GUIDA A SANTIAGO DE CILE: TUTTE LE SINGOLARITA’ DI UNA METROPOLI SUI GENERIS

Santiago è una città che non ha nulla da invidiare alle grandi capitali europee o nordamericane, non le manca niente, anzi, ne batte sicuramente tante in termini di efficienza e organizzazione, oltre ad essere molto vivibile nonostante le dimensioni. La dittatura di Pinochet, oltre ad aver causato degli squarci insanabili nella coscienza della popolazione, ha apportato qui rigore e ordine. È infatti tutto molto moderno e la città è strutturata in maniera coerente.

Fondata nel 1541 da Pedro de Valdivia con il nome di Santiago del Nuevo Extremo, in onore di San Giacomo, si trova a 570 m s.l.m in una fertile pianura esattamente nel centro del Paese. Il suo territorio è compreso tra la Cordigliera delle Ande e la Cordigliera della Costa, non troppo lontano dall’Oceano Pacifico, con cui ha sempre avuto un contatto diretto grazie ai porti di Valparaiso e San Antonio.

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I QUARTIERI PIÙ CARATTERISTICI

BARRIO LASTARRIA

Il Barrio Lastarria si inserisce nel perimetro delimitato da Alameda Av. Bernardo O’Higgins, Victoria Subercaseux e Merced. È un quartiere verde, ordinato dove è possibile vivere la cultura fino in fondo, un polo gastronomico obbligato per chi ama la buona cucina, una elegante vetrina per il design e per la moda. Oltre a cinema, ristoranti, bar e negozi di artigianato, in questo quartiere si incontrano Il Museo de Arte Contemporaneo (MAC); il Museo di Arti Visuali (MAVI) e il Museo Nacional de Bellas Artes, oltre ad alcuni teatri e Centri Culturali.

  • Centro Cultural Gabriela Mistral (GAM)  si trova in Av. Libertador Bernardo O’Higgins 227  Metro: Universidad Catolica. L’edificio fu ideato per ospitare la Terza Conferenza Mondiale sul Commercio e lo Sviluppo delle Nazioni Unite, che si celebrò a Santiago nel 1972. Fu il Governo di Salvator Allende a commissionarne la costruzione, dopo la Conferenza internazionale, fu ereditato dal Ministero dell’educazione, assumendo la denominazione di Centro Cultural Metropolitano Gabriela Mistral, in onore della poetessa Premio Nobel. Dopo essere stato sede del governo durante la dittatura di Augusto Pinochet, l’edificio subì gravi danni in seguito ad un enorme incendio, scoppiato precisamente alle 16:45 del 5 marzo del 2006. Per la ricostruzione e il restauro della struttura, l’allora Presidente Michelle Bachelet ordinò un appalto pubblico.

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  • Museo Nacional de Bellas Artes è un polo di riferimento per il Cile e per tutta l’America latina per ciò che concerne la conservazione e la divulgazione delle arti visive. Il Museo si trova all’interno di una elegante struttura coloniale, nominata monumento storico alla fine degli anni ‘80,  nella verde cornice del Parque Forestal. Inizialmente fondato come pinacoteca, il museo dispone oggi di oltre 1500 opere scultoree e pittoriche appartenenti a collezioni di arte cilena e straniera, come alcuni capolavori dell’arte fiamminga, spagnola e italiana.IMG_3031
  • Museo de Arte Contemporaneo (MAC) si trova nel Parque Forestal, di fronte a Calle Mosqueto.Metro: Bellas Artes (linea 5)
    dipendente dalla Facoltà di Arte dell’Università del Cile e dispone di due sedi: una si trova nell’area verde del Parque Forestal, all’interno di un edificio di stile neoclassico. La seconda sede si trova nel Palacio Versailles (Av. Matucana 464, fermata Metro Quinta Normal) un edificio di stile francese del XIX secolo, anch’esso monumento Storico. 

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BARRIO CENTRO

  • Plaza de Armas è il cuore di un popolo, il cuore di un intero Paese. La vasta piazza è il punto di riferimento non solo urbanistico, ma anche politico e sociale di Santiago. Circondata da edifici in stile coloniale, tra i vari palazzi spiccano l’elegante edificio delle Poste Centrali e la Cattedrale settecentesca dalla facciata in stile neoclassico. Dalla Piazza parte Corso Alameda, una delle principali arterie cittadine.
  • Il Palacio de la Moneda, o più semplicemente La Moneda, è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica del Cile. Si trova nel cosiddetto Barrio Cìvico ed occupa un intero isolato compreso tra le vie Moneda a nord, Morandè a est, Teatinos a ovest e viale Libertador Bernardo O’Higgins a sud. L’ingresso settentrionale, scenografico e prospettico, si apre generosamente su Plaza de la Costitucion, la facciata meridionale invece occupa un lato della vasta zona pedonale di Plaza de la Ciudadanìa.
    Il nome La Moneda deriva dalla sua originaria funzione di zecca, ed almeno fino al 1929 vi si continuò a coniare monete. Divenne la sede del governo a partire dal giugno 1845, durante la presidenza di Manuel Bulnes Prieto. Durante il Golpe del 1973, l’edificio subì pesanti bombardamenti che provocarono seri danni alle strutture interne e l’allora Presidente Salvador Allende vi rimase ucciso in circostanze mai del tutto chiarite. Di fronte alla facciata meridionale, è stato inaugurato nel 2006 il Centro Cultural Palacio de la Moneda. Si rimane davvero interdetti di fronte a questo vasto spazio, che offre una programmazione molto ampia che va dalle esposizioni alle mostre, dalle proiezioni della Cineteca Nazionale alle attività complementari. È da edifici istituzionali come questo che si capisce l’attenzione che un Paese riserva alla cultura e all’arte. 

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BARRIO BELLAVISTA

Il Barrio Bellavista è un quartiere dinamico, vivace, colorato. offre vari spunti a giovani e meno giovani che si riversano numerosi nei vari cafè, ristoranti, pub, teatri, cinema e gallerie, animando l’ambiente fino alle prime ore del mattino. Ci sono molte altre cose da fare qui, come fare shopping e passeggiare tra murales ed edifici interessanti, respirando un’atmosfera allegra e spensierata.
Il Barrio Bellavista si trova in uno dei punti più emblematici di Santiago, tra il fiume Mapocho e il Cerro San Cristobal, nelle vicinanze del micro-centro e proprio questa posizione privilegiata ha contribuito a farne il ritrovo di artisti e intellettuali.

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  • Tra queste stradine colorate si trova La Chascona, la casa dove il poeta Pablo Neruda, Premio Nobel per la letteratura nel 1953, visse con la sua terza moglie Matilda Urrutia. La Casa è oggi un museo che può essere visitato dal Martedì alla Domenica. Il cuore del Barrio è Avenida Pio IX, strada che divide i quartieri di Recoleta e Providencia, al termine della quale incontrerete l’entrata del Parco Metropolitano, il grande polmone della città. La zona, turistica e centrale, è servita oltretutto dalla metropolitana, per questo non farete fatica a raggiungerla.
  • Cerro San Cristobal e il Parque Metropolitano.
    Punto privilegiato e mirador d’eccezione il Cerro San Cristobal offre una vista spettacolare su tutta Santiago. Posto a circa 900m s.l.m, 300 m più in alto del resto della città, il Cerro San Cristobal non è solo un balcone da cui godere un panorama suggestivo ed esclusivo, ma è anche un Osservatorio scientifico e soprattutto un enorme parco lussureggiante e fiorito: il Parque Metropolitano, dove i santiaguinos, gli abitanti di Santiago, amano trascorrere le loro giornate festive, soprattutto d’estate, quando una leggera brezza aiuta a sopportare più piacevolmente il gran caldo cittadino. Custode della collina e protettrice dell’intera città è la statua della Vergine Maria, che dall’alto dei suoi 22 metri domina l’intera area sottostante ed estende il suo sguardo protettivo sino alla grande Cordigliera.  

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ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

  • Il Mercado Central si trova  San Pablo 973 all’interno di un elegante struttura in ferro di epoca coloniale, il suo colorato e caotico mercato principale accoglie ogni giorno chef, turisti curiosi, vecchiette a caccia di ingredienti per i loro piatti succulenti e viandanti in cerca di ristoro. La vita si rinnova qui ogni giorno, sin dalle prime ore del mattino, tra le grida dei venditori e il chiacchiericcio dei passanti. Pesce freschissimo, carne selezionata, verdura e frutta di ogni tipo.IMG_2919
  • La Piojera, che si trova lungo Calle Aillavilù, di fronte al Mercado Central, è  bar ristorante dove è possibile mangiare e bere tipico ed assistere all’esibizione di artisti solo locali. È il simbolo verace della “cultura guachaca” (la cultura cilena urbana e popolare) e dello spirito repubblicano. Insomma un chiaro emblema della Cilenidad. La Piojera è davvero un posto originale, i turisti non lo conoscono tanto, ma per i cileni è un must. Il nome fu coniato nel 1922 dall’allora Presidente della Repubblica cilena Arturo Alessandro Palmi che fu invitato dagli amici a bere un drink in questo locale. Invero, il poverissimo aspetto del locale ed il tipo di gente che lo frequentava, per lo più classe proletaria, ispirò al Presidente un’affermazione che rimase storica: “? Y a esta piojera me han traido?” (“In questa bettola mi avete portato?”). Da quel momento il bar acquisì l’evocativo nome di “Piojera”.IMG_2937
    Se entrate nella Piojera dovete pagare dazio alla tradizione, bevendo il terribile Terremoto cileno, un cocktail essenzialmente a base di vino bianco dolce e gelato di ananas, la stoccata finale ve la infliggerà il fernet.  

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  • I “Cafè con Piernas” Il Cile è un paese strano che alterna una rigida austerità a momenti di totale unicità. Potrete vivere uno di questi momenti direttamente in un “Cafè con Piernas”, letteralmente traducibile con “Caffetteria con le gambe”.
    Si tratta di un tipo di bar inventato negli anni ‘90, la cui peculiarità è data dalle cameriere molto avvenenti che si presentano di solito in biancheria intima. Il più famoso di questi bar è il Cafè Baron Rojo che si fece conoscere per il suo “minuto felice”: per 60 secondi le ragazze si toglievano i bichini mostrando le loro grazie. Da quel preciso istante, o meglio minuto, la clientela triplicò.
    Il Baron Rojo è ormai chiuso, ma nel centro di Santiago ci sono ancora molte caffetterie “con piernas”, frequentate da ogni tipo di clientela. Un modo originale di vendere un buon caffè, risultato di miscele ben selezionate!
    Alcuni Cafè con Piernas:
    Alìbabà Zotano – Av. Libertador Bernardo O’Higgins, 949
    Bahia’s – San Martin, 93
    Cafè Ipanema – Teatinos, 493
    Ikabarù IOL- Paraiso – Bandera 236

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