È questa una notte da sogno per veri sognatori, una di quelle in cui ti chiedi se stai dormendo o sei desto. Così mi tornano in mente in un attimo, come un lampo scagliato da un vecchio dagherrotipo, le parole sontuose di Dostoevskij:
“Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.”
[ F. Dostoevskij, NOTTI BIANCHE]
Già, un meraviglioso inganno che non dorme mai e che ti riempie di immenso e grato stupore. Sono le notti bianche di San Pietroburgo, a giugno all’apice del loro fulgore, un dono per me pieno di gioia e poesia!
È il momento, perciò, di aprire il cuore e di ringraziare per questo ennesimo viaggio, che io non ho mai chiesto, e che mi è giunto dal cielo come una candida notte pietroburghese!
UNO SPLENDORE DI CITTÀ
San Pietroburgo è bella sempre, ma a giugno lo è ancora di più, quando il cielo quasi non scurisce mai e la luce del crepuscolo esalta le eleganti facciate di color pastello in stile neoclassico che si affacciano sulla Neva, il fiume-mare che bagna San Pietroburgo per poi mischiarsi con le acque del Baltico.
Sono dovuto tornarci per l’ennesima volta, prima di capire davvero il valore di San Pietroburgo, una città che a vederla bene giudicherei irreale. Un senso di indefinibile bellezza che traspare inaspettatamente dalle screpolature dei suoi palazzi e vive latente anche nella periferia più trascurata, per poi manifestarsi, all’improvviso sotto un cielo mutevole e colmo di grazia!
Le Notti Bianche a San Pietroburgo si manifestano da fine maggio fino ai primi giorni di luglio, raggiungendo il culmine il 21 giugno, quando il giorno dura ben 18 ore. È questa la sola metropoli al mondo ad offrire un tal spettacolo ogni estate, regolarmente!
INNO A SAN PIETROBURGO
Il mio arrivo a San Pietroburgo è anche un inno a questa città un po’ elegante, un po’ fatiscente, un po’ unica e un po’ imprevedibile:
Poesia, incatenata virtù del viaggio, ispirazione di chi vive con occhi e cuore aperto. Poi giungi a San Pietroburgo e quella sensibilità latente, tendente al bello, sgorga fuori, all’improvviso, come un’epifania, o meglio come un’ispirazione, una voglia di avvicinarsi e toccare con un dito l’impercettibile essenza del bello. In questa città tutto è sottile, persino la periferia, oppure una screpolatura di un palazzo, un edificio trasandato, tutto parla di un’eleganza che attraversa i secoli, come l’infinito piano sequenza di Sokurov che attraversa tutta la Storia Russa all’interno delle sale dell’Hermitage, in quel film che non dimenticherò mai, dal titolo inconfondibile di “Arca Russa”. Un valzer elegante che danza sulle note di una musica meravigliosa, la stessa musica che per tradizione ispira da sempre i corpi di ballo del leggendario Teatro Marinskij. Musica, teatro e letteratura, a San Pietroburgo si respira quest’aria qui, un mondo a se, proiettato dalle opere di Dostoevskij, o di Gogol, o di Nabokov. Nomi imponenti che quasi coprono il sole per la loro maestosità, scrittori, o forse creatori di universi passati che ci raccontano di gente povera, ricca, amante e sofferente, uno specchio sincero di una società tanto complessa, quanto unica chiamata Russia!
E mentre la notte si avvicina, l’ultimo bagliore pervade un cielo minaccioso e infiamma la cupola di Sant’Isacco, grandioso suggello di una città incredibile.
ALL’IMBRUNIRE
Una sera come tante a San Pietroburgo, mentre la luce decade e l’oscurità si appropinqua alla vita. È giugno, ma il freddo è ancora pungente, eppure per strada si percepisce un’atmosfera vitale, fumante, come le pannocchie calde che quel signore in giallo vende ai passanti. Sullo sfondo, la sagoma di San Salvatore sul sangue versato, dove l’acqua di un canale sembra sparire nel nulla. L’ennesima cornice di vita quotidiana di questa città magica che racconta di storie ad ogni suo angolo. Bellissima San Pietroburgo!
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