PUEBLA: TRA ANGELI, LEGGENDE ED EROI POPOLARI

TUTTO IL FASCINO DI PUEBLA

Scorre su un filo sottile e ammaliatore il nome di Puebla, sospeso tra storia e leggenda, nel cuore di una fitta tela intessuta nel tempo mitico da eroi popolari, artisti e angeli volanti. Al nominare Puebla, l’aria si colora di passione, la passione che ama la vita alla follia ed esalta l’arte in ogni sua forma, come quella delle sue maioliche e delle sue chiese barocche, firma indelebile di una città unica in tutto il Messico, e probabilmente in tutta l’America Latina.

Una città bellissima, da ammirare con la testa all’in sù, a cercare sogni sospesi a metà tra cielo e terra, storia e leggenda, fantasia e realtà. I suoi eroi popolari si opposero con grande ardore all’invasione dell’esercito francese, e i suoi angeli misero la firma su una delle opere più incredibili del Messico, la Cattedrale di Nostra Signora dell’Immacolata concezione. Tutto, qui trasuda fascino e induce all’elogio di una bellezza tutta coloniale. 

Situata a soli 130 km da Città del Messico, circondata da maestosi vulcani e da avvenenti pueblos magicos, Puebla è una delle città più interessanti e ricche di storia di tutto il Messico. La sua fama la precede e si espande nell’aria del mondo, attirando la curiosità di artisti e viaggiatori, che una volta giunti qui non vorrebbero più andarsene.
Viva, vivissima durante la festa del Dia de los Muertos, quando fastosi altari di fiori, e grandi carri allegorici adornano la città in un tripudio di colori ed energia, Puebla sprizza bellezza in ogni sua forma, anche dalle facciate fatiscenti di palazzi decadenti.

PUEBLA, CITTÀ DEGLI ANGELI

Narra la leggenda che, dopo aver terminato la costruzione della gran cattedrale di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione, ingegneri e architetti si scervellarono per capire come poter collocare in cima all’edificio una campana di 8 tonnellate. Ci provarono, ma nulla, nessuna idea, nessun progetto concreto. Poi una mattina, all’improvviso, gli abitanti si svegliarono e trovarono la campana lassù in cima. Non ci fu dubbio che fosse opera degli angeli, così da quel momento la città è conosciuta in tutto il Messico come Puebla de los Angeles, “La città degli Angeli”.

PUEBLA, TRA STORIA E TRADIZIONE

Heroica Puebla de Zaragoza, ecco il nome completo di questa gran città, il cui centro storico, lo Zocalo, si è guadagnato, a buon diritto, il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO, gran contenitore di arte e soprattutto di Storia, sin dai tempi in cui l’esercito popolare messicano si oppose all’insidiosa offensiva delle truppe francesi con gran ardore. Era il 5 maggio 1862, e nonostante alcune settimane dopo i messicani furono costretti a capitolare contro l’invasore, quella data rimase nella memoria collettiva come esempio di tenacia e resistenza, andandosi ad aggiungere alla voce corale di tutti coloro che hanno sempre supportatola causa latinoamericana. Tutt’oggi il 5 maggio è festa nazionale e solenni celebrazioni vengono allestite per ricordare proprio il coraggio dei propri eroi popolari.
Non di solo Storia, però, vive Puebla, se è vero che la città è da considerarsi uno dei teatri principali della tradizione. durante el dia de los muertos, quando migliaia di teschi (calaveras) e di Catrine invadono la città dando lustro alla festa più celebrata del Messico. Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, c’è un motivo in più per visitare Puebla, poichè tutta, ma proprio tutta la città si veste a festa, e porta in scena uno spettacolo corale riscontrabile in tal maniera probabilmente solo a Oaxaca.

COSA VEDERE A PUEBLA

Puebla abbonda di chiese, musei ed edifici emblematici, e vanta un patrimonio storico artistico davvero notevole.
Ci è impossibile riportarlo tutto, perciò quello che faremo in questa sede è, quanto meno, dare risalto alle attrazioni principali, quelle che hanno un valore indiscutibile e che quindi vi consigliamo di approfondire quando passerete di qui.

• Zocalo, o Piazza Principale è il centro storico di Puebla, il cuore del suo patrimonio storico e architteonico, protetto dall’UNESCO in quanto Patrimonio dell’Umanità. Lo Zocalo è il fulcro del reticolato urbano odierno e punto di riferimento per lo sviluppo della città, la cui fondazione precede il 1531. Si affacciano sullo Zocalo la splendida Cattedrale dedicata alla Nostra Signora dell’Immacolata Concezione, il Palazzo Municipale e le porte monumentali di Hidalgo, Morelos e Benito Juárez. A suggellare il prestigio del quadrato storico, la fontana di San Miguel risalente al 1777.
• Cerro di Loreto e Guadalupe è uno dei luoghi più emblematici di Puebla. Oltre ad offrire un suggestivo punto di osservazione, si trova qui, in posizione strategica, il Forte Guadalupe, teatro di battaglia di alcuni dei principali avvenimenti bellici del XIX secolo e punto di resistenza per eccellenza delle forze militari locali. Ma il Cerro offre anche spunti agiografici, in quanto connesso con la Vergine di Loreto che, invocata, salvò la città da una pericolosa tempesta durante il tempo del Vice-reame spagnolo, e con l’Arcangelo San Michele che a quanto pare, apparve più volte nei pressi del Cerro.
• Biblioteca Palafoxiana, che prende il nome dal suo fondatore, il vescovo Juan Palafox y Mendoza, raccoglie un patrimonio documentale di inestimabile valore, giacchè archivia all’interno delle sue sontuose stanze una mole enorme di documenti relativi all’epoca dei Gesuiti. Un patrimonio che sarebbe andato certamente perduto subito dopo l’espulsione dell’Ordine di San Ignacio dai territori coloniali spagnoli da parte di Carlo III, se il vescovo Francisco Fabian non si fosse preoccupato di catalogarlo e archiviarlo.
• La Fabrica di Talavera. L’arte della maiolica, antico retaggio spagnolo, è uno dei segni distintivi dell’artigianato angelopolitano e mette in mostra tutta la sua destrezza nelle facciate di alcuni palazzi storici, negli interni di alcuni edicifici privati e nelle cupole delle principali chiese cittadine. Uno dei maggiori interpreti di questa bellissima arte è  Uriarte, che dal 1824 esprime ai massimi livelli la lavorazione di maioliche di pregio. Un passaggio obbligato per conoscere il processo di lavorazione di questo sontuoso prodotto d’artigianato.

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