“La Quiaca, Argentina, ore 7.15 del mattino. Scendiamo dal pullman che nella notte ci ha portato da Salta alla Quiaca, ultima città dell’Argentina e per noi porta d’accesso per la Bolivia. Il freddo è pungente e si fa fatica anche a respirare per via dell’altitudine. Come dicono da queste parti, “la apuna hace mal”. L’apunamiento per i boliviani è il mal d’altitudine, che ti rende tutto più difficile, persino il respiro, ti fa aumentare il battito del cuore e, di solito ti fa venire anche il mal di pancia. Per ora siamo fermi davanti alla frontiera, tra poco entreremo in Bolivia. La coda di viaggiatori, però, è piuttosto lunga e scorre lentamente. Per fortuna dei cari ragazzi argentini, anche loro in attesa, ci offrono un mate caldo. Il calore si diffonde nel nostro corpo, ci ridà nuova linfa. Che sollievo! Oggi ul nostro viaggio è ufficialmente ricominciato, dopo svariati giorni in cui siamo rimasti a Salta, ospiti di amici fraterni. Siamo di nuovo in cammino, verso mete di cui sinora abbiamo solo sentito parlare. La Bolivia è lì che ci aspetta, più bella e spontanea che mai.”
COME RAGGIUNGERE LA FRONTIERA ARGENTINA-BOLIVIA
Da Salta è possibile arrivare fino a La Quiaca, ultimo paese argentino e passaggio obbligato per entrare in Bolivia, dove si trova Villazon, pueblo fronterizo e desolato passo di frontiera che ci aprirà la strada per il Salar de Uyuni e per le sorprendenti altezze boliviane. Da un punto di vista burocratico, il confine boliviano non presenta partricolari complessità, anzi, si entra (e si esce) piuttosto facilmente; piuttosto ci sono altri fattori da tener presente, primo tra tutti quello climatico.
Una volta arrivati a La Quiaca (ancora Argentina) ed usciti dal Terminal dei bus, basta seguite il flusso di gente che a piedi si dirige verso la frontiera. Il tragitto da fare è breve, ma la coda che si incontra per passare la dogana, in genere, è piuttosto lunga. Si può arrivare ad aspettare in fila fino a due ore, dipende dal flusso di visitatori in entrata nel Paese. Nell’attesa il freddo si farà sentire, quindi vi raccomandiamo di mettere nello zaino qualcosa di caldo. Il clima boliviano può essere fatale, a causa delle forti escursioni termiche tra la notte e il giorno. Il primo impatto, quindi non è dei più incoraggianti, ma vedrete, la Bolivia non deluderà. Inoltre non avrete alcun problema di sicurezza, a parte nelle grandi città, lì si, c’è sempre da girare con gli occhi aperti.
Villazon, pur essendo un paese di frontiera, è estremamente tranquillo. Desolato e serenamente rassegnato alla sua semplicità. Strade di sabbia, piccoli nuclei di case ammassati a caso, e negozi che vendono merci dalla discutibile qualità.
Oltre al freddo, avvertirete i primi sintomi dell’apunamiento, ovvero del “mar di altitudine”, che a 3600 mt di altezza si fa sentire tramite affaticamento, affanno, aumento del battito cardiaco. È questo lo spettacolo, in verità piuttosto singolare, che vi ritroverete davanti agli occhi, e dopo un primo impatto, diremo, intenso, finerà anche per piacervi.
Per combattere l’altitudine potete prendere le foglie di coca, rimedio assolutamente naturale e abituale per tutti gli abitanti del posto. Se non riuscite a sopportare il sapore amaro delle foglie, potete in alternativa prendere un mate di coca, ovvero una tisana con foglie di coca, che trovate nella hall di qualsiasi ostello, bar o locale pubblico. In ogni caso, il vostro corpo ha bisogno di qualche giorno per abituarsi alle condizioni ambientali, aiutatelo bevendo molto ed evitando cibi pesanti e fritti.
I PASSI SUCCESSIVI ALL’INGRESSO IN BOLIVIA
Dopo essere entrati in Bolivia, avrete sicuramente bisogno di procurarvi la valuta locale, il Bolivianos (BS), il cui cambio dall’euro o dal dollaro è molto favorevole. Se avete contanti potete andare nei molti uffici-cambio, dislocati lungo la via principale, oppure recarvi in banca, che qui si chiama Banco Central de Bolivia; la procedura sarà più lunga, ma più affidabile.
Un’altra cosa da fare appena possibile è andare alla stazione dei treni, per assicurarvi il biglietto per le principali destinazioni del paese (La Paz, Uyuni, Potosì, Sucre, Tupiza); Villazon è solo un paese di frontiera e non offre gran che; sarà bene muoversi, quindi, il prima possibile per raggiungere destinazioni più importanti.
La stazione dei treni di Villazon si trova alla fine di Avenida Antofagasta, a 1,5 km dal confine, percorso che potrete fare a piedi o in taxi, che vi costerà al massimo il corrispettivo di 2-3 euro. Considerati l’affanno da mal di altitudine e il prezzo esiguo, forse sarà più intelligente per il taxi.
In Bolivia i principali mezzi di trasporto sono il treno e l’autobus, quest’ultimo più economico, ma decisamente meno affidabile del primo. Le strade, infatti, non sono quasi mai asfaltate e gli acquazzoni frequenti, minore è quindi la probabilità di giungere in tempo a destinazione. In compenso viaggiare sugli autobus boliviani sarà un’esperienza particolare: potreste ritrovarvi seduti accanto ad un’allegra e numerosa famigliola piuttosto chiassosa, oppure vicino ad un campesino che viaggia con le sue merci o con le sue galline probabilmente verso la capitale, con la televisione che proietta al massimo volume un film di sparatorie e di aggressioni. Insomma dal punto di vista antropologico sarà un’epserienza stimolante, un po’ di meno lo sarà dal punto di vista della comodità!
VERSO IL SALAR DE UYUNI
Noi, come molti altri ragazzi, siamo diretti a Uyuni, per fare un’escursione nel deserto di sale più grande del mondo. Scegliamo il treno perchè pensiamo sia più sicuro, in effetti lo è, ma non è detto che sia più confortevole!
Nel caso in cui stiate seguendo la nostra stessa direzione, sarà utile prendere il biglietto direttamente alla stazione dei treni di Villazon, sia per Uyuni, che per Oruro, situata in posizione strategica sulla direttrice per la capitale La Paz.
Il treno Villazon-Uyuni, che tra l’altro è lo stesso che va ad Oruro, copre la tratta in 9 ore circa. Il consiglio è di optare per la classe ejecutiva (che corrisponde in teoria, molto in teoria, alla nostra Prima Classe), giacché la differenza di prezzo rispetto alle classi inferiori è minima, ed inoltre, compreso nel prezzo avrete anche un pasto.
Ci sarà da sopportare un po’ il caldo, dal momento che l’unico tentativo di refrigerare l’ambiente è affidato ad un modesto ventilatore, ma per il resto ve la passerete super bien!
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