CAMBOGIA: I VILLAGGI GALLEGGIANTI SUL LAGO TONLE SAP

Un’esperienza molto interessante da fare durante un viaggio in Cambogia è quella di visitare uno degli oltre 150 villaggi galleggianti che si affaccia sulle sponde del Tonle Sap, il lago più grande del paese.
E’ interessante navigare tra i dedali acquatici, tra case, negozi, orti fluttuanti e persino pagode. Un mondo diverso, inimmaginabile per noi occidentali, dove le prospettive cambiano radicalmente e seguono il ritmo delle maree, che di riflesso provocano l’innalzamento e l’abbassamento del livello del lago. Pensate che durante la stagione delle piogge il Tonle Sap amplia di oltre 20 km la propria estensione, finendo per occupare l’8% dell’intero territorio cambogiano.

QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA

“L’uomo è incredibile, riesce ad adattarsi dovunque, riesce a vivere in ogni dove, con la massima disinvoltura.” È questa la prima cosa che abbiamo pensato, mentre visitavamo, o meglio fluttuavamo tra i dedali acquatici del villaggio galleggiante di Krakor, sul lago Tonle Sap. Qui le case, i negozi, persino le pagode sono costruite su chiatte di bambù e si spostano a seconda della marea, e quindi della stagione. Sembra fantasia, invece è realtà!

Costruzioni di legno sospese sull’acqua, o sul fango, dentro qualche tappeto di paglia, qualche cianfrusaglia ed intere famiglie che ti guardano con gli occhi di chi, impassibile, osserva scorrere il tempo e le avventure di altri. A loro non importa chi sei, ma al tuo passare si fermano, alzano gli occhi e ti guardano, fissi negli occhi, pieni di discreto timore e di dolce semplicità.

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DA DOVE PARTIRE PER VISITARE I VILLAGGI GALLEGGIANTI

I principali punti di partenza per visitare uno dei tanti villaggi galleggianti che si affacciano sul Tonle Sap sono di solito Siem Riep e Kompong Chhnang, noti centri turistici dove abbondano le agenzie. Occorre perciò fare attenzione alle proposte e soprattutto ai prezzi, spesso e volentieri gonfiati da queste ultime. Sono proprio i massivi flussi turistici a mettere a repentaglio il delicato equilibrio su cui vertono i villaggi galleggianti. Pensate che, per esempio, da Siem Riep partono grandi barche turistiche che a causa delle dimensioni non riescono nemmeno ad entrare. Come nel caso Chong Khneas, il villaggio più vicino a Siem Riep. Noi, per non alimentare queste dinamiche, ci siamo allontanati da Siem Riep subito dopo aver visitato la favolosa Angkor, scendendo verso Pursat, diretti a Sianoukville. Ed è nei pressi di Pursat che abbiamo fatto un’interessante esperienza su di un villaggio galleggiante, a dire il vero in maniera inaspettata perché, viste le premesse, avevamo deciso di rinunciare.

LA NOSTRA ESPERIENZA

Pursat è una grande città, capoluogo dell’omonima provincia. Inizialmente, ci siamo fermati qui solo per spezzare il lungo viaggio verso Sihanoukville, e non ci aspettavamo nulla di particolare. Come al solito, però, una volta approdati in una nuova località, cerchiamo di capire meglio dove ci troviamo, interagendo con la gente del posto, e qualcosa di interessante si scopre sempre. Per esempio, abbiamo capito che non lontani dalla città, prendendo un taxi o noleggiando un motorino, ci si può inoltrare nelle campagne circostanti, passando tra vaste risaie, fino a giungere nel distretto di Krakor, situato a sud-ovest del Tonle Sap, dove si trova il villaggio galleggiante di Kampong Luong.

A dire il vero, il villaggio di Kampong Luong sembra un luogo post-apocalittico e l’impressione visiva non è delle migliori. Tutt’intorno, infatti, si scorge un paesaggio disastrato, senza alberi e rifiuti ovunque. Quel che conta è la realtà delle cose, però. Siamo qui apposta. Contrattiamo un passaggio, saliamo su un’imbarcazione lunga e stretta e ci facciamo condurre tra i dedali acquatici del villaggio. A colpirci sono i colori, sgargianti, che danno allegria agli occhi, spezzando la monotonia del marrone dovuto alla consistenza limacciosa delle acque.

“Questi villaggi sono dei mondi paralleli, delle realtà difficili da immaginare. Qui l’uomo ha dimostrato grande estro e capacità di adattamento. Un’esperienza illuminante per noi occidentali.”

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Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Pensa che abbiamo attraversato tutta l’America Latina da sud a nord, sfruttando solo mezzi di trasporti locali. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.

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