ESPLORANDO LA BAJA CALIFORNIA IN BARCA A VELA

In questo articolo vi racconteremo di quando, a bordo di Durlindana, siamo andati alla scoperta del Mar di Cortez. Nove meravigliosi giorni in barca a vela, per conoscere una prospettiva della Baja California che, altrimenti, non avremmo potuto avere! Guidati da chi il mare lo conosce e lo vive da sempre sulla propria pelle senza compromessi.
Non solo mare, anzi, abbiamo conosciuto anche lembi di terra esclusivi, baie paradisiache e isolotti puntellati da cactus e abitati solo da leoni marini. Il regno totale di una natura incontrastata e selvaggia.

Uno scorcio incantato di Baja California (Baia di Agua Verde)

“I nove giorni su Durlindana ci hanno aperto un mondo nuovo, regalandoci tutto l’azzurro del Mar di Cortez oltre ad angoli di terra indimenticabili.
Dopo vari viaggi on the road lungo le strade polverose della Federal Mexico 1, ora possiamo dire di conoscere un pò più a fondo la Baja California.”

UNA PROSPETTIVA UNICA DELLA BAJA CALIFORNIA

Sono passati ben 4 anni dal nostro viaggio in Baja California on the road, tornare in questo angolo remoto di mondo è sempre un’emozione, questa volta, però, l’esperienza è stata ancora più particolare, giacché non capita tutti i giorni di avventurarsi in un mare così bello come quello di Cortez e per di più a bordo di una barca a vela.

Il Team Vitamina Project insieme ad Andrea & Chicca

LA BARCA CON CUI ABBIAMO NAVIGATO

Durlindana è una barca incredibile, 21 metri di eleganza, un passpartout d’eccezione per conoscere i segreti del Mar di Cortez e decifrare le particolarità di un eco-sistema così estremo, caratterizzato da isolotti disabitati e da una costa desertica e multicolore.
Oltre al design esclusivo firmato Sciomachen, Durlindana è una barca nata per navigare, robusta e molto confortevole, con lei, Andrea e Chicca hanno raggiunto i confini del globo terrestre, svariando dall’Antartide alla Polinesia. Completamente ristrutturata nel 2016, la barca può ospitare 6 ospiti in tre cabine con bagno privato, oltre ad Andrea e Chicca.

DURLINDANA vista dal mare

La vita in barca, il sapore del sale, il vento sulla faccia mentre le grandi vele si dispiegano e ci guidano verso l’ignoto. Il mare unisce o allontana, ma se hai la fortuna di affrontare il viaggio con un equipaggio efficiente e con un comandante esperto, allora è tutto più semplice. Sì, in questo caso credo proprio che il mare unisca e faccia nascere belle amicizie.

MANTE, BALENE E DELFINI

Il nostro viaggio con Durlindana è stato entusiasmante, 9 giorni di emozioni e scoperte, durante i quali siamo rimasti, ancora una volta, incantati dalla bellezza della Baja California, e dalla sua natura selvaggia. Ogni giorno un paesaggio diverso, ogni giorno un incontro sorprendente. Molte volte, infatti, durante la navigazione abbiamo avvistato delfini danzanti, Balenottere azzurre, megattere, perfino mante esuberanti che sbucavano dall’acqua, avvitandosi su stesse per poi immergersi di nuovo negli abissi. E noi sorpresi da tanta poesia, da questi artisti del mare, che incantano con il loro naturale sinuoso incedere verso l’orizzonte.

Una megattera esce dall’acqua

L’ITINERARIO

Il giorno 5 marzo siamo salpati dal porto di La Paz, precisamente da Marina La Paz, navigando in direzione Isla Espiritu Santu.
Il vento ha cominciato a gonfiare le vele sin da subito e in poche ore eravamo già a Los Lobos, una baia protetta dove avremo passato la notte. Dopo aver dato l’ancora, la prima esplorazione era già a portata di mano: 2 km di trekking per raggiungere la cima della collina e ammirare, appena sotto di noi, una delle spiagge più belle di questo tratto di costa, Playa Balandra, un paradiso.

vista panoramica di Playa Balandra

Arriva l’oscurità e ci apprestiamo a passare la nostra prima notte in barca. Una poesia farsi cullare dal lieve dondolio delle onde e dal rumore del mare. Un toccasana. Così che al mattino, quando ti alzi, ti senti beato, privilegiato di essere lì, in mare, lontano da tutto e da tutti.
Il tempo di una ricca colazione e si riparte, pronti a seguire la scia del vento.
I giorni passano, il sole va è viene, qualche volta addirittura pioviccica, strano da queste parti. Il vento soffia a intermittenza, così che a volte, siamo costretti ad andare a motore. A volte succede. Come dice il Capitano, non siamo noi a decidere, ma il mare. Tutto sommato, però, prosegue tutto a gonfie vele, in tutti i sensi. Approdiamo in nuove baie desolate, paradisiache.

Puerto Agua Verde

ISLA PARTIDA E BAIA SAN FRANCISCO

Raggiungiamo, quindi, la piccola Isla Partida, difronte alla quale c’è uno scoglio dove vive una piccola comunità di leoni marini, ma a loro non importa, ci osservano passare, alzano il capo e, indolenti, tornano a prendere il sole. La tappa successiva è Isla San Francisco e la sua baia omonima, da noi rinominata Shell Bay, per via della sua forma a conchiglia, grande opera di Madre Natura. Il cielo è grigio, ma nonostante tutto, i colori rimangono invariati. L’acqua è cristallina. Dopo aver tirato giù l’ancora, saliamo sul tender e raggiungiamo la spiaggia. Ci aspetta un cammino di un paio di chilometri. L’obbiettivo è raggiungere la vetta della collina e ringraziare il Cielo, o il Destino che ci ha voluto viaggiatori e che ci ha accompagnato fin qui.

Baia San Francisco

I VILLAGGI DI PUERTO AGUAVERDE

Lasciamo Isla San Francisco, diretti a Puerto Agua Verde, punto più settentrionale della nostra navigazione. Siamo a solo un centinaio di miglia dalla Baia di Loreto, ma sfortunatamente non arriveremo sin lì, abbiamo un piano di navigazione prestabilito e dobbiamo seguire il programma. Così, una volta passata la notte in questo ennesimo paradiso, il Capitano rimetterà la prua verso sud, navigando sotto costa.
Arriviamo poi a San Evaristo, minuscolo villaggio di pescatori, dove troviamo perfino un piccolo alimentari. Compriamo un po’ di frutta e un queso de cabra (formaggio di capra) squisito. Il villaggio non è niente di che, ma la situazione in sé è da film.

Sullo sfondo Puerto Agua Verde

IL RITORNO VERSO LA PAZ

Seguiranno ancora paesaggi mozzafiato, scenari da film, canyon di roccia rossa sullo sfondo di un mare azzurro. Unici testimoni, i cactus!

Tutta la magia della Baja California

Quando, in lontananza, cominciamo a scorgere il porto di La Paz e quindi i primi segni della civiltà (“ma quale civiltà?”) ci coglie un po’ di magone.
E’ come se l’idillio si rompesse per sempre, infrangendosi sull’imperturbabile realtà. Non siamo pronti a tornare a terra, tutto quel mare, ci chiediamo, dove finirà? E quel vento dove soffierà? Non lo sappiamo, non sappiamo rispondere. Tutto passa, anche le cose belle, ancor più rapidamente. Di questo viaggio resterà il ricordo di paesaggi incredibili, ma soprattutto delle storie di Andrea, Capitano dallo sguardo cupo e dal cuore d’oro, che insieme alla sua Chicca aveva navigato tutti i mari possibili, e in mente sua, anche quelli del sogno.

“Tornerò in questo lembo di deserto proteso nel mare, tornerò nella Baja per provare ancora l’emozione ineguagliabile di frequentare le balene.
E anche se non so spiegare il perché di questo stato d’animo che sfiora la commozione e mi stropiccia il cuore, credo proprio che loro lo sappiano. Sì, le balene lo sanno.”

(PINO CACUCCI – Le Balene lo sanno)

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