RIVIERA DI ULISSE: IL BORGO GIOIELLO DI SPERLONGA (LAZIO)

Il rumore delle onde, il privilegio della posizione geografica e le evocazioni del Mito, questo offre Sperlonga, gioiello della Riviera di Ulisse, caratteristico borgo marinaro a picco sul Mar Tirreno con vicoli stretti e piazzette colorate da murales e affreschi che rievocano le scorribande saracene. Per non parlare dell’aria densa di salsedine e colma di luce che si riflette sulle piccole case imbiancate a calce e raccolte su uno stretto sperone che si apre su una vista mozzafiato. Sperlonga non va, però, solo osservata, ma soprattutto vissuta, con tanto di vita mondana e relax in spiaggia, senza togliere spazio alla cultura con eventi teatrali, manifestazioni popolari e la visita alla Grotta di Tiberio e al Museo Archeologico locale.

Sperlonga è un piccolo comune del Lazio, che si trova in provincia di Latina, facilmente raggiungibile da Formia e Gaeta. La peculiarità della dislocazione geografica e la ricchezza della sua storia la fanno entrare di diritto nel club esclusivo dei “Borghi più belli d’Italia“. A Sperlonga, storia, arte e cultura si incontrano nelle tradizioni di un piccolo centro italiano, meta ideale per i viaggiatori più curiosi e appassionati, giacché siamo nel cuore della Riviera di Ulisse, dove le tracce del Mito si perdono nel tempo rievocando le gesta di personaggi leggendari.

“Gioiello della Riviera di Ulisse, a mezz’ora da Gaeta, Sperlonga si affaccia sul Tirreno come una proiezione mitologica. Questo borgo arroccato sul mare è una tavolozza di colori e di vicoli bianchi. Gran bel vedere, anche se in estate veramente full di turisti, in settembre invece è tutto più calmo e godibile.”

LA RIVIERA DI ULISSE

Il Parco Regionale Riviera di Ulisse si estende lungo la costa del Golfo di Gaeta per circa 100 km e comprende i territori delle aree protette ricadenti nei comuni di Gaeta, Formia, Minturno, Itri e ovviamente Sperlonga.
Si tratta di un territorio che offre impressionanti scorci naturalistici come le alte falesie del Monte Orlando, a Gaeta, o i magnifici panorami costieri che spaziano sul Circeo e sulle isole pontine, senza dimenticare i ricchi fondali abitati da anemoni, gorgonie e colonie di corallo. Tanta natura, ma anche tanta storia e archeologia. Tra i luoghi d’interesse, da non perdere:

  • La Montagna Spaccata e la grotta del Turco a Gaeta.
  • Il museo archeologico e la villa dell’imperatore Tiberio a Sperlonga, assieme al tracciato dell’antica via Flacca.
  • Le cisterne romane, le terme, il ninfeo detto tempio di Giano, le terrazze sul mare, la peschiera e i resti archeologici della sontuosa villa del I secolo A.C. del cavaliere Mamurra in località Gianola a Formia.

“La Riviera di Ulisse racconta di una bellezza naturalistica irresistibile, alla quale nemmeno Ulisse ha saputo resistere. Vuole la leggenda, infatti, che su queste spiagge si fermò l’eroe classico, ammaliato e sedotto dal fascino della Maga Circe.”

LE SPIAGGE DI SPERLONGA

Sperlonga è ovviamente anche una rinomata località di mare e le sue belle spiagge con sabbia chiara e fina vengono di solito insignite con la Bandiera Blu. Ce ne sono di varie, libere o private, adatte anche alle famiglie con bambini, tutte facilmente raggiungibili dal centro cittadino. Le più famose sono la Canzatora, Fontana e Salette.

DA NON PERDERE

Oltre alle spiagge, da non perdere a Sperlonga è la visita della Villa e della Grotta di Tiberio. Entrambi affacciate sul mare, si trovano ad appena un paio di chilometri dal borgo. Nello specifico, la Grotta di Tiberio è una grande cavità naturale rocciosa aperta sul mar Tirreno. Fu in questo antro che avvenne probabilmente l’episodio narrato da Svetonio e da Tacito: nel 26 d.C. Seiano salvò la vita all’imperatore Tiberio, proteggendolo con il suo corpo, durante un crollo di alcune rocce durante un banchetto. Per quanto riguarda la Villa, invece, si tratta di una sontuosa residenza appartenente all’Imperatore Tiberio, risalente al I sec d.C.

All’interno del sito è anche possibile visitare il Museo archeologico locale, che ospita i gruppi statuari che decoravano la villa.

“All’inizio dell’età imperiale l’antro della Grotta fu trasformato in paesaggio mitologico decorato da uno straordinario allestimento scultoreo di soggetti omerici, che venne scenograficamente disposto intorno e all’interno di un bacino circolare. Si sono identificati finora quattro gruppi principali raffiguranti le imprese di Ulisse: accecamento di Polifemo da parte dell’eroe e di alcuni compagni, assalto del mostro di Scilla alla nave e uccisione di sei compagni soffocati dalle spire serpentine, ratto del Palladio dal tempio troiano di Atena da parte di Ulisse e Diomede, e infine il cd. Pasquino, in cui è stato recentemente riconosciuto Ulisse che trascina il corpo di Achille.

da Musei Online Info

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