Sulle tracce di Dalì: Figueres, Cadaqués e Port Lligat

DALÌ E LA CATALOGNA

Salvador Dalí nacque, visse e trascorse molto tempo della sua vita in Catalogna, tra Figueres, Cadaqués e Port Lligat ed è proprio da queste parti che siamo diretti, per rievocare l’aurea geniale di Dalì e per conoscere di persona i luoghi che il Genio contaminò con la sua originalità. Nell’ordine conosceremo l’eccentrico Museo-Teatro di Figueres, il bellissimo borgo di mare di Cadaqués e, infine, la stupenda Casa-Museo di Port Lligat. Luoghi bellissimi e scenari mozzafiato, fondamentali per comprendere meglio la personalità di Dalì.

Figueres dista da Barcellona circa 150 km, ed è facilmente raggiungibile tramite treno e bus. Discorso diverso per Cadaqués e Port Lligat, due bellissimi borghi marinari incastonati nelle insenature frastagliate della Costa Brava, molto meno raggiungibili. Qui, infatti, il treno non arriva, vi si giunge o in bus da Figueres o in macchina. Difficoltà logistiche, che hanno fatto sì che venissero preservate dal turismo di massa.

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1^ TAPPA: IL TEATRO-MUSEO DI FIGUERES

La nostra prima tappa è Figueres, una vivace città della Catalogna, situata nella provincia di Girona, distante circa 150 km da Barcellona e molto ben collegata a quest’ultima tramite bus e treni. Nel cuore della centro storico, lì dove sorgeva l’antico Teatro Comunale, distrutto poi durante la Guerra Civile, sorge oggi, in tutta la sua eccetricità, il Teatro-Museo di Dalì, conosciuto come l’oggetto surrealista più grande del mondo.

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Su queste rovine, Salvador Dalì decise di creare il suo museo. Una decisione importante, che sancisce un legame inscindibile:

“Dove, se non nella mia città, deve perdurare la parte più stravagante e consistente della mia opera, dove se no? Il Teatro Comunale, ciò che ne restava, mi è sembrato molto adatto, per tre motivi: primo perchè sono un pittore prevalentemente teatrale; il secondo perchè il Teatro è proprio davanti alla chiesa dove sono stato battezzato, e il terzo, perchè è stato proprio nel foyer del Teatro che ho esposto la mia prima mostra di pittura”

Un legame inscindibile, quello di Dalì con la sua terra, così forte che la sua salma giace lì, per sua stessa decisione, nel centro della sala principale del Teatro-Museo, in modo che chiunque passi, non potrà fare a meno di ossequiarlo.

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LA STRUTTURA DEL MUSEO E LE OPERE ESPOSTE

Il Teatro-Museo contiene un ampio ventaglio di opere che ben descrivono la traiettoria artistica di Dalì, dai suoi primi esperimenti di stampo impressionistico, futuristico e cubistico, alle creazioni di evidente influenza surrealista, fino alle opere della maturità. Il tutto organizzato secondo i parametri estetici decisi dallo stesso Salvador Dalì.
Considerando la stravaganza dell’artista in questione, consigliamo di vivere l’esperienza nella più totale libertà, e di non seguire, quindi, alcun percorso predefinito. Nel mondo di Dalì, il tempo e lo spazio erano concetti relativi, ed ogni cosa esisteva quale riflesso di un atto creativo. Perciò immergetevi letteralmente nella sua arte e godetevi lo spettacolo! Di cose da vedere ce ne sono e molte anche, ripartite in ben 22 sale, ognuna delle quali ha un carattere proprio, ed ogni opera contribuisce, nella sua specificità, a creare un mondo unico e irripetibile, il cui soffio vitale è quello immortale della genialità!

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2^ TAPPA: LO SPLENDIDO BORGO MARINARO DI CADAQUÉS

Usciamo dal Museo-Teatro di Figueres, ebbri di eclettismo e stravaganza, e ci rimettiamo in cammino per raggiungere un’altra località tanto cara a Dalì. Parliamo di Cadaqués, gioiello della Costa Brava e borgo marinaro di indicibile bellezza. Il candore abbagliante delle sue case impatta alla perfezione con il blu intenso del mar Mediterraneo, regalando uno scorcio di una bellezza surreale, uno dei più intensi dell’intera Costa Brava.

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Cadaqués si affaccia, infatti, in una dolce insenatura, protetta dal vento e dagli sguardi più indiscreti, come se fosse un segreto da scoprire gradualmente. Per arrivare qui, bisogna volerlo, giacchè non c’è stazione di treno, e bisogna superare svariati chilometri di stradue tortuose, fino a quando, ad un certo punto la vista si apre sul piccolo golfo di Cadaqués, svelando uno scenario davvero mozzafiato.

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Ad essere precisi, Salvador Dalì, non visse proprio a Cadaqués, giacchè la sua casa-museo si trova ad una quindicina di minuti di distanza, in un un luogo ancora più esclusivo, nel cuore del villaggio di pescatori di Port Lligat. Il Maestro, però, era solitò passare molto tempo nella piazzetta di Cadaques, e passeggiare tra le sue strette viuzze, mentre i suoi genitori avevano individuato in loco la loro residenza estiva.
Oggi Cadaqués è un borgo turistico, che nonostante tutto ha conservato il suo charme, rimanendo coerente alla sua antica origine di villaggio di pescatori.

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3^ TAPPA: IL VILLAGGIO DI PESCATORI DI PORT LLIGAT

A questo punto, dopo essere passati per il Museo-Teatro di Figueres e per lo splendido borgo di Cadaqués, giungiamo nel regno più escluvo di Dalì, nel cuore di un antico villaggio di pescatori cosciuto come Port Lligat. Si trova qui, ad appena 5 minuti in macchina da Cadaqués, la Casa Museo Salvador Dalì, dove il pittore visse per ben 50 anni, tra il 1930 e il 1982, assieme a sua moglie e musa ispiratrice, Gala.

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L’attuale Casa-museo di Port Lligat è stata l’unica residenza fissa di Salvador Dalì dal 1930, il luogo dove visse e lavorò fino al 1982, quando, in seguito alla morte di Gala, si trasferì nel Castello di Púbol.

La Casa-Museo si divide in tre ambienti, tutti visitabili, previa prenotazione obbligatoria: il piano terra, gli spazi più intimi, dove Dalì trascorreva la prima parte della giornata; lo Studio, dove il pittore traduceva in opera la sua inesauribile creatività; gli spazi esterni con il giardino, l’eccentrica piscina e gli spazi dove il pittore era solito dare feste private.

 

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