POLONIA: LA NUOVA VARSAVIA, COLTA E MODERNA

Probabilmente, nessuna città dell’Est Europa è al momento così interessante come Varsavia. Una città tornata a nuova vita dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando aspri e spietati conflitti tra comunisti e nazisti l’avevano messa in ginocchio, causandone la (totale) distruzione. All’alba del terzo millennio, però, Varsavia vibra di nuovo ottimismo, dovuto ad un progressivo e crescente sviluppo economico e sociale. Oggi, chi passa di qui, trova una città viva, sempre più in grado di attrarre le esigenti attenzioni di turisti, viaggiatori e investitori, un centro moderno che affianca, ad un centro storico fedelmente ricostruito, lo sky line della moderna City.
Le paure legate alla follia comunista si sono ormai del tutto dissolte, e nella mente dei varsaviani prevale un comune punto di osservazione: liberale e progressista.

“Varsavia, oggi, è una città moderna che offre ogni tipo di servizio, mette in mostra ampi parchi cittadini, e, soprattutto, vanta orgogliosa i suoi sontuosi monumenti in stile barocco e neo-classico. L’anima del suo nume tutelare, Fredrich Chopin, aleggia ovunque sopra la città, come una melodia eterna che infonde grazia e serenità.”

LA RINASCITA ECONOMICA

I tempi in cui i Russi imponevano la loro arroganza, e Varsavia era considerata un hangar di Mosca, sono finiti. Prevale ora un senso di rinascita sociale e, soprattutto, economica. Miele che attrae qui nuovi investitori. Ne è un evidente segnale la crescita esponenziale del quartiere finanziario, la City come tutti la chiamano, che ha permesso alla città di consolidare una nuova e concreta vocazione internazionale.
E i segni della modernità, li si notano nella coerente distribuzione dei trasporti e soprattutto nello sviluppo delle infrastrutture, e non è un caso che nel 2016, Varsavia e la Polonia in generale, sono state sede ospitante degli Europei di Calcio.

Lo Stadio Olimpico di Varsavia, sede della finale degli Europei 2016

L’ELEGANZA DI VARSAVIA

Nonostante il progressivo sviluppo e la tendenza ad una sempre più crescente modernità, Varsavia rimane una città elegante, signorile, ricca di edifici storici, piena di chiese, di monumenti e di teatri, che ne fanno un’intramontabile centro di cultura. D’altronde, oltre al cuore del suo figlio più illustre, Chopin, sono ivi custoditi alcuni dei capolavori del Canaletto (nipote del più famoso), a testimonianza del fatto che Varsavia sempre fu una importante capitale europea. Se non fosse stato così, Rastrelli, noto architetto italiano al servizio degli Zar di Russia, non si sarebbe fermato in città per lavorare alla realizzazione della sontuosa Reggia Lazienki, meglio nota come Palazzo sull’Acqua.

LA VOCAZIONE CINEMATOGRAFICA DI VARSAVIA

Ma Varsavia sa essere anche una città cupa e gotica, scenario ideale di registi geniali, come Andrzej Zulawski, che ha ambientato qui gran parte della sua filmografia. Memorabile il film cult, “La Sciamana”, la cui potenza prende vita in una città in cui non si vede mai il sole, e dove prevalgono luoghi umidi e subliminali.

“Varsavia ha mille volti, e per cogliere al pieno la sua versatilità, sarà certamente utile sfuggire al circuito turistico del mero Centro Storico, bello, ma artefatto. Sarà interessante, invece, passare per il Ghetto Ebraico, scoprire gli angoli opachi delle periferie, gli scenari post-comunisti delle grandi palazzine “ad alveare”, che rivelano, inevitabilmente, un passato indelebile e triste.”

Graffiti sui muri di alcuni palazzi costruiti durante il regime

LE ATTRAZIONI PRINCIPALI

Varsavia è ricca di attrazioni, di luoghi che offrono storia, arte, cultura e anche divertimento. Per ovvie ragioni, ci limiteremo a citare le cose principali.

LO STARE MIASTO

Il centro storico, in lingua polacca “Stare Miasto”, fedelmente ricostruito secondo i canoni storici, è un piccolo gioiello, scrigno di facciate colorate, vicoli, lampioni a gas, piazzette nascoste. Due sono i luoghi fondamentali del centro: la Piazza del Castello, luogo di origine di Varsavia, e dove si affaccia l’imponente Castello Reale, e la Piazza del Mercato, al cui centro si trova la Sirenetta, simbolo della città.

La Sirenetta, in Piazza del Mercato.

Da qui si passa per raggiungere le vecchie mura medievali e il Barbacane, struttura circolare difensiva posta a vedetta di eventuali attacchi esterni.
Ma prima, è doveroso un passaggio nella Cattedrale in stile gotico dedicata a San Giovanni.

Stare Miasto, Piazza del Castello

I LUOGHI DI CHOPIN

Varsavia, prima di tutto, è la città di Fryderyk Chopin. È qui che il compositore musicale ha trascorso la sua infanzia e la sua giovinezza, ed è qui che è iniziata la sua carriera internazionale. Tutto a Varsavia, parla di Chopin, il suo cuore è custodito (nel vero senso della parola) nella Chiesa di Santa Croce, come da suo desiderio. Lungo la Strada Reale che conduce a Piazza del Castello, si possono incontrare addirittura panchine multimediali che permettono di ascoltare la musica del Compositore. Continuando sulla scia di Copin, sarà interessante fare un salto al Museo a lui dedicato, che si trova nello storico Palazzo Ostrogski e che è considerato uno dei musei biografici più moderni d’Europa; concludiamo in fine nel Łazienki Royal Park dove si trova uno dei simboli più importanti della città, il monumento a Chopin.

Monumento a Chopin, Parco Reale Łazienki

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IL PALAZZO SULL’ACQUA

Un altro dei simboli indiscussi di Varsavia è il Palazzo sull’Acqua situato nel cuore dell’immenso Parco Reale Łazienki, voluto dal re polacco Stanislaw August Poniatowski, che lo utilizzò come residenza personale. Realizzato in puro stile neoclassico, il palazzo si trova al centro di un laghetto, nel quale si riflette, creando un bellissimo gioco di riflessi.

IL GHETTO EBRAICO E IL MUSEO DEGLI EBREI

Uno dei luoghi interessanti e intensi di Varsavia è il ghetto ebraico, istituito dal regime nazista il 16 ottobre 1940 nella città vecchia. Il ghetto si trova nel quartiere Nalewki, pieno di condomini e privo di spazi verdi, una zona tradizionalmente abitata dalla comunità ebraica di Varsavia, che in quel tempo era la più numerosa al mondo dopo quella di New York. Passare di qui significa fare un salto nella memoria e rivivere le atrocità che i nazisti inflissero alla gente ebrea. Interessanti sono il Monumento agli Eroi del Ghetto, che celebra la coraggiosa rivolta dei civili contro i propri aguzzini nel 1943, e l’avveniristico Museo degli Ebrei Polacchi.

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IL PALAZZO DELLA CULTURA E DELLA SCIENZA

Il Palazzo della Cultura e della Scienza è l’emblema della trasformazione di Varsavia. Questo immenso edificio, alto 237 m e donato alla Polonia dalla Russia Comunista, per molti dopo la caduta del Regime, fu considerato un’onta di quei tempi bui, tanto che si pensò perfino di abbatterlo, fino a quando non si decise di iscriverlo nella lista degli Edifici tutelati da vincolo storico. Oggi è uno dei simboli della città, sede di musei, sale congressi, teatri, cinematografi e uffici, emblema dell’ennesima rinascita di Varsavia.

Il Palazzo della Cultura e della Scienza by night

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