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“Cosa avremmo mai fatto di così incredibile per meritarci tutto questo? Del dolcissimo sidro artigianale, del cibo squisito, un percorso in bici tra biondi campi di grano e piccoli borghi nascosti, paesini stupendi come Begur e Pera Tallada, tramonti poetici sul mar Mediterraneo, boschi di querce. Qualunque cosa abbiamo fatto, un fatto è certo, la Costa Brava è un sogno, si mangia da Dio ed è piena di posti magici.
Il nostro primo giorno di scoperte già volge al termine, ma la sensazione è che il bello deve ancora venire. Più felici che mai proseguiamo alla scoperta di altre memorabili parti di mondo, grati a questa splendida vita.”
La Costa Brava ci ha sempre riservato dolci incanti e sorprese inattese, sin dal nostro arrivo in Catalogna, e continua ad omaggiarci con i suoi angoli di paradiso. In questo articolo, vi parliamo di uno dei suoi borghi più belli, manifestazione diretta della bellezza mediterranea, Begur, cui abbiamo deciso di affiancare una chicca medievale, un segreto che in pochi conoscono, ovvero il borgo di Peratallada.
Lasciamo i clamori (e i rumori) della città e ci inoltriamo verso nord, verso l’incantevole Costa Brava, che ogni volta ci sibila nell’orecchio le sue incredibili suggestioni. Noi siamo innamorati della Costa Brava, e più la conosciamo, e più siamo attratti da lei.
Non perdiamo, però, di vista l’oggetto principale del nostro articolo: Begur, uno splendido borgo, che si trova a 130 km a nord di Barcellona e a 45 km da Girona. Le sue eleganti architetture in stile modernista adornano il centro storico e sono il frutto dell’iniziativa dei cosiddetti “Indiani”, che tornarono in Catalogna dopo aver accumulato enormi ricchezze tra Cuba e Porto Rico; mentre le numerose spiagge e le riservate insenature sono la ciliegina sulla torta di un piccolo paradiso.
Un patrimonio storico-architettonico e naturalistico notevole, considerando le dimensioni del borgo. Ovviamente, il periodo migliore per visitare Begur (e la Costa Brava in generale) è l’estate, ma anche la stagione primaverile regala grande incanto, anche se di fatto, l’acqua resta ancora molto fredda per farsi il bagno.
A dominare tutto dall’alto, le rovine del castello medievale, arroccato sulla sommità più impervia del promontorio su cui si adagia il centro cittadino.
Da qui su è, infatti, possibile ammirare uno scorcio di mediterraneo impareggiabile, ancor di più al tramonto, quando uno scenografico gioco di luci apre la vista all’orizzonte e regala fotogrammi incredibili.
Inoltre, sempre da questo mirador, si scorgono il borgo di L’Estartit e, soprattutto, le Isole Medas, considerate uno degli ultimi paradisi del Mediterraneo, e soprattutto luogo privilegiato per gli amanti della subacquea.
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La grande ricchezza di Begur consiste nel suo patrimonio architettonico, nello specifico, nelle eleganti architetture in stile modernista, fatte costruire dai cosiddetti Indiani, ovvero i catalani partiti all’inizio del secolo scorso verso le Americhe in cerca di fortuna, e ritornati in veste di ricchi possidenti e commercianti. Questi riuscirono ad accumulare ingenti ricchezze, grazie alle quali si guadagnarono, una volta tornati, un grande prestigio e il riconoscimento della comunità catalana.
“Arricchitisi principalmente con le piantagioni di canna da zucchero tra Cuba e Porto Rico, questi intraprendenti commercianti, sentirono successivamente il richiamo della loro terra natia così forte, da pensare di tornare finalmente da lì dove la loro epopea era iniziata, la Catalogna.”
Una volta rientrati in patria, per mettere in mostra il loro successo, fecero costruire grandiose abitazioni in stile modernista, seguendo la moda diffusa all’epoca; ed è per questo che a Begur si possono ammirare tanti edifici del genere, che in alcuni casi sono dei veri e propri castelli. Un patrimonio architettonico di notevole valore, che certamente racconta di lunghe parabole di uomini coraggiosi e, soprattutto, determinati a venire fuori da quella miseria che li aveva costretti a lasciare la propria patria.
Tra gli edifici più significativi ci sono Can Petu, Can Pi e Can Sora, sul cui portico primeggiano decorazioni dipinti molto raffinate, Seguono poi Can Caner Bataller e Can Josep Forment, caratterizzati da uno stile classicheggiante, mentre Casa Ferrer Bataller mette in mostra uno stile più affine al modernismo tipicamente catalano.
LE SPIAGGE PIÙ BELLE DI BEGUR
L’altro tesoro di Begur è il suo litorale, così articolato e ricco di bellissime spiagge e suggestive insenature, uno dei più interessanti della Costa Brava. Chi arriva qui, lo fa principalmente per godere di un mare bellissimo e di un paesaggio costiero unico. Tra le spiagge più suggestive ci sono sicuramente quelle sabbiose di Playa del Racó, Playa Sa Riera, Playa Aiguafreda e Playa Sa Tuna, lungo le quali si affacciano villaggi di pescatori, sempre bagnati da un’acqua azzurra e cristallina.
Ad appena 15 km da Begur, verso l’interno, nel cuore dell’Empordá, circondato da capi di grano, uliveti e dolci colline, si trova il bellissimo borgo medievale di Peratallada, un sogno perso nel tempo, i cui casolari in pietra locale, molto ben conservati, danno luogo a un fascino intimo e personale. Peratallada, in catalano, significa proprio “pietra tagliata”, ed in effetti tutto il borgo è praticamente scavato nella pietra. Siamo in provincia di Girona, a pochi chilometri dalle migliori spiagge della Costa Brava, a metà strada tra Barcellona e la frontiera francese.
La facilità di accesso, il clima mite e il ricco patrimonio storico e culturale, oltre all’ampio ventaglio di attività che offre la zona, fanno di Peratallada un luogo ideale per una vacanza tranquilla, a stretto contatto con la natura. Inoltre il borgo è ricco di piccole beautiques artigianali che mettono in mostra un gusto unico e ricercato. Infine, le stradine strette, le macchie di fucsia intenso dei bouganville in fiore e gli scorci di vita rurale, rendono Peratallada uno dei borghi di maggior incanto della Costa Brava e della Catalogna in generale.
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