COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO FAI-DA-TE: tutto quello che c’è da sapere

UN VIAGGIO FAI-DA-TE È UN INVESTIMENTO SU STESSI

Viaggiare è un atto di amore verso se stessi, una rivoluzione dei propri orizzonti, e allora perché non mettersi alla prova e organizzare un viaggio fai-da-te? Non per moda, non per sentito dire, ma per crescere ed evolvere. All’inizio servirà coraggio per uscire dalla confort zone, ma poi crescerà la fiducia in se stessi e la consapevolezza dell’intorno, e tutto diventerà incredibilmente interessante. Ma quali sono i primi passi per organizzare un viaggio fai-da-te? Cosa bisogna tener presente e cosa evitare per non cadere nello sconforto di andare incontro all’ignoto? Proviamo a condividere con voi il nostro punto di vista. 

Pima però, volevamo informarvi che sul nostro canale You Tube trovate vari tutorial su come organizzare un viaggio fai-da-te, oltre a testimonianze di grandi viaggiatori su avventure e luoghi straordinari.

LA CONSAPEVOLEZZA DI ORGANIZZARE UN VIAGGIO FAI-DA-TE

Per organizzare un viaggio fai-da-te è necessario prima di tutto avere una visione generale del paese o dei paesi che si intendono visitare, valutare bene le distanze e la morfologia, infine la viabilità. Prepararsi faciliterà senza dubbio la fase organizzativa e vi aiuterà al meglio una volta che sarete sul posto.

“Viaggiare lentamente e per conto proprio, magari senza vincoli di spazio e tempo, non vuol dire viaggiare a caso. Ecco che, allora, per organizzare un viaggio fai-da-te, l’informazione fa la differenza.

Oggi ci sono molti blog e siti di viaggi che introducono con estrema chiarezza alla destinazione che desiderate scoprire, dandovi consigli pratici ed informazioni molto utili. Allo stesso tempo, però, in rete si trovano altrettante informazioni approssimative e imprecise, che potrebbero confondervi o depistarvi. Occorre sempre individuare la fonte della ricerca e l’affidabilità di chi scrive, se per esempio si tratta di copia incolla oppure se le considerazioni sono frutto dell’esperienza diretta di chi racconta.

C’è un però: sebbene si dica che in rete si trova tutto, c’è sempre qualche informazione che sfugge a Dio Google.
Per esempio, prima di partire per il nostro lungo viaggio in America Latina (370 giorni senza prendere aerei), non siamo riusciti a capire da internet come attraversare la frontiera Colombia-Panama, oppure come attraversare il Rio delle Amazzoni. Ebbene quelle informazioni le avremmo apprese solo sul campo e sulla nostra pelle. Questo per dirvi che organizzare un viaggio fai-da-te, che risolva tutti i nostri dubbi ancor prima di partire, è impossibile. Dovremmo quindi essere disposti a ridurre la nostra tendenza di controllo e affidarci agli aventi. Facendo così andrà tutto bene.

“Prepararsi bene nella fase di pre-viaggio vi permetterà di “improvvisare” poi in loco e di cogliere al meglio l’essenza del luogo. La consapevolezza di dove si va, la conoscenza della cultura di un Paese e l’approfondimento dei suoi costumi specifici vi aiuterà a muovervi con maggior tranquillità una volta che sarete sul posto.”

Organizzare un viaggio fai-da-te è un processo lungo ed entusiasmante, che una volta acquisito vi aiuterà ad avere maggior sicurezza in voi stessi. È inutile smaniare, perché la praticità si acquisisce solo con l’esperienza. Perciò, proseguiamo per gradi, senza fretta.

DA DOVE COMINCIARE PER ORGANIZZARE UN VIAGGIO FAI-DA-TE

Nell’organizzare un viaggio fai-da-te, sarà utile partire idealmente dall’attrazione che più vi interessa, visualizzarla e soprattutto proiettarvi, immaginarvi sul posto a realizzare il vostro sogno. Una volta individuato il climax del  vostro viaggio, cominciate a studiare come raggiungerlo. Uno studio della viabilità e delle modalità di spostamento all’interno del paese vi aiuterà anche a capire quali altri luoghi interessanti considerare nei dintorni. Come si dice, da cosa nasce cosa! Si comincerà a formare, così, una rete di luoghi e destinazioni da raggiungere, che fungerà da canovaccio. L’itinerario si creerà e si arricchirà pian piano.

Per esempio, nel nostro viaggio in Argentina, Bolivia, Perù e Cile, da cui abbiamo tratto una Guida a itinerario per viaggiatori zaino in spalla, GUIDA VITAMINA, non avevamo ben chiaro che percorso seguire prima di partire. Una cosa però ce l’avevamo fissa in mente: raggiungere Machu Picchu, una destinazione non proprio agevole se, come nel nostro caso, si partiva da Buenos Aires. Difficile da programmare, ma per lo meno avevamo due punti fermi nello spazio e nel tempo. Avremmo arricchito il viaggio del mezzo con ricerche pre-partenza, consigli di altri viaggiatori incontrati per strada e, infine, la fede nel Rumbo, ovvero quella forza misteriosa che muove i mochileros sudamericani a seguire il proprio istinto. 

“Il Rumbo existe, solo hai que buscarlo, quedarse esperando puede revelarse fatal”
(Juca Gambarotta – TRACCE DAL SUD )

GUIDA VITAMINA è disponibile in versione E-BOOK in tutte le principali librerie on-line

ORGANIZZARE UN VIAGGIO FAI-DA-TE, OVVERO L’ARTE DELLA FLESSIBILITÀ

Per chi si mette in viaggio per la prima volta, la tendenza è quella di voler prevedere ogni passo e spostamento. Collegamenti autobus da una città all’altra, orari e quant’altro. È naturale, perché prevedere nei minimi dettagli la propria traiettoria dà sicurezza. Tuttavia, in generale è sconsigliato seguire un approccio organizzativo troppo rigido.
Lo è per due motivi:

  • Innanzitutto perchè non riuscirete a reperire su internet tutte le informazioni che cercate, la Rete è onnipresente, ma non onnisciente. Ci sarà sempre un particolare che vi sfuggirà. Provate per esempio a organizzare per intero da casa un viaggio lungo tutto il Rio delle Amazzoni, e poi vedete cosa ne esce fuori.
  • E poi, perchè bisogna considerare che la mentalità di altri paesi, come per esempio quelli dell’America Latina, o dell’Asia o dell’Africa, è molto diversa da quella italiana o europea, e non valgono le stesse dinamiche. Paradossalmente la mentalità di questi paesi è molto più dinamica, le cose, perciò, possono cambiare all’improvviso, anche a causa, ovviamente, di una latente mancanza di organizzazione, che per usare un eufemismo chiameremo “flessibilità”. La flessibilità vi darà, infatti, la possibilità di cambiare itinerario all’ultimo momento, e vi aiuterà ad adeguarvi alle esigenze, alle necessità che vi si presenteranno strada facendo.

Il segreto, perciò, è lasciarsi andare, e rimandare quasi tutto a quando sarete in loco. Il bello del viaggio è proprio l’improvvisazione, darsi la possibilità di organizzare il proprio viaggio giorno per giorno, tappa per tappa.
In paesi come quelli dell’America Latina, o dell’Asia, per esempio, vigono la libertà e l’improvvisazione, aspetti che a poco a poco, acquisirete anche voi. Vi sentirete, finalmente, privilegiati, orgogliosi di essere diventati più indipendenti di quando eravate partiti.

“L’importante è avere una traccia, una meta, o meglio una linea-guida, un canovaccio da seguire, ma nel percorso intermedio nulla e nessuno vi vieteranno di fare delle deviazioni.”

Nel caso in cui abbiate a disposizione un periodo molto ristretto, sarà più difficile concedervi questa libertà; datevi allora delle priorità, decidendo, magari, di fare meno tappe, evitando di girare come trottole. La frenesia e la foga di veder il più possibile saranno dei subdoli alleati, un’infingarda illusione, poiché il tempo passerà in un baleno senza che voi siate riusciti ad entrare nella dimensione più autentica e naturale del viaggio. Il consiglio, perciò, è quello di ridurre l’itinerario, a vantaggio di una dimensione più vera e autentica, in nome del viaggio, quello vero, quello sano, che sarà tale solo se porterà la vostra firma.

Nel nostro nuovo libro TRACCE DAL SUD – Scorrendo nel cuore dell’America Latina, parliamo esplicitamente del viaggio lento e di come abbiamo appreso questa “filosofia” viaggiando attraverso lunghe e prolungate sortire in America Latina. Attraverso aneddoti e descrizioni pratiche, vi avvicineremo al popolo dei viaggiatori zaino in spalla.

“Lo spirito di adattamento è qualcosa che si plasma con il tempo, poco a poco, e con una grande volontà. Si apprende con la dedizione, e a lungo andare finisce per essere uno dei più grandi insegnamenti del viaggio. Noi eravamo solo all’inizio, consapevoli di dover migliorare ancora molto. Spesso, però, è solo questione di rompere il ghiaccio, dopo non ci pensi più.”

TRACCE DAL SUD E’ DISPONIBILE IN CARTACEO E IN E-BOOKPRENOTA LA TUA COPIA QUI

COSE IMPORTANTI PRIMA DI PARTIRE: L’importanza di avere un’assicurazione sanitaria

Nella fase di organizzazione e di pre-partenza non dimenticate di stipulare una buona assicurazione. Ci teniamo sempre molto a sottolinearlo, perché è davvero importante essere coperti, troppi sono i rischi a cui si va incontro senza copertura. Ci riferiamo ovviamente a destinazioni extraeuropee dove non possiamo usufruire del sistema sanitario locale. Considerate che, senza assicurazione, anche un semplice passaggio in pronto soccorso potrebbe costare cifre esorbitanti a nostro carico, per cui meglio spendere qualche soldino in più che partire da sprovveduti. Noi, per esempio, durante il lungo viaggio di un anno in America Latina, abbiamo stipulato una polizza con estensione Mondo valida per 6 mesi, che poi abbiamo rinnovato in Colombia una volta scaduta.

QUALI PRENOTAZIONI?

Capitolo prenotazioni. Come avrete capito non siamo per il controllo totale del viaggio, anzi preferiamo fluire con ciò che accade al momento, quindi ben vengano i cambi di programmi e le improvvisazioni. Per fare ciò, perciò, e sempre se vi sentite comodi, sarà meglio prenotare il meno possibile: cioè, sarà certamente utile riservare le prime notti, ma poi liberi tutti, nel senso che deciderete strada facendo dove quando. Così facendo non sarete vincolati ad un programma fisso e potrete cambiare traiettoria senza problemi, per contro avrete sempre il dubbio se trovare posto o meno, anche se quest’ultima sensazione è più che altro un’illusione nel senso che un posto dove dormire lo trovate sicuro. Per attuare questa strategia occorre essere liberi di mente e fiduciosi che tutto andrà sempre bene.

Per quanto riguarda le escursioni vi consigliamo sempre di sceglierle sul posto perché avrete più scelta e magari a miglior prezzo. Per esempio, avevamo dubbi se riservare via internet il trekking verso la Ciudad Perdida in Colombia, ma poi abbiamo optato per fare tutto una volta giunti a Santa Marta e, infatti, ci andò bene, perché siamo riusciti anche a trattare. Abbiamo fatto lo stesso per il trekking di Machu Picchu, oppure per l’escursione al Salar de Uyuni in Bolivia. Insomma la soluzione si trova sempre.

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