ALGERIA: Constantine, la città dei ponti sospesi

Constantine, l’antica Cirta, uno dei passaggi più interessanti del nostro viaggio in Algeria, ribattezzata in onore di Costantino il Grande, sorge su degli speroni rocciosi che hanno reso necessario sin dal tempo dei romani la realizzazione di imponenti ponti, che ancora oggi la identificano. Grandiose opere proseguite poi dagli ottomani e i francesi. A Costantine si respira la Storia e si ammira tutta l’ambizione dell’ingegneria occidentale in terra d’Africa.

 “Costantine è sempre stata un crocevia di civiltà e un centro di influenza culturale

Constantine, questo nome gli fu dato direttamente dall’Imperatore Costantino, andando a rimpiazzare quello precedente, di Cirta. Proprio i romani diedero alla città un volto del tutto peculiare, contribuendo a farne uno dei principali centri di Algeria, a quel tempo provincia dell’Impero. Successivamente la città ebbe frequentazione araba, ottomana e francese, prima di diventare definitivamente algerina in seguito agli scontri armati conclusisi nel 1962 con la conquista dell’indipendenza.

Passerelle Perregaux

I ponti sono la caratteristica di Constantine e anche l’unico modo di collegare il nucleo antico al territorio circostante, dove oggi la città è in continua espansione, confermando di essere la terza città di Algeria per estensione e numero di abitanti. Tutt’intorno una splendida campagna, dove tra l’altro si conservano numerosi siti archeologici di estrema bellezza e importanza, il che rende Constantine un ottimo punto di partenza per visitare la regione conosciuta come la Piccola Cabilia.

Le gole del fiume Rhummel

“Costantine è la terza città d’Algeria. Soprannominata ‘la città dei ponti sospesi’, è arrampicata su uno sperone roccioso ed è circondata da gole impressionanti. Una destinazione ricca di storia e vicina alle più belle vestigia romane del Paese. Visitarla significa ammirare l’architettura dei ponti che attraversano il fiume Rhummel e permettono un viaggio nella Storia affascinante e complessa di un intero Paese. Come in ogni città araba, nella Medina, brulicante e colorata, la vita scorre seguendo i ritmi semplici del commercio.”

COSA VEDERE A CONSTANTINE

Il cuore di Constantine è la casbah, la parte più antica nonché riflesso di una declinazione evidentemente araba. Il suo polmone invece è Place de 1° Novembre 1954, molto animata a tutte le ore del giorno, è il centro della città moderna dove si affacciano edifici di epoca coloniale come il vecchio Hotel Cirta in stile neo- moresco, e a pochi passi di distanza il teatro nazionale di epoca francese, la grande posta e il palazzo di giustizia.

Dal punto di vista turistico, sei sono gli appuntamenti da non perdere:

  • Una passeggiata sui ponti per ammirare le gole del fiume Rhummel
  • Il Museo Archeologico, considerato uno dei più ricchi del Paese
  • Il Palazzo del Bey, costruito nel 1826 nel cuore della Medina da Ahmed Bey, l’ultimo Bey di Constantine; senza dubbio l’edificio più bello d’epoca ottomana di tutto il paese. Nei suoi ambienti sono disseminate colonne, marmi, giardini, capitelli e affreschi, vetri colorati e maioliche, in un tripudio di linee essenziali che evocano i fasti raffinati dell’epoca. Ben 95 stanze ripartite su due livelli intervallate da giardini e patii.
  • Una passeggiata al Monumento della Vittoria, costruito nel 1930 in ricordo dei soldati morti nella Prima Guerra Mondiale. Nello specifico il monumento è composto da un arco, replica di quello dedicato a Traiano a Timgad, sulla cui sommità vi è la statua della Vittoria
  • La grandiosa moschea Emir Abdelkader, capolavoro dell’architettura islamica-africana, con una capienza di 15.000 posti e dei minareti che superano i 100 metri di altezza
  • Visita al mercato cittadino, che esprime bene la vocazione agricola di una comunità dai tratti fortemente arabo-islamici.

I PONTI DI CONSTANTINE

Come già ampiamente rimarcato, i ponti sono la caratteristica peculiare di Constantine: alcuni sono riservati solo ai pedoni, altri invece sopportano anche il passaggio delle automobili. Andiamo a vedere quali sono:

  • Il Ponte sospeso di Sidi Mcid (vedi foto copertina): progettato dall’Architetto Ferdinand Arnodin, ha una portata di 168 m e 5,4 metri di larghezza e si eleva ad un’altezza di 175 sulle gole del fiume Rhummel. Inaugurato il 19 aprile del 1912, dal ponte si ha una splendida vista sul panorama circostante e sulla città di Costantine.
  • Il Pont des chutes (“delle cascate” ndr), si trova non lontano dal ponte sospeso e si affaccia direttamente sulle cascate del Rhummel. Si tratta di una costruzione ben più modesta, costituita da cinque arcate in muratura e pietre. La sua costruzione risale al 1925 in piena epoca francese.

Ponte d’El Kantara

  • Passerelle Perregaux, chiamata anche ponte della madrasa e può essere percorsa solamente a piedi. Realizzata tra il 1917 e il 1925, dà accesso a un ascensore per raggiungere il quartiere della madrasa della casbah. E’ lungo 125 metri e largo 2,5 metri.
  • Il Ponte d’El Kantara è un testimone diretto della storia di Constantine: fu dapprima un ponte in pietra costruito sulle rovine (ancora visibili) di un altro ponte romano realizzato all’epoca dell’imperatore Antonino Pio, in seguito distrutto da Ibn el Amir nel 1302, poi restaurato durante il regno di Salah Bey (1771-1792). Crollò durante il passaggio di un comando della fanteria dell’esercito francese nel 1857, infine ricostruito nel 1861. Lungo 128 metri e alto 125 metri.
  • Il Ponte di Sidi Rached fu costruito tra il 1908 e il 1912, all’epoca era il ponte in pietra più lungo del mondo con i suoi 447 metri di lunghezza e 12 metri di larghezza.

Ponte sospeso di Sidi M’cid

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