“UNA FRONTIERA IMPROBABILE, CON UN BUS IMPROBABILE”
Finalmente ci accingiamo ad entrare in Messico (lato Chiapas), con negli occhi tanti prodigi e meraviglie: la forza poderosa della natura guatemalteca, i suoi vulcani e le sue lagune, i paesini coloniali, pochi per la verità, ma molto belli; e poi le genti di varie e numerose etnie, la Storia di un passato recente e cruento, e ancora i grandiosi siti archeologici che svelano scenari degni dei più intraprendenti avventurieri, infine i grandi fiumi, come il Rio La Pasion e il Rio Usumacinta, tanta roba insomma, tanti scorci che vanno ad arricchire un ineguagliabile archivio di ricordi.
“Il Guatemala è stata una scoperta interessante, una sorpresa di quelle che non si dimenticano. E pazienza se abbiamo patito scomodità eccessive, mancanza di informazioni, pazienza perché alla fine siamo stati ampiamente ripagati da un Paese quasi senza eguali, e che tra tutti quelli dell’America Centrale, ci sentiamo di definire il più interessante. Ma questo è ancora una volta un parere personale.”
Ora ci aspetta il Messico, un altro mondo, un’altra cultura, un’altra mentalità, ma a proposito come fare per entrare? Quali accortezze avere per passare la frontiera, o meglio le frontiere? Procediamo.
ENTRARE IN MESSICO DA EST O DA OVEST?
Trovandovi a Flores, base di partenza per visitare il sito archeologico di Tikal, per intenderci, e volendo proseguire per il Messico, avete due possibilità:
- La prima è prendere uno shuttle (bus privato) da Flores, appunto, che vi condurrà, via Belize, alle principali località turistiche dello Yucatan/Quintana Roo (Tulum, Valladolid, Cancun). É questa la soluzione più dispendiosa, a causa del servizio di navetta privato, e dell’attraversamento di un Paese Terzo (Belize) con le rispettive tasse doganali da pagare, ma anche la più comune tra i viaggiatori stranieri, che la considerano la via più comoda. Ma spesso vale il detto, da noi coniato “La comodità non è verità, è soltanto una via certa per spendere di più.”
- La seconda possibilità, quella più scomoda (ma più economica) è quella di andare verso ovest, lì dove per intenderci, il Rio Usumacinta divide Messico da Guatemala. Il posto di confine di riferimento è Bethel/La Tecnica e Frontera Corozal. Gli autobus (microbus) arrivano regolarmente sino alla sponda guatemalteca (Bethel), da dove partono piccoli traghetti per la sponda messicana (Frontera Corozal). Una volta sbrigate le formalità doganali, siete ufficialmente in Messico. Noi siamo arrivati a Bethel da Sayaxché ( trovi maggiori info QUI), con una “buseta” (piccolo bus) senza aria condizionata, scomoda e attraverso una strada interamente sterrata.
Da Corozal, piccoli furgoni partono in svariate ore della mattina (fino alle 15.00) alla volta di Palenque, ed impiegano circa 3 ore, al prezzo di 100 Pesos Messicani a persona.
Il passaggio per Bethel/Frontera Corozal è anche un’occasione per visitare le rovine Maya di Yaxchilan situate sulla sponda messicana dell’Usumacinata e raggiungibili in barca ad un costo che oscilla tra 1000-1300 pesos a seconda del numero dei passeggeri. Nonostante il prezzo non bassissimo, il sito Yaxchilan vale certamente una visita approfondita.
PRIMA DI ENTRARE IN MESSICO, L’ULTIMO ASSOLO DI GUATEMALA
Prima di entrare in Messico, l’ultimo assolo di Guatemala: il Rio La Pasiòn, ovvero la regione attraversata dal Rio La Pasion (siamo sempre nel Petèn), che si trova alle propaggini occidentali del Guatemala, al confine con il Chiapas Messicano, è uno dei luoghi più remoti e meno visitati del Guatemala, eppure uno degli scenari più belli ed evocativi di tutto il Paese. Terra di foreste, di fiumi e soprattutto di grandi siti archeologici nascosti nel cuore della selva, di quelli che per raggiungerli bisogna essere davvero motivati e appassionati di avventure.
Probabilmente la principale ragione della scarsa considerazione di questa regione da parte dei viaggiatori sta proprio nella sua dislocazione. Isolata da tutto e da tutti, disconnessa dalle principali località turistiche (la più vicina è Tikal).
Così che chi viene in Guatemala spesso decide di ignorare questa parte. Ed invece, sono proprio questi i posti che svelano le grandi ricchezze e suggestioni di un viaggio, e custodiscono segreti davvero preziosi. Perché in effetti è di questo che si tratta, di luoghi esclusivi e lontani dal flusso turistico. Certo, sarà un po’ complicato arrivarvi, ma poi, immaginate la soddisfazione di ritrovarvi di fronte a templi maya soli soletti, voi, la Storia e la Natura.
E allora il Messico può aspettare, e da Flores-Tikal riscendiamo verso sud, e precisamente verso Sayaxchè, passando Santa Elena e La Libertad. È su questa direttrice che si articola il nostro percorso, perché è proprio da Sayaxhè che si parte per raggiungere i siti archeologici di Dos Pilas e Altar de Sacrificios verso ovest, El Ceibal in direzione est, e di Tamarindito e Aguateca verso sud.
Ma di Sayaxché e dello spettacolare sito di Aguateca ve ne parliamo QUI
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