BERAT, GIOIELLO D’ALBANIA

BERAT, LA CITTÀ DELLE MILLE FINESTRE

Viaggiamo sempre senza piani, con la mappa in mano, in cerca di voci e di echi da poter seguire. E così decidemmo di fare anche in Albania, fu un viaggio memorabile, pieno di sorprese e di tesori, come quello che scoprimmo a Berat, meglio conosciuta come la “Città delle mille finestre”. Pittoresca, graziosa e multiculturale, Berat si presenta come un unicum in tutta l’Albania.

Situata nel sud dell’Albania, a circa due ore di on the road da Tirana, nel cuore di una zona arcigna e montagnosa, Berat offre un impatto visivo curioso, caratterizzato da una serie infinita di casette bianche e di finestre che si incastrano perfettamente nella roccia grigia retrostante. Opera incredibile protetta dal suggello dell’UNESCO.
Il fiume Osum scorre indolente nella vallata pietrosa, dividendo idealmente i due principali quartieri cittadini, quello cristiano-ortodosso di Gorica e quello islamico di Mangalemi, congiunti da un ponte a sette arcate risalente al 18 secolo.

Idealmente dicevamo, perché in realtà si incontrano moschee e chiese ortodosse anche in altre zone della città. A Berat, infatti, il culto islamico e quello ortodosso convivono, senza minimamente intralciarsi, da svariato tempo, ed il timbro più suggestivo di questa multiculturalità è la vicinanza della Lead Mosque e della Cattedrale ortodossa di San Demetrio, poste l’una di fronte all’altra come testimonianza oggettiva di una convivenza più unica che rara.

I RESTI DEL CASTELLO MEDIEVALE

A dominare, poi, tutto il paesaggio, c’è l’imponente Castello medievale, simbolo di un passato strategico e militare, dove tutt’ora vivono alcune famiglie dedite all’artigianato. Situata su una collina rocciosa, circondata da mura per ben 1440 metri, e dotata di 24 torri e due portoni, questa fortezza ha ospitato tanti dominatori, accumulando nella struttura vari stili: dagli illiri ai bizantini, agli albanesi fino ai turchi, ognuno di loro ha lasciato qui una traccia ben visibile. Un calderone di Storia, pietra miliare del patrimonio culturale albanese.

DA NON PERDERE

Berat è piccolina, ma ospita tra le maglie dei suoi vicoletti e stradine un patrimonio architettonico notevole, fatto di chiese, musei e monumenti. Oltre alle già citate Moschea Lead e Cattedrale ortodossa di San Demetrio, segnaliamo la chiesa di San Mitri, al cui interno è possibile ammirare una serie di affreschi del 1600. Molto interessante il Museo Nazionale delle Icone, dedicato alle opere di uno dei più importanti pittori albanesi, Onufri, attivo nel 16 secolo e considerato l’iniziatore della pittura albanese. Il Museo si trova all’interno delle mura perimetrali del castello medievale, nella zona della parte abitata, ed oltre ad una serie importanti di icone, ospita anche oggetti di carattere religioso. Sempre all’interno delle mura del castello si trova la chiesa di Santa Maria di Vllaherna, datata 1200, ricca di pregevoli affreschi coevi e delle epoche successive.
Ma la vera bellezza di Berat è data dal suo insieme di casette bianche ottomane e di finestre in legno che si innestano perfettamente in un contesto montano dominato dalla roccia e dalla storia. Berat è un gioiello che amerete! 

INFORMAZIONI STRADALI

Berat si trova a circa 130 km a sud di Tirana e ad 80 km da Valona. Trovandosi in un territorio montagnoso, le strade per giungervi non saranno delle migliori, ma la bellezza del centro vale assolutamente una visita.
Noi ci siamo giunti da sud, da Saranda, dopo aver visitato l’interessante sito archeologico di Butrinto e dopo esserci ristorati nelle acque azzurre e cristalline del Blue Eyes.

Se volete sapere di più su come si è svolto il nostro viaggio, CLICCATE QUI.

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