UNA PREMESSA DOVEROSA
Si, lo sappiamo cosa state pensando: perchè mai due viaggiatori come noi, abituati a viaggiare in autonomia, e fondatori di un progetto che si rivolge al viaggiatore indipendente, dovrebbero parlarvi di come diventare accompagnatore turistico? Cosa c’entra Vitamina Project con i viaggi organizzati? Sembrerebbe una contraddizione bella e buona!
Potrebbe sembrarlo, ma non lo è, e vi spieghiamo subito perchè.
Dopodichè passeremo alla fase pratica, descrivendovi con precisione l’iter da seguire per diventare accompagnatore turistico abilitato, giacchè sappiamo che si tratta di una professione ambita, e che nell’immaginario collettivo evoca scenari suggestivi.
Di cosa bisogna tener presente per diventare accompagnatore turistico? E’ tutto così bello e semplice, come si dice? Andiamo a vedere meglio di che si tratta…
Premettiamo che io e Giulia siamo entrambi accompagnatori turistici abilitati, con 10 anni di esperienza alle spalle, passati ad accompagnare gruppi di viaggiatori in tutto il mondo. Ed è per questo che proponiamo questo articolo, che speriamo possa essere utile a chi vorrà seguire lo stesso iter.
UNA PROFESSIONE RICONOSCIUTA
Partiamo dalla definizione ufficiale, considerando che in Italia il Turismo (e quindi anche le professioni ad esso legate) è materia federale, e cambia da regione a regione in base alle giurisdizioni vigenti. In tutti i casi quella dell’Accompagnatore Turistico è una professione riconosciuta, regolamentata da un’albo e tutelata da un sindacato.
Perciò non ci si può improvvisare Accompagnatori (gli abusivi sono punibili dalla legge), ma è necessario seguire un percorso formativo lungo (ma non lunghissimo) e articolato.
“L’ACCOMPAGNATORE TURISTICO si occupa di accogliere e accompagnare persone singole o gruppi di turisti nei viaggi sul territorio nazionale e all’estero su programmi turistici precedentemente predisposti dagli organizzatori. Si occupa prevalentemente del disbrigo degli adempimenti burocratici e amministrativi e di tutte le formalità di carattere doganale e amministrativo nei viaggi all’estero. Fornisce informazioni sul viaggio e sulle zone visitate, aldilà degli ambiti di competenza delle guide turistiche; provvede alla sistemazione dei clienti negli alberghi; gestisce richieste e reclami dei clienti; favorisce l’armonia all’interno del gruppo.
A conclusione della visita, si occupa degli adempimenti amministrativi di chiusura.”
L’ITER PER DIVENTARE ACCOMPAGNATORE TURISTICO
Diventare Accompagnatore Turistico, teoricamente, è semplice: basta monitorare i Bandi in uscita indetti dalle singole province/regioni, iscriversi (pagando un’iscrizione che varia di regione in regione), studiare il programma indicato, presentarsi in sede d’esame e provare a superarlo. Bisogna però poi fare i conti con le contingenze, con la burocrazia e con l’inefficiente comunicazione, giacchè come avrete visto, il Turismo è una materia ancora avvolta dalle nebbie dell’incertezza.
La modalità dell’esame varia da regione a regione, ma in generale si basa su due prove propedeutiche e selettive: una prima prova scritta (risposta multipla, risposta breve, tema) ed una orale.
Noi per esempio ci siamo abilitati a Pavia, dopo aver sostenuto due prove a distanza di alcuni mesi. L’uscita dei singoli bandi non segue, però, dei criteri cronologici, ma è a discrezione delle singole province, così può passare anche molto tempo prima di potersi iscrivere ad un bando ufficiale.
Tra l’altro non è detto che sia nella propria regione. Per questo bisogna essere disposti a muoversi. Noi, all’epoca, ci siamo iscritti a Pavia, proprio perchè era l’unico bando disponibile, e vivendo a Roma, non era per niente comodo, ma come si dice: di necessità virtù!
E’ per questo importante monitorare i siti ufficiali delle principali province e regioni italiane, alla rispettiva sezione Turismo, oppure iscriversi alle community facebook ( la pagina di riferimento si chiama proprio Accompagnatore Turistico, ed è di solito qui che vengono comunicati i bandi in uscita ) e interagire con chi ha le vostre stesse esigenze.
QUALI SONO LE MATERIE DI STUDIO?
Come detto, per diventare Accompagnatore Turistico, bisogna studiare un programma alquanto corposo che prevede diverse materie. Le principali sono:
- Geografia d’Italia, d’Europa e del Mondo
- Legislazione turistica
- Legislazione areoportuale
- Marketing Turistico
- Conoscenza di almeno una lingua straniera.
Per ottenere il patentino di Accompagnatore Turistico, occorre iscriversi al bando. Non è necessario essere laureati, nè è obbligatorio seguire corsi di formazione, anche se, ultimamente, sono sorti molti corsi regionali, riconosciuti come abilitanti alla professione dal Ministero.
Per chi non ha una formazione in ambito turistico, seguire un corso di preparazione è consigliato, giacchè si tratta, per la maggior parte, di materie tecniche. Esistono vari Istituti e Accademie che offrono corsi di specializzazione per Accompagnatori e Assistenti alle destinazioni.
Di solito si tratta di Corsi di Formazione Professionale di almeno 300 ore + tirocinio.
Ricapitolando, per diventare Accompagnatore Turistico ci sono attualmente due modalità: iscriversi ad un bando pubblico, sostenere un esame, la cui modalità varia da regione a regione, oppure seguire un Corso di Formazione.
Noi, per esempio, siamo docenti in materia, e collaboriamo con alcuni Istituti di Alta formazione del settore turistico.
I TEMPI DI PREPARAZIONE DELL’ESAME
Per quanto riguarda i tempi di preparazione all’esame abilitativo, come sempre sono soggettivi e dipendono dalla vostra intensità di studio. Diciamo che vista la corposità del programma, sono richiesti almeno 2-3 mesi. Per lo meno è il tempo che noi abbiamo impiegato, studiando a suo tempo quasi tutti i giorni. Ecco, giusto per darvi un’idea, potremmo paragonarlo ad un’esame universitario da 9-12 CFU.
IMPORTANTE: ciò che è imprescindibile è la conoscenza di almeno una lingua straniera, meglio se più di una, giacchè in sede di esame orale, sarete chiamati a dimostrare la vostra abilità linguistica. Io e Giulia parliamo correntemente Inglese e Spagnolo, ed un pò di portoghese brasiliano, ma diciamo che in generale conoscere più lingue garantisce molti più sbocchi lavorativi.
L’IDENTIKIT DELL’ACCOMPAGNATORE IDEALE
Ma alla fine di tutto, tralasciando l’aspetto burocratico ed istituzionale, quella dell’Accompagnatore Turistico deve essere una figura poliedrica, dalla personalità spiccata. Diciamo che non è un mestiere per tutti 😉
Di seguito una definizione personale, firmata Rocco Sur & Giulia Magg, con la quale vi salutiamo e vi rimandiamo alla nostra casella di posta elettronica (info@vitaminaproject.com) per qualsiasi approfondimento e/o chiarimento:
“Per fare l’Accompagnatore Turistico occorrono numerose qualità, molte delle quali innate: infatti, oltre alle competenze tecniche, quali la padronanza di una o più lingue, la conoscenza delle norme areoportuali, dei diritti dei viaggiatori e della legislazione turistica, sarà necessario dimostrare empatia, disponibilità, prontezza, affidabilità, gentilezza, diplomazia e personalità. A completare l’identikit dell’Accompagnatore ideale, un’ampia e variegata preparazione culturale e soprattutto una notevole esperienza nel campo dei viaggi. Bisogna quindi dimostrare di essere esperti viaggiatori, in grado di adattarsi a qualsiasi contesto sociale e culturale, con la maggior naturalezza possibile. Da voi dipenderà sempre l’esito di qualsiasi viaggio, cui è legato il benessere psico-fisico dei vostri assistiti.
Insomma bisogna essere dei super-eroi alla portata di tutti ;-)”
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