ANDALUSIA FANTASTICA: COSA FARE E VEDERE A CORDOBA

CORDOBA, GIOIELLO D’ANDALUSIA

Persa nel sogno di tempi lontani, Cordoba evoca scenari unici. Le sue origini risalgono al tempo dei Fenici, e nel corso dei secoli si sono alternati qui, spesso convivendo, Romani, Arabi ed Ebrei. Mura imponenti ed un arco monumentale di epoca romana accolgono il viaggiator curioso, mentre le acque del Guadalquivir scorrono placide e sornione verso sud, attraversando il tempo e lo spazio.

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Piccola e affascinante, Cordoba racchiude all’interno delle sue imponenti mura romane tutta l’essenza dell’Andalusia, facendo del mix di culture e di stili architettonici un tratto distintivo e peculiare. Situata lungo la direttrice Madrid-Toledo-Siviglia, nel cuore più verace dell’Andalusia, ai piedi della Sierra Morena, lungo le anse del fiume Guadalquivir, Cordoba accoglie il viaggiatore con il massimo del suo incanto, presentandosi come un arguto labirinto sempre pronto a regalare sorprese ed artifici. Ne sono la prova le numerose stradine strette e contorte che si aprono all’improvviso su graziose piazzette, oppure i suggestivi percorsi pedonali che rivelano la storia dei popoli che qui hanno vissuto lasciando sulle facciate degli edifici un’impronta indelebile.

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Bellissimo e molto ben conservato, il quartiere ebraico rivela al suo interno tesori di inestimabile valore, come l’antica sinagoga, oggi museo e patrimonio storico, per non parlare del grande impatto visivo che riserva la splendida moschea araba. Completano questa tavolozza di stili e di colori le tante boutique che espongono nelle loro graziose vetrine splendidi oggetti d’artigianato o raffinati abiti alla moda. Tutto concorre ad un tripudio di colori e allegria che giustificano ampiamente la fama che questa città si è riservata nel tempo e soprattutto tra i viaggiatori.

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“Perdersi tra le stradine aggrovigliate della città antica è un piacere, e non è difficile scorgere dietro l’angolo una piazzetta, o un cortile già fiorito, oppure ritrovarsi negli antri di un’antica sinagoga. Ma ciò che più colpisce di Cordoba, è la sua Storia, una storia ricca, che ha visto alternarsi califfati arabi a regni cristiani. Il simbolo di tutta questa meravigliosa diversità è certamente la Mezquita, un tempo considerata la Moschea più grande del mondo.”

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UN PO’ DI STORIA

Le prime testimonianze storiche di Cordoba risalgono all’epoca cartaginese, quando i cordovani vengono descritti al servizio di Annibale, nella spedizione contro i Romani. Gli stessi Romani la conquistarono nel 206 a.C. e la dotarono subito di imponenti mura secondo le disposizioni imperiali. Ben presto, Cordoba divenne capitale romana dell’Hispania Ulterior, per poi essere nominata colonia patrizia, ricevendo così un notevole impulso nella vita culturale e soprattutto un immediato sviluppo alla propria economia.
Il suo assetto urbano rimase sostanzialmente invariato durante l’epoca bizantina, fino a quando non arrivarono gli Arabi nel 756 d.C. che imposero il proprio stile architettonico, rendendola di fatto una cittadina di chiaro stampo moresco. Conservarono però le mura romane, che a a ragione erano considerate le fortificazioni migliori di tutto il sud della Spagna. Per svariati secoli, Cordoba ostentò con vanto uno stile islamico che ne fece uno dei centri arabi più importanti d’Occidente, arrivando al culmine del suo prestigio durante la dinastia degli Omayyadi, con il cosiddetto Califfato di Cordoba. 

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CORDOBA, SULLE TRACCE DI CORTO MALTESE

Sarà perché è il luogo d’infanzia di uno dei nostri eroi preferiti, ma Cordoba ci lascia sempre senza parole, ed ogni volta che passiamo di qui, ci sembra di vivere un sogno, o meglio un’avventura del nostro eroe! E allora, non possiamo non citare Hugo Pratt, padre geniale del nostro Corto Maltese, quel Corto Maltese che ha regalato la fantasia a molti sognatori come noi!

“In una tranquilla giornata di maggio Corto Maltese ritorna a Cordoba: questa passeggiata primaverile si trasforma presto in un susseguirsi fitto di ricordi. I compagni di gioco, le giovani gitane, il suono delle chitarre nelle scuole di flamenco. E così Corto, percorrendo strade note e perdendosi nei suoi ricordi giunge alfine alla casa della Nina de Gibraltar incontrando finalmente gli occhi scuri di sua madre.”

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LE PRINCIPALI ATTRAZIONI DI CORDOBA

  • La Grande Moschea è certamente il monumento più importante di Cordoba, nonchè uno dei più pregevoli esempi di arte islamica in terra d’Occidente. La sua evoluzione segue l’andamento turbolento degli avvenimenti storici, avvicendandosi, quasi senza soluzione di continuità, nelle vesti arabe e cristiane. La costruzione, infatti, sorge sul sito dell’antica chiesa visigotica di San Vincenzo, e subì le prime trasformazioni nel 756, quando gli arabi entrarono in città per la prima volta. La chiesa lasciò presto il posto ad una moschea, appunto, la quale fu ingrandita varie volte dai rappresentanti arabi, arrivando a coprire ben 23.000 mq e diventando così la più grande moschea del mondo musulmano di quel tempo. Quando Cordoba fu riconquistata dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia, nel 1236, la moschea fu convertita in cattedrale, divenendo quindi un baluardo simbolico della cristianità e consolidando questo ruolo sino ai giorni nostri. Il risultato è una meraviglia architettonica che fonde gli stili gotico, rinascimentale e barocco, lasciando a bocca aperta chiunque penetri al suo interno.

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  • L’Alcazar de los Reyes Cristianos è un altro dei simboli indiscussi di Cordoba e come la Grande Moschea ci racconta di un mondo in bilico tra cristianità e islamismo, giacchè anche questa struttura, prima di divenire la residenza dei Re Cattolici, fu per lungo tempo un insediamento moresco. Quando nel 1236, le forze cristiane presero Cordoba, durante la Reconquista, Alfonso XI di Castiglia iniziò a costruire l’attuale struttura su parte del sito dell’antica fortezza. Successivamente, a partire dal 1482, l’Inquisizione iniziò ad utilizzare l’Alcàzar come una sua sede e convertì gran parte della struttura, tra cui i bagni arabi, in camere per torture e interrogatori. L’Inquisizione mantenne qui un tribunale per tre secoli e sempre tra queste mura, Cristoforo Colombo chiese ai Re Cattolici i fondi per affrontare la celeberrima spedizione marittima nelle Americhe.

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  • Il Ponte Romano è sicuramente l’elemento architettonico che più di tutti contraddistingue la città di Cordoba.
    La sua massiccia struttura attraversa tutta la lunghezza del fiume Guadalquivir, collegando il nucleo storico alla città nuova e regalando uno scorcio su Cordoba indimenticabile!

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  • La Juderia o Barrio Judio è il quartiere ebraico di Cordoba e si trova a nord-est della Grande Moschea, in una zona a ridosso del centro cittadino che evidentemente testimonia l’importanza che la comunità ebraica aveva nella città. Oggi, come un tempo, la Juderia è un quartiere di vie strette e casette bianche, in mezzo ai quali sorgono i tipici patti cittadini. È molto visitata dai turisti anche per i numerosi monumenti storici, come la Sinagoga, il Zoco comunale, ovvero il mercato cittadino, ed il suggestivo Museo Taurino.

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