Un tesoro fatto di spiagge dorate, lunghi tratti di costa e calette segrete che sembrano spuntare come per magia quando meno te lo aspetti, è la Costa Brava che si estende da Blanes fino al confine francese, un paradiso ricco di colori, dalle tonalità generose e variegate che vanno dal verde della macchia mediterranea, al rosa della roccia, al giallo sabbia, al blu intenso di un mare pulito e rigenerante. Un mondo naturale ancora preservato nella sua complessità naturalistica, che alterna piccoli borghi marinai a località turistiche venerate per la vita notturna, un mix di richieste che regala paesaggi di grande impatto visivo e che preserva nella più completa esclusività calette belle e soprattutto tranquille.
PAESAGGI INCANTEVOLI E SCORCI DI MEDITERRANEO
Ce ne sono tantissime, ma noi ne abbiamo selezionate dieci ed abbiamo preparato per voi una sorta di mini-guida che speriamo vi sarà da spunto e ispirazione.
Molte di queste calette sono raggiungibili solo a piedi, attraverso i camini di ronda, sentieri spettacolari che costeggiano il litorale e regalano al viandante scorci di mediterraneo davvero unici.
- Aiguadolça è una piccola caletta che si raggiunge dalla spiaggia principale di Tamariu tramite un dolce sentiero facilmente percorribile. Siamo a Palafrugell, nel basso Empordà. La spiaggia di Tamariu è ben dotata di tutti i servizi, ma se ad un approccio turistico preferite un ambiente più tranquillo e riservato, allora è il caso di spostarvi ad Aiguadolça, dove troverete una piccola spiaggia di sabbia e ciottoli, larga circa 25 metri. Qui sarete immersi in un contesto molto più naturale di Tamariu, non ci sono più gli edifici e i segni dell’antropizzazione, ma solo le rocce della scogliera ed una fitta macchia verde di alberi.
- Platja Aiguablava è la spiaggia più meridionale di Begur. Viste le sue dimensioni (40 m di larghezza per una profondità di 80 m), probabilmente non è da considerarsi una caletta, tuttavia le sue caratteristiche naturali la rendono una spiaggia sicura e tranquilla, particolarmente adatta alle esigenze famigliari. Le acque sono poco profonde, ci sono buoni servizi come bagni e docce, ristoranti e la possibilità di fare sport acquatici come diving e snorkeling. Inoltre, negli immediati pressi della spiaggia c’è un parcheggio che è però a pagamento. Quindi, come vedete, gli ingredienti per passare una tranquilla giornata di mare, circondati da una natura ispiratrice, ci sono tutti.
- Cala Belladona. Orientata a sud-est e fiancheggiata dalla grande isola di Belladona Grossa e dagli isolotti di Sant Jordi, questa cala è senza dubbio una delle più pittoresche che punteggiano il camino di ronda compreso tra la Platja Gran di Platja d’Aro e la spiaggia di Torre Valentina. Se siete amanti dell’escursionismo e della natura in generale è questo un tratto di costa che non potete perdere. Stiamo parlando di soli 6 km, lungo i quali però si concentra un paesaggio naturale davvero spettacolare, reso selvaggio dall’imponenza delle formazioni rocciose circostanti. Cala Belladona è quindi una spiaggia molto naturale, priva di servizi, ad eccezione di un chiringuito aperto durante la stagione estiva. Per quanto riguarda la macchina, potete lasciarla lungo l’Av.d’Andorra, che collega il litorale da Platja d’Aro fino a Calonge.
- Cala Ametller. Questa bellissima caletta, protetta in un anfratto naturale davvero suggestivo, si trova ai piedi del camino di ronda che collega la spiaggia di Sant Feliu de Guíxols a quella di Sant Pol tramite un sentiero di circa 3km Nonostante le modeste dimensioni, che si riducono ancor di più in base alle maree e ai temporali, il motivo per cui vale la pena visitare Cala Ametller è il paesaggio circostante che regala uno scorcio di pura macchia mediterranea, dove la pineta che la protegge degrada dolcemente fino al mare, incontrando così le formazioni rocciose tipiche della Costa Brava.Il fondale di Cala Ametller non è molto profondo ed è perfetto per fare scuba diving e snorkeling.
- Cala Banys. A metà tra la grande spiaggia di Lloret de Mar e la spiaggia di Fenals, si trova questo angoletto tranquillo di natura selvaggia, ben noto tra gli amanti della pesca e lo snorkeling. Qui siamo vicini, ma lontani dai deliri festaioli di Lloret, e si respira un profumo di mar Mediterraneo. A Cala Banys ci si arriva seguendo un pittoresco sentiero che affianca il monumento bronzeo alla Dona Marinera chiaro richiamo ed omaggio alla cultura marinara di Lloret de Mar, oppure scendendo dal Castello di Sant Joan de Lloret
- Cala Bona. Un paesaggio idilliaco, disegnato dalla sorprendente maestria di madre natura: a Cala Bona è possibile vedere, infatti, in un unico quadro rocce impervie, boschi mediterranei e un’acqua cristallina protetta dai venti e le maree, grazie alla forma piuttosto allungata della caletta che si spinge all’interno della costa per circa 100 metri. Ci si arriva camminando per circa 2 km dal centro di Tossa de Mar, oppure in circa 15 minuti dalle vicine calette di Pola e Giverola, più a nord, attraverso un sentiero sterrato che si dirama attraverso i boschi.
C’è da dire che probabilmente, non troverete spazio per adagiare l’asciugamano, viste le modeste dimensioni della spiaggia, tuttavia il panorama che si contempla dal chiringuito soprastante giustificherà il vostro cammino sotto il sole. E se non potrete sdraiarvi per arricchire la vostra tintarella, potrete però nuotare e fare snorkeling. - Cala Calís è una piccola cala di circa 110 metri, circondata da scogliere e acqua trasparente, che si trova a 8 km da Roses, circoscritta tra le cale della Pelosa e di Montjoi. Vi si giunge attraverso la stessa strada litorale che fiancheggia la costa e si spinge oltre Cabo Norfeu. Caratterizzata dalla sabbia grigia e da acque che si fanno subito profonde, Cala Calís è una piccola spiaggia piuttosto riservata e nascosta se la paragoniamo a quella di Montjoi, dove è possibile ammirare un paesaggio di roccia nera, tipico della zona di Cap de Creus e soprattutto dove si può godere di una certa tranquillità.
- Cala Canyers. Siamo a Palamós, in quel tratto di litorale compreso tra Castell e Cap Roig, dove si incontrano alcune tra le calette più belle della Costa Brava, totalmente selvagge da vivere senza nessun filtro, ma semplicemente perdendosi nella suggestione. Tra queste calette, a buon diritto, c’è sicuramente Cala Canyers, situata tra Cala Senià e Cala dels Corbs, con le quali rivaleggia per bellezza paesaggistica. Stiamo parlando di una caletta di soli 60 metri di lunghezza per 25 metri di larghezza, perfettamente inserita in un paesaggio brullo, ma avvincente, reso memorabile dalle acque trasparenti. In quest’angolo nascosto si respira l’originalità di una natura poderosa, che l’uomo non è riuscito a dominare, a parte qualche piccola casetta di pescatori che anticamente serviva da rimessa.
L’unico modo per arrivare qui è a piedi, attraverso il sentiero forestale che comincia da Platja del Castell e passa per Barranca d’en Dalí, diramandosi per il Camí de Ronda che ci farà conoscere scorci indimenticabili come Cala Estreta, Cala Roca Bona e Cap de les Planes.
- Cala Cativa, questa piccola cala si trova a sud di Port de la Selva, incastonata come un gioiello naturale, tra due cale più grandi, Cala Tamariu, a nord, e Cala Fornells a sud, nel Parco Naturale del Cap de Creus. Nonostante sia piuttosto vicina al paesino di Port de la Selva, meno di 2 km, non è così semplice raggiungerla, giacché rimane piuttosto nascosta, come il segreto che custodiscono i suoi fondali. Cala Cativa, infatti, racconta una storia che si perde nel tempo, è la storia di una nave greca, o forse romana, che affondò all’inizio dell’era di Cristo. Il suo relitto giace proprio di fronte alle coste a 33 metri di profondità senza un nome, e la sua ancora incastonata nelle rocce per effetto dell’ossidazione dovuta al passaggio del tempo ci ricorda di un passato lontano quasi mitologico.
Altro simbolo di un tempo ormai andato è la casetta di pescatori scavata interamente nella roccia, che si trova nella parte sud della baia, rivolta verso il mare, suggello molto antico che doveva fungere da riparo dalle intemperie.
- Cala Canyet. Questa bellissima cala si trova a Santa Cristina d’Aro, tra Tossa de Mar e Sant Feliu de Guíxols, ed è parte dello spettacolare mosaico di calette che si susseguono tra queste due località. Un tratto ricco di grazia, dove il paesaggio mediterraneo si esprime ai massimi livelli. Cala Canyet è raggiungibile anche in macchina, prendendo lo svincolo che conduce alla zona urbanizzata di Rosamar; la spiaggia si trova in una rientranza naturale, sul lato sinistro. Le acque pulite e trasparenti bagnano una spiaggia di sabbia fina larga circa 70 metri e ampia 15 metri. Considerata la sua vicinanza alla zona urbana, Cala Canyet è dotata di tutti i servizi balneari, e quindi docce, un ristorante, chiringuito, e persino un club nautico, ma nonostante ciò, mantiene una certa tranquillità. Nella zona urbanizzata, su un terrazzo con vista mare ci sorprenderà la presenza di una statua di Ava Gardner, omaggio a quella diva che nel 1950 passò di qui mentre stava girando le riprese del film “Pandora e l’Olandese volante”. Suggestioni cinematografiche, che però confermano l’indiscusso valore di uno scorcio di Costa Brava davvero irripetibile.
“Post realizzato in collaborazione con Catalunya Experience”