LA SICUREZZA IN AMERICA LATINA: UNA QUESTIONE DIBATTUTA
America Latina, terra di sogni e suggestioni, luogo dal fascino indiscusso che ammalia il viaggiatore a tal punto da indurlo alla pazzia, e quindi alla partenza. Ma partire per l’ America Latina è davvero una pazzia? Un viaggio senza ritorno?
In questo articolo proviamo ad affrontare un aspetto molto controverso e dibattuto: LA SICUREZZA IN AMERICA LATINA, intendendo per America Latina tutti i paesi che hanno subito in passato una colonizzazione portoghese e spagnola, e quindi tutti gli Stati compresi tra Argentina e Messico.
Premettiamo che quello che segue è solo un parere soggettivo, ma in buona parte autorevole, di chi ha viaggiato per tutta l’America Latina, da Buenos Aires a Los Angeles senza aerei, oltre 30.000 km percorsi in poco meno di 13 mesi. (Se vuoi conoscere meglio il nostro progetto, clicca qui)
Un periodo non lunghissimo, ma nemmeno breve, durante il quale abbiamo imparato ad adeguarci alla mentalità, allo stile e ai ritmi di vita delle singole popolazioni, un periodo durante il quale abbiamo amato l’America Latina!
PAROLA D’ORDINE: ADEGUARSI
Adeguarsi, proprio così, è forse questa la chiave di volta di qualsiasi viaggio, lo è ancor più per chi viaggia in America Latina. In che senso? Conformarsi ad esempio allo stile di vita e ai ritmi dei locali, significa vivere la giornata come loro, e quindi principalmente di giorno, alzandosi presto (“madrugando“) e ritirandosi con l’imbrunire, quando le città si svuotano e diventano meno sicure. Andare controcorrente potrebbe comportare qualche rischio.
LA CRIMINALITA’ SI CONCENTRA NELLE GRANDI CITTA’
E’ poi un dato di fatto che la criminalità si concentra nelle grandi città, che nel corso dell’ultimo secolo sono cresciute a dismisura, attirando masse sempre più numerose di braccianti dalle campagne, senza che questi riuscissero ad inserirsi completamente nel tessuto sociale. Sono nate perciò le bidonville, luoghi periferici dove si concentra il disagio di gente che non ha un ruolo in società. Prevale perciò la malavita, la violenza, lo spaccio. Una tensione che è frutto di un divario sociale e che quindi rende le metropoli latinoamericane poco sicure.
Attenzione però, questo non vuol dire che bisogna evitarle. Molte di queste città sono anche importanti centri economici e culturali, cantieri di architettura sperimentale, punti focali; pensate ad esempio a Città del Messico, a Bogotà, a San Paolo, a Rio de Janeiro, e così via. Noi queste città le abbiamo visitate tutte, ma non ci è mai successo nulla, nemmeno un episodio che ci facesse gridare al percicolo. Molto dipende dalla fortuna, direte voi, e invece no, molto dipende dal buon senso e dalla logica. Girare possibilmente con la gente del posto agevola di molto la questione, perchè i locali sanno perfettamente quali zone evitare. Ma se non avete alcun amico in loco, allora chiedete, informatevi, fraternizzate. La gente è sempre disponibile ad aiutare un viajero. E’ il cosiddetto mutuo soccorso che accomuna tutti i popoli latini. In generale gente disponibile, solare e generosa, ma come ovvio tutto dipende sempre dalla nostra modo di porci. Come dire “Se vogliamo rispetto, portiamo rispetto!”.
“Non è mai un discorso di sfortuna, o per lo meno c’entra in minima parte.
Se qualcosa ci succede è perchè abbiamo dato per scontato qualcosa,
o non abbiamo previsto qualcos’altro”
Nelle grandi città, questo si, è bene stare sempre concentrati, non abbassare mai la guardia. Se prestate attenzione, è molto difficile che vi capiti qualcosa. E poi c’è il mood, lo stato d’animo con cui viaggiamo.
Può sembrare strano ma la tensione è leggibile, e la paura, se persistente, attrae su di noi attenzioni.
Perciò il consiglio è di lavorare sulla positività, pensare che non ci succederà nulla, e proseguire il viaggio con la giusta spensieratezza. Ma un tale atteggiamento è soprattutto frutto di esperienza, che aiuta ad avere fiducia in se stessi e negli altri.
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ALCUNE REGOLE SCONTATE, MA FONDAMENTALI
Ma visto che parliamo di sicurezza applicata al viaggio, è bene essere più pratici e meno teorici, perciò elenchiamo di seguito alcune norme che per noi sono fondamentali ed efficaci per non avere problemi in America Latina:
- La padronanza della lingua ( portoghese in Brasile, e Spagnolo in tutto il resto dell’America Latina) è fondamentale. Non ci stancheremo mai di ribadirlo. Ci capita molte volte di fare consulenze e di aiutare altri viaggiatori ad organizzare il proprio viaggio, e come principale garanzia di collaborazione chiediamo loro il livello di preparazione della lingua. Padroneggiare spagnolo o portoghese in America Latina mette al sicuro da molte situazioni scomode, ed assicura un confronto alla pari, per esempio con le forze dell’ordine. Viceversa, sarai molto più vulnerabile. Perciò il consiglio è di studiare almeno le fondamenta dello spagnolo, o del portoghese se andate in Brasile.
- Porta con te il minimo indispensabile (sicuramente qualche soldo, fotocopia passaporto).
Se sei fotografo, come noi, puoi mettere la tua attrezzatura in una sacca non appariscente, evitando di portare con te lo zaino tecnico. - Non andare vestito in maniera appariscente, e quindi non ostentare ciondoli e gioielli vari, anche se di bigiotteria.
- Porta con te sempre qualche soldo, perchè in caso di assalto o rapina hai qualcosa da dare all’assalitore, che non trovando nulla potrebbe innervosirsi. Nel malaugurato caso ti trovi in una situazione spiacevole, non opporre resistenza e cedi tutto ciò che hai. La vita vale molto di più qualche oggetto.
Comunque premettiamo che in un anno intero di America Latina, girata in lungo e in largo, ed in qualsiasi modo, non abbiamo mai subito alcun assalto. A dimostrazione che il buon senso è più efficace della fortuna. - Durante i trasbordi, la situazione è sempre un pò delicata, perchè è il momento in cui hai tutto con te. Perciò prendi un taxi per raggiungere la tua sistemazione.
- A proposito di taxi, dai preferenza ai radio-taxi, e nelle stazioni d’arrivo, rivolgiti alla cabina che garantasce tale servizio. Oppure scarica l’apposita APP. Di taxi abusivi, si sà, ce ne sono molti, e non sempre sicuri; ci vengono in mente Bogotà, o Città del Messico, dove il rischio di incontrare un pericolo in taxi è alto. Un’applicazione molto utile che vi permette di seguire il percorso anche off line è MAPS ME.
- Fidati, infine, del tuo istinto, che è di fatto l’ antidoto più potente contro qualsiasi richio. Impara a conoscerti e ad ascoltarti, e pian piano capirai che la risposta a qualsiasi dubbio è racchiusa in te.
Ma per far ciò, devi liberarti dai pregiudizi, dalle paure a priori, altrimenti il cosiddetto istinto rischia di rimanere chiuso in un articolato sistema di condizionamenti e luoghi comuni.
Quando sei in viaggio lasciandati andare, non cercare di controllare tutto, e vedrai che il tuo istinto di viaggiatore verrà fuori e ti aiuterà nei momenti più critici!
CONCLUSIONI
Dopo tutte queste regole suggerimenti, accorgimenti, vogliamo concludere con un pensiero personale: l’America Latina è meravigliosa! Noi l’amiamo perchè ci ha sempre dato tanto, in termini di affetti e di esperienze, portiamo con noi centinaia di momenti indimenticabili che ci hanno aperto le porte di un nuovo mondo, fatto di gente speciale, generosa e accogliente. Abbiamo percorso 30.000 km, viaggiando sempre con mezzi di trasporto pubblici, in compagnia della gente del luogo, e pochissime volte ci siamo sentiti a disagio.
La grande capacità dell’America Latina è che sa avvolgerti con tutto il suo calore, come fosse una mamma buona e premurosa, quella stessa mamma, che i popoli andini chiamano Pacha Mama (Madre Natura ndr), ovvero lo spirito guida di tutti coloro che credono nell’amore e nella positività. Dunque Que Viva America Latina! E se sentite il desiderio di raggiungerla, non vi fate condizionare dai luoghi comuni, un viaggio in America Latina sarà certamente l’esperienza più intensa che possiate vivere nella vostra vita.
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Pensa che abbiamo attraversato tutta l’America Latina da sud a nord e gran parte del Sud-Est Asiatico sfruttando solo mezzi di trasporti locali. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
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