I Maya, architetti (semi)-divini
L’eco dei Maya e del loro impero risuona nelle orecchie di ogni viaggiatore, nessuno può esimersi dall’ossessivo richiamo di un popolo che fece cose fuori dal comune, diremo quasi “extra-terrestri”. Un’incredibile civiltà che eccelse in astronomia, medicina, gastronomia, architettura, e che ci ha lasciato in eredità un patrimonio incredibile.
Noi, nella nostra approfondita esplorazione dell’America Centrale, abbiamo incontrato sul nostro cammino siti archeologici straordinari, ed abbiamo provato a fare una lista di quelli che ci hanno colpito di più, sperando che possano esservi da spunto per i vostri futuri viaggi.
Palenque (Messico)
Palenque è sicuramente uno dei siti meglio conservati dell’intero continente. Situato a 130 km da Ciudad del Carmen, e non lontanto dal confine con il Guatemala, il sito è stato nominato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1987 e da quel momento è diventato un must per chiunque visiti il Messico.
Palenque fu assieme a Tikal e Calakmul, una delle città più potenti del periodo Classico, sede di una delle dinastie più importanti, quella appartenente a Pakal.
Uno degli edifici più significativi del sito è il Tempio delle Iscrizioni, risalente al 675 d.C. circa, e conosciuto per essere il monumento funebre di re Pakal. Si tratta di una piramide alta 27 metri, al cui interno fu rinvenuto nel 1952 un passaggio segreto che, attraverso una lunga scalinata, conduceva alla celeberrima Tomba di Pakal, l’enorme sarcofago, decorato con pregevoli geroglifici, che conteneva il corpo del sovrano.
Grazie all’abbondanza dei resti archeologici, pittorici, epigrafici, Palenque è diventato presto un luogo essenziale affinchè gli archeologi decifrassero i segni della scrittura maya e della sua cosmogonia.
Uxmal (Messico)
Raggiungibile da Merida (78 km) con trasporto pubblico, Uxmal è senza dubbio uno dei siti maya più belli in assoluto!
Nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, il sito ospita edifici a dir poco grandiosi, spicca tra tutti la monumentale Piramide dell’Indovino, un tempio a base ellittica alto circa 30 metri, la cui prima fase realizzativa risale al 569 d.C.
Una ripida scalinata conduce all’ingresso del tempio che, a giudicare dalla simbologia, sembra celebrare il dio della pioggia, Chaac. Proprio di fronte alla Piramide dell’Indovino, si trova il Quadrilatero delle Monache, le cui pareti interne presentano ricche e pregevoli decorazioni in stile Puuc. Uxmal è un sito molto grande, e le sorprese non finiscono qui; camminando tra i vari edifici c’è ancora il tempo di incontrare un edificio alto ben 32 metri, è la Gran Piramide, sulla cui sommità spicca il tempio dedicato al Dio Chaac. E poi, come non citare la Casa delle Tartarughe, la Colombaia ed il Campo della Pelota…
Tulum (Messico)
Situata sulle coste del Quintana Roo, su un promontorio che guarda il Mar dei Caraibi, Tulum è un sito davvero scenografico, ed assieme a Chichen Itza il più visitato del Messico. Si raggiunge facilmente dall’omonima cittadina, noto centro turistico e balneare, ma nonostante la ressa che ogni giorno affolla il sito e le spiagge, Tulum è una tappa obbligata. Imperdibile è lo scenario, così come imperdibile è il Castillo visto dal mare!
Chichen Itza (Messico)
Il più famoso sito del mondo Maya è anche uno dei più belli e più importanti del periodo classico. Le rovine, che si estendono in un’area di 3 km quadrati, si presentano in perfetto stato di conservazione, anche grazie ai restauri degli ultimi decenni, e rimangono impresse nella memoria del visitatore. Tra i suoi edifici, celeberrimi sono il Castillo, la Piramide dei Guerrieri, il Caracol ed il Campo della Pelota, che con i suoi 166 m x 68 m è il più grande di tutta la mesoamerica.
Chichen Itza è facilmente raggiungibile da Valladolid (35 km).
Calakmul (Messico)
Prendete la più grande foresta tropicale di tutto il Messico, aggiungeteci una biodiversità unica e piramidi mozzafiato, ed ecco a voi Calakmul, un sito a dir poco favoloso. Situato nel cuore della Riserva della Biosfera al confine tra lo stato di Campeche e del Quintana Roo (raggiungibile da Campeche o Bacalar), il sito di Calakmul è qualcosa che cercare di raccontare a parole è riduttivo.
Le piramidi si innalzano sopra il livello della foresta, e raggiungere la loro cima, scalando gli infiniti gradoni, significa provare un senso di incredibile libertà, un privilegio dedicato a pochi, giacchè Calakmul è praticamente esclusa dalle principali rotte turistiche. Si tratta di un sito molto grande, nominato nel 2002 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, di cui è stata indagata solo una minima parte, nella cui area vi vivono scimmie urlatrici, ara macao e perfino giaguari. Chi arriva qui scopre un tesoro incredibile.
Edznà (Messico)
La Piramide dei 5 livelli, alta ben 31 metri, è qualcosa di incredibile, ed in generale il sito di Edznà è davvero pregevole. Uno dei meglio conservati del Messico, ed anche uno dei meno visitati. I suoi edifici in pietra bianca calcarea si fondono alla perfezione con il verde circostante. Il sito è raggiungibile da Campeche, da cui dista solo 40 km, se passate di qui, con un pò di fortuna, potrete godere del sito in totale esclusività e in armonia con la natura.
Teotihuacan
Anche se non fu opera dei Maya, bensì di un’altra civiltà precolombiana chiamata Teotihuacan, abbiamo deciso di inserirlo lo stesso in questa particolare lista, se non altro per l’influenza che esso ebbe nella realizzazione delle altre cittadelle maya. E già perchè il sito di Teotihuacan è grandioso, e vanta una storia millenaria, che parte probabilmente dal 100 a.C.
Al suo apice fu tra i più grandi centri urbani delle Americhe, con una popolazione di circa 125.000 abitanti.
Provate a salire sulla Piramide del Sole, percorrere la cosiddetta Calzada de los muertos, a salire sulla Piramide de la luna, e poi ne riparliamo! Il sito si trova a circa 50 km da Città del Messico, ed è raggiungibile comodamente tramite bus pubblico.
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Tikal (Guatemala)
Immaginate di guardare l’orizzonte e di avere sotto di voi la grande selva tropicale del Guatemala, da cui spuntano a considerevole distanza spettacolari piramidi, la più alta delle quali supera addirittura i 60 metri. Immaginate? Ora aprite gli occhi e provate a ritornare alla realtà, beh per questa volta siete fortunati, perchè in questo caso la realtà si chiama Tikal, la più estesa delle antiche città maya, un sito che emerge poderoso dalla fitta foresta del Peten, la regione più settentrionale del Guatemala.
Tikal è raggiungibile con mini-van dalla cittadina lacustre di Flores (35 km). Una delle esperienze più belle da fare è arrivare all’alba o al tramonto, quando il sito è in stato di grazia. La visita durerà alcune ore, visto che il sito è molto grande, e vari sono gli edifici di pregio, tra i quali ricordiamo il Tempio I (48 m) e il Tempio II (40 m), che si sfidano l’uno di fronte all’altro nella piazza principale, ed il Tempio IV, considerato dopo La Danta del Mirador, la piramide più alta di tutta l’America Centrale, ben 64 metri!
Copan (Honduras)
Situato proprio al confine tra Honduras e Messico, a pochi km dalla cittadina honduregna di Copan Ruinas, il sito di Copan è davvero bello, anche se un pò trascurato, nonostante la nomina da parte dell’Unesco. Ciò che colpisce qui, più che le piramidi, sono le stele, i cui raffinati intagli le rendono davvero uniche. Il sito si trova in un ambiente naturale ameno, tra prati verdi e boschi rigogliosi.
Lungo il cammino che dalla biglietteria conduce all’ingresso del sito, non sarà difficile scorgere alcuni esemplari di ara macao, i meravigliosi pappagalli reali, che con il loro piumaggio rosso rubino, blu cobalto e giallo, sono i veri custodi delle rovine.
Aguateca (Guatemala)
Per arrivare al sito di Aguateca bisogna navigare il Rio La Pasion per almeno un’ora e mezza; lungo il tragitto, uno scenario tropicale allieterà i vostri occhi, ed una volta scesi a terra, inizierà l’avventura che si protrarrà attraverso la foresta fitta.
Qui i mosquitos non danno tregua, e prima di arrivare al sito, vi capiterà di attraversare un profondo canyon che un tempo faceva da confine naturale della cittadella. L’ambiente è davvero unico, e chi vi giunge è perchè lo vuole veramente. Uno dei siti più affascinanti mai incontrati in terra d’America.
Per raggiungere il sito di Aguateca, è necessario giungere a Sayaxchè, e poi da qui noleggiare una lancia (un motoscafo di piccole dimensioni) con annesso pilota. L’avventura è assicurata!
Bene amici, siamo giunti al termine della nostra rassegna, lasciamo fuori da questa particolare lista il Mirador, ma solo perchè la lista si basa sulle nostre esperienze, e purtroppo noi quella meraviglia non l’abbiamo vista… Se voi ci siete stati, portateci notizie, saremo ben lieti di accoglierle.
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