COSTARICA MAGICA: il bosco nebuloso di MONTEVERDE

Monteverde è uno dei luoghi più affascinanti del Costarica, così magico che sembra di entrare in un’altra dimensione. Quello che si vede qui rimane certamente impresso. Si tratta di una tipica foresta nebulare, le cui fitte nebbie persistenti creano un ambiente suggestivo e davvero unico, dando al visitatore l’impressione di ritrovarsi in una foresta magica, popolata da esseri fiabeschi. Qui vive, oltre a tapiri, marsupiali e felini, il Quetzal, l’uccello dal plumage azzurro elettrico e dalla coda lunga, simbolo del Guatemala e venerato dai maya sin dai tempi antichi.

Monteverde si trova tra le province di Puntarenas e Alajuela, in un territorio collinare montuoso che presenta dislivelli compresi tra i 600 e i 1800 metri, e la sua riserva è una delle più visitata in assoluto.

“Oggi è stata una giornata in nome della Natura, come tutte per la verità in Costarica, questo magico paradiso naturale disperso nel cuore dell’America Centrale. Alle 7 del mattino stavamo già esplorando i percorsi della riserva naturale di CuriCancha, una delle 3 che si trova nell’area di Monteverde, abitata da alberi secolari, colibrì e Quetzal, che qui chiamiamo anche l’uccello della paradiso. Il bosco, con la sua anima “nebulosa” ci ha avvolto e accompagnato ad ogni passo.”

“Foreste Pluviali, spiagge pianche bagnate da un’acqua azzurro-intenso, boschi nebulosi e vulcani millenari, c’è tutto in Costa Rica, come se fosse un piccolo Eden sulla Terra, una testimonianza diretta di quanto è generosa Nostra Madre Natura.”

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LA CITTA’ DI SANT’ELENA

Monteverde si trova nella Provincia di Puntarenas, nel cuore del Costarica, non molto distante da La Fortuna e dal Vulcano Arenal e ben collegata con la capitale San Jose, nonostante la strada per arrivarvi non è così comoda, perchè piena di curve, essendo Monteverde una zona montuosa. Con Monteverde si identifica il piccolo centro che a sua volta dà il nome all’omonima Riserva Biologica, conosciuta per l’unicità delle sue foreste nebulose.

Il centro turistico più attrezzato e conosciuto della zona è la piccola città di Sant’Elena, ed è lì che dovete andare. Vi troverete, infatti, tanti ostelli, ristoranti, bar e addirittura un Aventura Park, un bellissimo Museo delle Orchidee, un serpentario e un mariposario, ovvero un giardino dove vivono centinaia di specie di farfalle. Per certi aspetti Sant’Elena sembra un parco divertimenti per gringos, ma date le piccole dimensioni del centro può anche essere piacevole farvi base.

LE RISERVE NATURALI DI MONTEVERDE

Da Sant’Elena ci si può muovere per visitare le varie aree naturali dei dintorni, che sono tre: la Riserva Biologica di Monteverde, il Selvatura Park e la Riserva del Curi-Cancha, tutte caratterizzate da uno stesso eco-sistema, quello della foresta nebulosa, appunto, che circonda l’intera area di Monteverde.

“Una foresta nebulosa è una foresta sempreverde tropicale, caratterizzata dall’essere coperta, in modo persistente, frequente o stagionale, da una cortina di nuvole a bassa quota, in genere a livello della chioma arborea. Si tratta di un bosco di transizione dove i venti caldi e umidi che giungono dai Caraibi fanno condensare le nubi, creando scenari a dir poco suggestivi.”

La Riserva Biologica di Monteverde, quella del Curi-Cancha e il Selvatura Park richiedono tre ingressi differenti ed offrono tante attività: dai trekking al bird-wathching al canopy. Famosi sono i ponti sospesi del Selvatura Park, mentre una rete di sentieri di circa 13 km si sviluppano all’interno delle altre due riserve (Curi-cancha e il Monteverde Cloud-forrest), il cui ingresso è contingentato tra le 150 e 200 persone per volta, per evitare un sovraffollamento lungo i percorsi.

Per tutte le attività visita il sito ufficiale Selvatura.com

“La visita alla riserva è consigliata a tutti, ma bisogna considerare alcuni aspetti pratici: i sentieri con qualche salita e discesa e un po’ di fango. Specie nella stagione delle piogge, molti percorsi possono diventare a tratti scivolosi, anche se nei punti di maggior pendenza sono state posti assi di legni nel terreno per agevolare il percorso. E’ raccomandato indossare un paio di scarpe da trekking impermeabili, e portate con se un k-way.”

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