il caffè viene posto in canali di lavaggio, per poi essere setacciato e spostato nei contenitori di fermentazione. Al lavaggio segue l’essiccatura, e quindi la torrefazione. A questo punto la filiera è completata ed il caffè è pronto per essere distribuito.
Per un turismo esperienziale: alla scoperta delle rotte del caffè
Ai fini di un’esperienza esclusiva, potrebbe rivelarsi davvero interessante viaggiare per il Brasile sulle rotte del caffè, conciliando natura e cultura, ed arte perchè in molti casi vi ritroverete in un paesaggio ameno ed idilliaco, che sembra venuto fuori dalla penna del Jorge Amado più ispirato.
Ed allora proponiamo di seguito alcuni itinerari possibili, che vi porteranno a toccare con mano la realtà rurale delle fazendas e ad assistere al processo di raccolta del caffè, senza dimenticare la fase più interessante: quella della degustazione. Ed allora mettetevi in cammino e fatevi pervadere dall’aroma irresistibile della miglior miscela.
Vale do Cafè
Situata nella Valle do Paraiba do Sul Fluminense, una macro regione che abbraccia gli stati di San Paolo e Rio de Janeiro, o Vale do Cafè è una denominazione turistica che identifica quella regione dove il caffè fu la principale fonte di reddito per tutto il XIX secolo. All’epoca, la regione produceva il 75% di tutto il caffè consumato nel mondo, il che garantiva al Brasile il monopolio della produzione ed esportazione dello stesso.
I Municipi di Vassouras, Valenca, Rio das Flores, Barra do Piraì, Paty do Alfares detengono ad oggi un importante e ben conservato patrimonio storico-architettonico, nello specifico casolari antichi, chiese, strade e fazendas, che appartengono alla storia imperiale del Brasile.
Alcune fazendas sono aperte ai visitatori che possono rivivere quel periodo d’oro in cui i baroni ostentavano la loro ricchezza, altre fazendas, invece, sono state trasformate in hotel di pregio, come lo stupendo Hotel Fazenda Uniao, un’antica struttura, elegantemente ristrutturata, che risale al XIX secolo, quando il commercio del caffè con l’Europa fece confluire enormi ricchezze in brasile.
Oggi, con il suo potenziale turistico riguardante storia e cultura, Vale do Cafè attrae un numero sempre maggiore di visitatori. Un’ottima occasione per rivivere un po di quella storia è il Festival do Cafè, che alla fine di giugno ospita musicisti di fama nazionale e internazionale.
Concludiamo, infine, con una simpatica info-grafica realizzata dai nostri amici di MED CRUISE GUIDE, che descrive le miriadi di varianti con cui noi italiani siamo soliti bere il caffè.
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