MESSICO: ALLA SCOPERTA DI IZAMAL, “LA CITTA’ GIALLA”

Izamal è una piccola cittadina messicana di appena 15.000 abitanti, conosciuta anche come “la città gialla”, in spagnolo “Ciudad amarilla”, per via dei suoi edifici color giallo dorato e paglierino, che regalano un colpo d’occhio magico e totalizzante. Izamal è uno dei tanti tesori dello Yucatan, come potrebbero esserlo Valladolid e Bacalar, tanto per fare dei nomi, perché poi ci sarebbero anche i cenotes di Tulum, il villaggio di Pescatori di San Felipe, e ancora l’Isola di Holbox.

Per le strade di Izamal
Photo by Alejandro Zayas on Unsplash

IZAMAL NELLA STORIA

Nell’antichità, Izamal è stato un centro MAYA molto importante, uno dei principali di tutto lo Yucatan, soprattutto grazie alla sua posizione strategica. Passavano di qui le rotte che dalla costa (oggi Quintana Roo) conducevano a Merida, mentre, all’interno della città si intersecavano due sacbeob, tipiche strade MAYA, ricoperte in stucco bianco che conducevano a piazze o ad altri edifici importanti.
Purtroppo, con l’arrivo degli spagnoli furono distrutti molti degli edifici maya, che vennero rimpiazzati da chiese e monasteri cristiani.
Una concentrazione di architetture religiose che ne fece un importante vescovato.

Per le strade di Izamal

COME ARRIVARE

Si può arrivare ad Izamal in vari modi. Trovandosi sulla direttrice Valladolid-Merida, molti bus locali passano di qui. Noi ci siamo giunti proprio da Valladolid, da cui Izamal dista poco meno di due ore.

Giuly all’interno del Convento di Sant’Antonio

COSA VEDERE

Oggi Izamal è una città turistica, che però non ha perso la sua vocazione di centro agricolo e tradizionale. Di fatto è un piccolo pueblo, che conserva un atmosfera tranquilla, dove si parlano ancora alcuni dialetti maya. D’altronde, che Izamal sia stato un importante centro strategico dell’Impero lo si capisce bene dalle imponenti piramidi maya, che sorgono proprio in città, la più grande delle quali è quella di Kinich Kak.
Occupa un’intero isolato e, se si raggiunge la cima, si può apprezzare uno spettacolare colpo d’occhio, dai toni ocra-paglierino, di tutta la città.

L’imponente templio maya Kinich Kak

A conferma di un interessante sincretismo architettonico, sviluppatosi in epoca coloniale, nel centro storico spiccano, poi, vari edifici di culto cristiano, tra tutti l’enorme Convento francescano di Sant’Antonio da Padova, anch’esso tipicamente giallo.

Il Convento di Sant’Antonio da Padova

“Izamal è un piccolo centro turistico e di pellegrinaggio, come testimonia la presenza dell’imponente Convento di Sant’Antonio da Padova; tuttavia, il passato coloniale non è riuscito a cancellare la tradizione maya, che resiste in alcuni edifici, e soprattutto nei dialetti indigeni. E’ proprio questo sincretismo culturale a rendere molto interessante la Città Gialla.”

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