Un giudizio su Rio Dulce, Livingston e la costa caraibica del Guatemala

Un Caribe alternativo

Rio Dulce, Livingston e la sua costa, luoghi che evocano grande fascino e curiosità, soprattutto sapendo che si va verso il Mar dei Caraibi, di solito sinonimo di mare cristallino, sabbia bianca, sole e relax.
Ma che cosa dobbiamo aspettarci da questo passaggio? E cosa non dobbiamo aspettarci? Quali sono le principali caratteristiche di questa regione, di cui si parla sin troppo poco? Addentriamoci allora, e lo scopriremo!

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Da alcuni anni a questa parte la regione di Izabal ha sviluppato un’offerta turistica “comunitaria”, che mira alla valorizzazione dell’ambiente e alla promozione della cultura locale.
In questa zona, dove si trova l’unico tratto di costa del Guatemala, convivono Maya, meticci e Garifuna, in un interessante Meltin’pot di etnie, il tutto condito da uno stile di vita prettamente caraibico.
I Caraibi guatemaltechi, però, per quanto possano stimolare la fantasia, non reggono affatto il confronto con quelli contigui di Belize e Honduras. Il Mare purtroppo non è altrettanto cristallino, e ad arrivare qui, pensando di fare un soggiorno relax indimenticabile, tra palme e spiagge bianche, si rischia di rimanere delusi.
Ciò che, invece, contraddistingue la regione di Izabal è un mix di cultura e natura, unico in tutto il paese.
Il tragitto, che dal Lago Izabal conduce a Livingston, passando per Rio Dulce, è un Parco Nazionale di grande suggestione, che offre scorci pregevoli: grandi canyon a picco su un’acqua color smeraldo, canali naturali ed una vegetazione tropicale che ricorda l’esuberanza della regione amazzonica.
E poi c’è Livingston, cuore della cultura Garifuna, e principale centro turistico della costa caraibica.

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Rio Dulce, la porta d’ingresso dei Caraibi

Rio Dulce è un paesino di 5000 abitanti, che si trova all’estremità orientale del Lago Izabal; un tempo era zona di frontiera, in quanto controllava i traffici marittimi che dalla costa caraibica andavano verso l’interno, e viceversa.
La fortezza-castello di San Felipe, che si trova a 3 km ad ovest del grande ponte ne è una testimonianza. Costruita nel 1652 per impedire ai pirati di saccheggiare i villaggi lacustri, e distrutta varie volte, la fortezza è oggi la principale attrazione turistica di Rio Dulce.

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Ma Rio Dulce è principalmente un punto di passaggio obbligato per chi arriva dalle regioni interne e vuole raggiungere Livingston e la costa Caraibica. Dal piccolo molo partono imbarcazioni private (lanchas), al costo di 200 Q per persona (andata\ritorno) e di 125 Q (solo andata). Non sono affatto economiche, ma sono la maniera più diretta per raggiungere Livingston, inoltre il tour è molto piacevole, perchè permette di ammirare scorci di grande bellezza. L’alternativa per chi arriva da Città del Guatemala è andare via terra fino a Puerto Barrios, e da qui prendere un traghetto per Livingston.

mapa izabal

Una deviazione interessante

Sulla strada che da Rio Dulce conduce a Livingston, c’è in verità molto da scoprire. I canali fluviali si intrecciano tra loro formando un fitto labirinto, e regalando spiragli suggestivi.

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Proprio all’imboccatura di uno di questi affluenti, il Rio Lampara, si trova, perso nella selva, un curioso eco-lodge, il cui nome non tradisce le attese: è l’Hotelito Perdido, un hotel in perfetta modalità eco-sostenibile, che concilia un gusto raffinato con il rispetto per l’ambiente.

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Le capanne completamente in legno si mimetizzano perfettamente con la lussureggiante vegetazione circostante. I prezzi variano dai 7 USD dei dormitori ai 50 USD delle capanne private. Trovandosi praticamente nella selva, e quindi isolato da tutto, l’hotel mette a disposizione dei clienti un servizio di navetta da/per Livingston (il prezzo oscilla tra i 7 e i 20 USD a seconda della distanza), il ristorante per colazione pranzo e cena, e canoe per navigare le placide acque del Rio Lampara.

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Livingston, cuore della cultura Garifuna

Prima che il versante caraibico del Guatemala diventasse un’attrazione turistica, Livingston e la sua costa erano qualcosa di veramente selvaggio. Solo qualche capanna di pescatori e poche abitazioni si concentravano attorno a quello che oggi è considerato il nucleo storico della città. Non vi erano servizi, nè modo per giungere qui in maniera semplice. E proprio in questo angolo di foresta tropicale si erano rifugiati i Garifuna.
La presenza della popolazione garifuna nelle regioni caraibiche di Guatemala, Belize, Honduras e Nicaragua, risale al XVII sec., quando i loro antenati furono prelevati dall’Africa per lavorare nelle piantagioni locali come schiavi.
Nel corso del tempo gli schiavi africani si mescolarono con i nativi mantenendo però tradizioni e costumi propri, che tuttora prevalgono nel cibo, nella musica (ritmo tribale e percussioni) e nello stile di vita totalmente rilassato.
Fatte queste premesse, un passaggio a Livingston risulterà interessante soprattutto dal punto di vista culturale, giacchè il mare e le spiagge non sono niente di eccelso, anzi c’è il rischio di incontrare tratti di costa davvero trascurati e pieni di spazzatura. Tuttavia, un’esplorazione della zona circostante è consigliata anche per apprezzare la vegetazione lussureggiante che circonda Livingstone.

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Cosa fare a Livingstone?

  1. Le Cascate de Los 7 Altares (ingresso 20 Q a persona), che si trovano lungo le sponde della Bahia de Amatique, a circa 5 km a nord-ovest di Livinston. Ci si può arrivare sia via mare (il costo del motoscafo a/r  è di circa 100 Q a persona), sia via spiaggia, ma purtroppo parte di questo tratto di costa è pieno di rifiuti, ed il mare molto contaminato.
  2. Playa Blanca, (ingresso 20 Q) considerata una delle spiagge più belle del caribe guatemalteco, deluderà le vostre aspettative. Si tratta di una spiaggia privata in sabbia bianca, molto trascurata e curata solo nella parte centrale, distante circa 12 km da Livingston e raggiungibile via mare (il motoscafo vi costerà 150 Q).
    Playa-Blanca

  3. Punta Manabique. E’ questo un tratto di mare interessante, oltre ad essere una riserva naturale che comprende un’ampia zona paludosa scarsamente abitata e molto varia dal punto di vista naturalistico. L’accesso a questa zona è piuttosto costoso, ma in cambio offre la possibilità di camminare su spiagge caraibiche incontaminate, e di inoltarsi tra le fitte mangrovie, alla ricerca di coccodrilli e persino di lamantini, mammiferi acquatici appartenenti alla famiglia dei sirenidi ed oggi purtroppo in via di estinsione. Se avete intensione di visitare la riserva, è consigliabile contattare il Progetto di Turismo Comunitario che ha sede a Estero Lagarto, sul lato meridionale del promontorio.
  4. Snorkeling Tour a Los Cayos del Belize ( full day, 50 USD a persona inclusi pranzo e trasporti).

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Questa foto vuole essere un omaggio al nostro caro amico Marco,
che, impavido, attraversò l’Oceano per viaggiare con noi.

In ricordo degli splendidi giorni trascorsi insieme in Guatemala
Con Stima e Affetto

Rocco Sur & Giulia Magg

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