I benefici del viaggiatore solitario: mente più libera e autostima.

Sempre più di frequente l’essere umano decide di viaggiare da solo. Se questa tendenza era vista fino a poco tempo fa come una mission destinata ad asceti e a chi ha fatto del vivere alternativo uno status, la scelta di avventurarsi senza compagni si sta diffondendo in maniera rapida per tutte le fasce d’età. Che sia zaino in spalla nei tanti “cammini” sparsi per il mondo o che si scelga una comoda meta all’ombra di una palma nei mari caraibici, dedicarsi a se stessi sta diventando un trend in aumento tra i viaggiatori. Secondo una ricerca apparsa da sul Journal of Travel Research condotta su un campione di 24 travelers appena rientrati dalla loro esperienza lontano da casa, affrontare una situazione simile restituisce un enorme beneficio, fisico e mentale.

Viaggio Solo

Il primo e più immediato vantaggio è quello di un’impennata all’autostima, che cresce rapidamente con il passare delle ore e delle situazioni in solitaria. Mettersi quotidianamentee alla prova di fronte alle varie scene che un’esperienza in solitaria ti propone, aumenta la capacità e la consapevolezza di gestire se stessi. Non ultimo, affrontare un periodo di vacanza in solitaria e lontano da famiglia, amici o conoscenti avrebbe effetti positivi per il benessere psicofisico. Il viaggiatore ricarica le batterie e torna alla quotidianità con la mente più libera. Andare in esplorazione in solitaria porta il viaggiatore a godersi maggiormente i posti che va a visitare, entrando in simboiosi con le popolazioni che incontra, vivendo a contatto con gli autoctoni e socializzando in maniera più efficace. Il campione degli intervistati ha effettuato una vacanza mediamente di nove giorni, senza familiari, amici, compagni al seguito e al ritorno ha riscontratato in se stessi un approccio più positivo alla vita e ai problemi di tutti i giorni.

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