L’incanto dei Caraibi e del suo mare, tutta la pace e la bellezza di un mondo fatato, siamo nell’isola di Anguilla, una piccola perla del Mar dei Caraibi appartenente al gruppo delle Piccole Antille. Si tratta di una lingua di terra, lunga e stretta, che venne chiamata così da Cristoforo Colombo proprio per la sua forma simile a un’anguilla. Territorio britannico d’oltremare, l’isola di Anguilla si distingue per le spiagge tra le più belle del mondo e per la bellissima barriera corallina. Qui i sogni e le suggestioni si susseguono senza soluzione di continuità, lasciando un indelebile ricordo negli occhi e nel cuore di chi vi giunge, mentre il tempo scorre lento e inesorabile come nel più evocativo dei poemi.
L’ISOLA DEGLI INCANTI
Anguilla è una piccola isola dei Caraibi che non supera i 5 km di larghezza e i 26 km di lunghezza, lungo i quali si alternano ben 33 spiagge da sogno. Su questo coriandolo di sabbia bianca sembra concentrarsi, infatti, tutta la generosa bellezza dei Caraibi. Un luogo esclusivo, rimasto a lungo isolato, e che oggi si candida come uno degli scenari più belli delle Antille. Qui potrete rilassarvi, fare snorkeling, diving, prendere il sole oppure cimentarvi nei vari sport acquatici, e a fine giornata, godervi uno dei poetici tramonti che solo i Caraibi sanno offrire. Le attività però, non finiscono qui, perché Anguilla è più che viva anche di notte ed offre un variegato programma di intrattenimento. I ristorantini, i bar, il ritmo della musica caraibica, tutto qui contribuisce alla meraviglia del sogno, un sogno chiamato Anguilla!
LITTLE BAY, IL PARADISO DELLE ARAGOSTE
Abbiamo detto che l’isola di Anguilla si distingue per le sue spiagge, tra le più belle del mondo. Bene, tra queste spiagge ce n’è una che negli ultimi giorni ha ricevuto una bellissima notizia. Infatti, il BEST, ovvero l’organo che si occupa della salvaguardia degli ecosistemi e biodiversità nei Territori europei d’oltremare, ha stanziato ben 100.000 € per finanziare il progetto dell’Anguilla National Trust. Vuol dire che con questo contributo sarà possibile valorizzare il Little Bay Marine Park, uno degli angoli più suggestivi e caratteristici dell’Isola di Anguilla.
Il Progetto si concentrerà sulla creazione di habitat per la specie di aragosta spinosa caraibica. In poche parole verranno predisposte delle apposite casette per le aragoste, che si chiameranno “aragosta casitas” e saranno l’habitat naturale per questa specie di aragoste così importanti da un punto di vista commerciale e soprattutto ecologico per l’isola. Che cosa accadrà quindi? Beh, succederà che, grazie a quest’azione di salvaguardia, le aragoste saranno in grado di deporre le loro uova anche al di fuori delle acque protette di Little Bay, migliorando in questo modo l’industria ittica di Anguilla. Inoltre, le casitas delle aragoste serviranno anche a creare un percorso per lo snorkeling all’interno del Parco Marino.
“Oltre ad aumentare numero delle aragoste spinose caraibiche a Little Bay, ci sarà la possibilità di monitorare l’aumento delle aragoste stesse.”
COME ARRIVARE AD ANGUILLA
Anguilla è proprio come ve la immaginate, un piccolo paradiso perduto, circondato dal blu cobalto dei Caraibi.
Per arrivare qui, non esistono collegamenti diretti con l’Italia, perciò avrete due alternative: prendere un volo con destinazione Stati Uniti e poi un volo diretto per Anguilla, oppure viaggiare con Air France o British Airways per una delle isole caraibiche vicine (St Martin, St Thomas, St Kitts e Antigua).
Via Mare, invece, Anguilla è collegata con la più turistica St Martin (territorio olandese) con traghetti che partono ogni 20 minuti.
DOCUMENTI
Anguilla fa parte dei territori d’oltremare appartenenti alla corona britannica, per cui tutti i cittadini europei (almeno per il momento) non hanno bisogno di visti particolari. Basta mostrare il proprio passaporto ed un biglietto di andata e ritorno o di proseguimento viaggio.
QUANDO ANDARE
Anguilla, come tutti i Caraibi, si trova nella fascia tropicale e gode di un clima caldo e soleggiato durante gran parte dell’anno. Il periodo migliore, però, va da dicembre ad aprile, quando non piove quasi per niente, mentre il periodo più sconveniente va da settembre a ottobre, quando agli acquazzoni si susseguono anche gli uragani.

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