Il Messico è attualmente una delle poche destinazioni extra-europee dov’è possibile viaggiare per Turismo. Il Paese in verità non ha mai chiuso le frontiere ai viaggiatori. A causa della pandemia, però, la situazione internazionale muta costantemente, perciò, se avete intenzione di intraprendere un viaggio in Messico vi consigliamo di consultare il sito di viaggiare sicuri.it prima di partire. Covid-19 a parte, però, il Messico è un Paese enorme, che raccoglie nella sua immensità luoghi e segreti stupefacenti. In questo articolo abbiamo provato a a fare una Top 10, che speriamo vi possa essere da spunto per il vostro prossimo viaggio.
1. BACALAR, LA LAGUNA DEI SETTE COLORI
Vogliamo aprire questa rassegna con uno dei luoghi a noi più cari. Un posto surreale, colmo di bellezza e di natura. Bacalar si trova a 200 km a sud di Tulum, in una zona naturalistica davvero spettacolare, nell’immediato entroterra che corre parallelo alle coste del Quintana Roo, è una delle località più spettacolari del Messico, tappa imperdibile di un viaggio nello Yucatan.
Pueblo Magico e località turistica molto raffinata, Bacalar si affaccia appunto sulla cosiddetta Laguna dei sette colori, chiamata così per le suggestive sfumature cromatiche delle sue acque, che vanno dal turchese all’azzurro, dal ceruleo al blu intenso. Un arcobaleno di colori davvero suggestivo!
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2. TULUM, I CENOTES E LE ROVINE MAYA
Tulum entra di diritto nella nostra lista, e pur essendo diventata molto turistica negli anni, non ha perso il proprio fascino. Infatti, nonostante la densità di turisti che affollano gli alberghi e le spiagge della sua riviera dorata, c’è qualcosa a Tulum che colpisce chiunque vi giunga. Sono le sue romantiche rovine maya a picco sul mare, che noi consideriamo tra le più spettacolari del patrimonio archeologico messicano, e soprattutto i misteriosi cenotes, ovvero i pozzi naturali di acqua dolce, che si trovano nei dintorni della città. Un fenomeno naturalistico unico, che vi consigliamo di visitare. (Per approfondire, LEGGI QUI)
3. IL PUEBLO MAGICO DI SAN MIGUEL DE ALLENDE
San Miguel de Allende, che si trova nello Stato del Guanajuato, è stata la prima tappa del nostro ultimo viaggio d’esplorazione in Messico (Febbraio/Marzo2020), e dopo averla vista siamo rimasti davvero impressionati dalla sua bellezza. Non a caso, San Miguel de Allende è Patrimonio Culturale dell’umanità, Capitale Americana della Cultura, nonché culla dell’indipendenza messicana e per questo orgoglio nazionale. Fotograficamente è bellissima, va detto però, che oggi si è trasformata in un enclave statunitense, nel senso che prevale un turismo di americani e canadesi, il che ha fatto oscillare nel tempo i prezzi verso l’alto, facendo disperdere un po’ quell’impronta popolare tipica dei paesi messicani. Nonostante ciò, l’incanto coloniale è rimasto invariato e i suoi cromatismi danno vita a scorci incredibili.
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4. IL LAGO DI PATZQUARO
Nello stato del Michoacan, a 63 km da Morelia e a sole 5 ore e mezza da DF-Ciudad de Mexico, si incontra uno degli scorci più suggestivi del Messico: il Lago di Patzquaro, il luogo dove, secondo la tradizione indigena, sarebbe iniziata la Storia del Messico. In tutta la cittadina di Patzquaro si respira un’atmosfera pittoresca: chiese antiche ed imponenti, stradine acciottolate, palazzi signorili e piazze assolate regalano scorci suggestivi. Senza dimenticare ovviamente il grande Lago, che caratterizza l’intero paesaggio circostante.
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5. L’ISOLA DI HOLBOX
L’isola di Holbox spunta come una visione dal Mar dei Caraibi, proprio di fronte alle coste dello Yucatan, alle propagini della penisola, non lontano da Cancun e da Playa del Carmen, rispetto alle quali, però, ha mantenuto una semplicità totale. A Holbox, infatti, non ci sono nè resort, nè grandi hotel, ma solo piccoli eco-lodge, ostelli e strade di sabbia. Ci si muove, infatti, solo a piedi, in bicicletta, o tutt’al più noleggiando un motorino.
Negli ultimi anni, soprattutto tra i viaggiatori, si è sparsa la voce dell’esistenza di questo minuscolo paradiso, e così il flusso turistico è aumentato, senza però intaccare lo stile di vita rilassato e tranquillo di questa piccola isola caraibica.
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6. I DESERTI DELLA BAJA CALIFORNIA
La Baja California è in assoluto il luogo del Messico che più amiamo, e che data l’estensione merita un viaggio a parte.
Una penisola di circa 2000 km dove il blu profondo del Mar di Cortes fa da sfondo a storie di pirati e cercatori d’oro, e alle graziose missioni gesuitiche che spuntano da oasi che sembrano miraggi; c’e poi il deserto del Vizcaino, la Catena montuosa della Giganta, i cactus alti anche 15 metri, qualche paesino ad interrompere la monotonia del paesaggio, i canyon e le insenature di acqua turchese, c’è davvero di tutto in Baja California, una striscia di terra, che da Tijuana si protrae verso sud per oltre 1600 km, correndo parallela alla costa pacifica del Messico.
Vale davvero la pena conoscere questo angolo sperduto e desolato, dove il sole e la solitudine la fanno da padroni. Un universo a se stante, molto diverso dal Messico continentale per paesaggio e stile di vita.
“Giganteschi denti di granito, pianure trapunte di cactus, baie dove fanno le capriole le balene grigie.
Una terra bella e impossibile dove avventurieri, missionari e speculatori hanno cercato di realizzare i loro sogni, sempre sconfitti da una natura prepotente e inospitale.”
7. LE ROVINE MAYA DI CALAKMUL
Durante i nostri viaggi in Messico, di siti archeologici ne abbiamo visti tanti, e quello di Calakmul è uno dei più incredibili di tutto l’universo maya. Completamente avvolto in una foresta vergine, racconta di un passato glorioso, imponente, come le dimensioni delle sue piramidi che si stagliano ben oltre l’altezza della vegetazione tropicale, dominandone la vastità. Un’emozione indimenticabile, quella che si prova una volta raggiunta la sommità degli edifici più alti, e che noi non dimenticheremo mai, soprattutto perchè giunta all’improvviso, scaturita da un’intuizione che ci ha fatto virare il percorso dalla costa meridionale del Quintana Roo verso il cuore dello stato di Campeche.
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8. IL GIARDINO SURREALISTA DI EDWARD JAMES
Situato nel cuore del paradiso naturale della Huasteca Potosina, a pochi chilometri dal Pueblo Magico di Xilitla, nello Stato di San Luis Potosì, e avvolto dalla rigogliosa giungla messicana, il Giardino Surrealista di Edward James rappresenta uno dei più incredibili e originali capolavori artistici di tutta l’America Latina.
Il Giardino è un Inno all’arte dell’immaginazione, inteso come processo inconscio inarrestabile.
Come volontà del suo creatore, Edward James, in questo giardino incantato si manifestano le eco di un passato ancestrale e i riflessi di un non-tempo visionario, e si materializzano tutti i sogni più reconditi. Varcare quella soglia sarà come entrare in un mondo fantastico.
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9. LA HUASTECA POTOSINA
Una delle zone più belle che abbiamo incontrato durante il nostro ultimo viaggio in Messico, è stata la Huasteca Potosina, un’area naturalistica molto vasta, situata nello Stato di San Luis Potosì, che ospita al suo interno cascate spettacolari, corsi di acqua smeralda, una vegetazione lussureggiante e vari pueblos magicos.
Un paradiso che ci ha lasciato letteralmente senza fiato, e che va considerato uno dei più bei tesori naturalistici di tutto il Messico. Si tratta di un’area molto vasta e che fa capo alle città di Ciudad Valles e Rio Verde e ospita, all’interno del suo territorio, anche graziosi pueblos come Aquismon.
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La Huasteca Potosina è un’area incredibile, grazie ai suoi paesaggi mozzafiato e a un’ esuberante vegetazione. E’ il regno di una natura senza compromessi, a cui l’uomo ha cercato di adeguarsi senza imporre la sua ingombrante presenza
10. LE ROVINE DI PALENQUE
Palenque è, senza dubbio, uno dei siti archeologici maya più belli ed importanti. La bellezza e l’imponenza di questo sito lasciano senza fiato e si imprimono nella memoria di chiunque passi di qui. D’altronde, Palenque è una delle perle più luminose di qualunque viaggio in Chiapas, e così è stato anche per noi. il nostro Messico, infatti, inizia proprio da qui, dopo aver attraversato la scomoda frontiera occidentale con il Guatemala, segnata inequivocabilmente dal lento scorrere del fiume Usumacinta. Attraversare i territori vergini del Guatemala e ritrovarsi nel bel mezzo della Selva Lacandona, prima di giungere ai piedi delle rovine di Palenque, è stata un’emozione unica, per bellezza dei paesaggi ed intensità del viaggio.
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