ABU SIMBEL: COME VISITARE I TEMPLI DI RAMSES E NEFERTARI

Abu Simbel, una delle più spettacolari opere che la Civiltà Egizia ci ha lasciato in eredità, una creazione imponente, quasi aliena, che lascia trasparire tutta la grandezza del sovrano che l’ha commissionata quando era ancora in vita, Ramses II. In un viaggio di scoperta in Egitto, impossibile tralasciare i Templi di Abu Simbel, situati a 280 km a sud di Assuan, nel cuore della regione della Nubia, poco prima del confine con il Sudan.

“Poi mi girio a caso e trovo Ramses II che guarda verso la linea dell’orizzonte, imperturbabile. Non credo nemmeno che si sia accorto del mio stupore. O forse si, ma certo che si.”

ABU SIMBEL: QUALCHE NOZIONE STORICA

Il complesso archeologico di Abu Simbel, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1980 comprende il Tempio Maggiore, dedicato a Ramses II, e il Tempio Minore dedicato alla Regina Nefertari, moglie di Ramses II, entrambi templi rupestri dotate di camere ipogee al cui interno è ovviamente possibile accedere.

La costruzione del tempio maggiore iniziò nel 26º anno del regno di Ramses II (il cui corpo fu deposto nella Valle dei Re, e la cui Mummia si trova oggi nel Nuovo Museo delle Mummie al Cairo) in occasione del secondo giubileo per divinizzare se stesso. All’interno della grande sala ipostila, si trovano oltre alle statue di Ramses, anche immagini scolpite che rappresentano la vittoria di Ramses nella battaglia di Qadeš combattuta contro gli Ittiti nel 1274 a.C. grazie alla quale furono defivamente stabiliti i confini meridionali del Regno.

Sulla facciata, alta 33 metri e larga 38, spiccano le quattro statue di Ramses II, ognuna delle quali alta 20 metri, in ognuna il faraone indossa lo pschent ovvero le corone dell’Alto e del Basso Egitto, il copricapo chiamato “nemes” che gli scende sulle spalle e ha il cobra sulla fronte. Ai lati delle statue colossali ve ne sono altre più piccole, la madre Tuia e la moglie Nefertari mentre tra le gambe ci sono le statue di alcuni dei suoi figli.

Abu Simbel – faccia del Tempio Maggiore

A nord del tempio maggiore, ad un centinaio di metri di distanza, si trova il tempio, anch’esso rupestre, dedicato a Nefertari, moglie di Ramses, e altre divinità preposte alla maternità.

La facciata, larga 28 metri e alta 12 metri, è ornata da sei statue alte 10 metri che raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari. Ai lati delle statue del faraone ci sono i figli in dimensioni minori, mentre ai lati di Nefertari sono raffigurate le figlie.

Abu Simbel – Tempio della Regina Nefertari

“Questo di Nefertari l’unico tempio egizio dove una regina ha la stessa importanza del faraone, lo stesso Ramses lo ha fatto scrivere in una incisione nei rilievi della facciata: …la casa dei milioni di anni, nessuna costruzione simile è mai stata scavata.”

COME ARRIVARE E ALTRE INFO PRATICHE

Abu Simbel è un must di qualsiasi viaggio in Egitto, imprescindibile ricchezza storica e architettonica, riflesso di una Civiltà che non ha paragoni. Di solito, nei viaggi organizzati la visita ad Abu Simbel non è mai inclusa nel programma, perchè rappresenta un viaggio nel viaggio, nel senso che richiede una trasferta di 3 ore andata e altrettante al ritorno attraverso il deserto nubiano. Per visitare il sito quindi, bisogna considerare una visita a parte, ci si mette d’accordo in anticipo con il tour operator, pagando un servizio di pick-up, trasporto, visita del sito con guida e biglietto di ingresso, per un costo che oscilla tra i 100 e i 150 euro a persona. La giornata è così organizzata:

Vengono a prendervi direttamente sulla barca ormeggiata ad Assuan, lungo le rive del Nilo, oppure in hotel in città, a seconda di dove alloggiate, poi con un transfer di 3 ore attraverso il deserto nubiano, si arriva in prossimità del Lago Nasser, si fa la trafila per entrare nel sito e dopo una piacevole passeggiata a lato delle acque del grande lago artificiale che prende il nome dallo storico presidente egiziano che nel 1960 diede il via alla creazione della Diga di Assuan e quindi alla conseguente creazione del Lago omonimo, ecco cio’ che vi ritrovate di fronte:

abu simbel
Abu Simbel – Tempio maggiore dedicato a Ramses II

La visita del Tempio di Ramses II, e di quello adiacente dedicato alla Regina Nefertari, richiede un’oretta e mezza a prendervela comoda, dopo di che si è già pronti per ripartire, anzi a ripercorrere lo stesso percorso fatto all’andata a ritroso. Rientrerete in nave intorno all’ora di pranzo, in modo da avere ancora mezza giornata per le altre visite nei dintorni di Assuan (visita al Tempio di Philae, dei villaggi nubiani, o giro in feluca sulle acque del Nilo).

Per la cronaca, ad Abu Simbel c’è addirittura un aeroporto, per cui volendo, è possibile arrivare in aereo direttamente da Luxor o dal Cairo, la via più comune però è sicuramente quella terrestre.

IL MIRACOLO DI ABU SIMBEL

Nel 1960 l’allora presidente egiziano Gamal Abd el-Nasser avviò i lavori per la realizzazione della grande Diga di Assuan, che prevedeva lo sviamento di un ansa del Nilo e la creazione di un enorme bacino artificiale, conosciuto oggi come Lago Nasser. Si trattava di un enorme progetto di ingegneria che però rischiava di cancellare numerose opere costruite dagli antichi egizi nella zona, tra cui gli stessi templi di Abu Simbel. Con un azione internazionale congiunta, coordinata dall’UNESCO, si optò per spostare i templi. Al progetto, senza precedenti, parteciparono ben 113 paesi che si attivarono in vari modi: inviando uomini, denaro e tecnologia per salvare il monumento. Per l’occasione vennero formulate varie proposte, e alla fine a prevalere fu quella svedese di tagliare, numerare e smontare blocco per blocco l’intera parte scolpita della collina sulla quale erano stati eretti i templi e successivamente ricostruire i monumenti in una nuova posizione, 65 m più in alto e 210 m più indietro rispetto al bacino che si sarebbe venuto a creare.

I lavori durarono ben quattro anni, dal 1964 al 1968, quando Il 22 settembre una grande cerimonia annunciava al mondo la rinascita dei magnifici complessi monumentali di Ramses II e di sua moglie Nefertari. Il Miracolo si era compiuto!

“Così, semplicemente da un sogno, era stato salvato il gioiello dei tesori della Nubia, il monumento più grandioso mai scolpito nella roccia, esaudendo in questo modo il sogno del faraone Ramses di rendere il suo tempio immortale».

Abu Simbel – immagini di archivio

CURIOSITÀ

Nel ricostruire i templi di Abu Simbel, fu mantenuto l’originale orientamento rispetto agli astri e al sole, in modo da consentire (seppur con lo sfalsamento di un giorno) al sorgere del sole, due volte l’anno – il 22 febbraio e il 22 ottobre – di illuminare la camera centrale del tempio maggiore dove troneggiano le quattro divinità sedute: Ptah, Amon, Ramses II e Ra.

[ispirazioni e pensieri di un viaggio – dal Taccuino di Vitamina Project]

Nessuno può far ciò che vuole con le parole, né con i ricordi, tenuto ad assorbire l’alba dei propri sentimenti per viverli altrove e in modi inattesi. Proseguire, rimanere in ascolto del senso del tempo che scorre oltre i propri pensieri e le credenze dei popoli antenati. Pian piano ecco mostrarsi la scia del sole che guida i passi di indomiti viaggiatori e svela le tracce rimaste velate dal passaggio dei secoli. Poi all’improvviso ogni cosa si fa più fluida e tutto diventa più chiaro, come i segreti della Nubia che in tempi antichi costituiva un regno indipendente, il Regno di Kush, sede di un’antica civiltà che fu una sorta di anello di congiunzione tra le genti del bacino Mediterraneo e quelle dell’Africa nera. L’uomo che corre sul filo della storia interpretando i potenziali segni di congiunzione tra il passato e il presente. Nessuno sopravvive ai ricordi del futuro, ma sarà sempre parte del l’unicità dei momenti vissuti.

Ricostruzione grafica del Tempio di Abu Simbel come appariva nell’antichità

VUOI VIAGGIARE IN EGITTO E SCOPRIRE IL FASCINO
DELLA SUA ANTICA CIVILTA’? 

Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.

SE VUOI SAPERNE DI PIU’ CONTATTACI AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL info@vitaminaproject.com oppure VISITA LA NOSTRA PAGINA DEI SERVIZI, CLICCANDO QUI

Continua a leggere...