Rimini è famosa in tutto il mondo per le sue spiagge, le discoteche e il divertimento. Una bella cartolina, ma che rimane pur sempre una cartolina. Vi assicuro che chi ha vissuto – o vive – a Rimini ci ha raccontato una storia diversa. Una città romantica, a misura d’uomo, dove i riminesi trovano sempre nuovi modi per divertirsi e per dare sfogo alla loro proverbiale simpatia e – perché no – follia!
Così abbiamo fatto il tour della città con un riminese doc, cercando di vivere la città come lo fanno loro: i local.
Queste le cose che abbiamo imparato!
Lezione numero uno: i riminesi si muovono in bicicletta
Chi vuole vivere come un riminese per prima cosa deve procurarsi una bicicletta. A Rimini tutti si muovono in bicicletta, dal bambino che va a scuola sino alla nonnina che la carica di buste per la spesa. Dal centro storico al mare, così come nelle zone più periferiche ci sono numerose piste ciclabili che rendono la guida sicura e agevole; ci sono poi dei parchi pubblici che permettono di “tagliare” la città, abbassando drasticamente i tempi di percorrenza per spostarsi da un luogo all’altro. Ovviamente c’è chi guida sulle strade sprezzante del pericolo… perché come ci ha detto un signore – incontrato contromano sul Ponte di Tiberio – “la bicicletta è anarchica”. Noi per raccogliere informazioni sulle piste ciclabili e su altri giri da fare in bici ci siamo serviti di questo sito.
Lezione numero due: i riminesi fanno la spesa al mercato coperto
Il mercato coperto qui è una vera e propria istituzione. I produttori vendono direttamente sui banchi di frutta e verdura i loro prodotti a Km0, idem per il pesce che arriva fresco tutte le mattine. Con i suoi 60 banchi quella del mercato coperto è la pescheria più grande di tutta l’Emilia Romagna, 10 banchi solo di produttori che vendono esclusivamente il pesce pescato da loro.
Ma è intorno a questi odori e colori che si vive la vita del mercato.
I riminesi ci vanno a fare la spesa, i più anziani ci vengono anche a incontrare gli amici. A pochi passi dai banchi della frutta e verdura, di fianco al panettiere, al macellaio e al droghiere ci sono, infatti, dei barettini con sedie e tavolini dove fermarsi a bere un caffè e fare quattro chiacchiere. L’atmosfera che si respira è genuina e autentica.
Lezione numero 3: per i riminesi l’aperitivo è sacro
La sera, usciti dal lavoro, i riminesi si buttano tutti sull’aperitivo.
In estate si affollano i locali a ridosso della spiaggia, mentre in inverno è il centro storico a fare da scenario. Molto frequentata la zona di Borgo San Giuliano, subito dopo il Ponte di Tiberio, un antico ponte romano (Sì, perché abbiamo scoperto che Rimini ha numerosi monumenti romani, qui alcune informazioni). Anche la zona della Vecchia Pescheria (ingresso da Piazza Cavour), dalle 19:00 in poi, si riempie di gente.
In questo quadrilatero di piccole vie di pietra, infatti, hanno trovato casa locali di diverso tipo, ognuno con la sua particolare offerta.
“Nell’ultimo anno intorno alla Vecchia Pescheria, soprattutto nella zona di via Cairoli, sono nati locali più caratteristici: c’è chi serve solo birra artigianale e chi si è specializzato nei cicchetti (drink one shot da bere tutto d’un colpo al bancone).”
Lezione numero 4: varie ed eventuali
- a metà mattina i riminesi fanno merenda con spianata e mortadella.
- se due riminesi si incontrano per strada si danno del “pataca”, che tradotto vuol dire “scemotto” ma a loro piace salutarsi così!
- se esce un raggio di sole i riminesi vanno a fare una passeggiata al porto.
- se devono scegliere… si mangiano una piada.
Abbiamo imparato che sono molto, molto simpatici!