ALBANIA TUTTA DA SCOPRIRE: ITINERARIO DI VIAGGIO DI 7 GIORNI

ALBANIA: IL LATO NASCOSTO DELL’ADRIATICO

viaggiare in albania

“Viaggiare in Albania è un tuffo nel tempo, un sospiro di mondo lontano che già non esiste più.”

Poche centinaia di chilometri, in alcuni tratti anche meno, dividono la nostra costa italiana da quella albanese. Due paesi così vicini dal punto di vista geografico, ma così lontani per cultura e storia.
L’Albania ci sembra così remota, che a volte non riusciamo nemmeno a farci un’idea di dove si trovi. Sappiamo che è là, di fronte alle nostre spiagge, ma là dove poi? Come se il nostro piccolo catino adriatico fosse un Oceano immenso!
E’ questo il grande paradosso che acuisce la distanza con un paese tanto misterioso, quanto sorprendente: l’Albania! Così, come spesso accade a molti i voi, abbiamo subito il fascino irresistibile dell’ignoto, e siamo andati alla scoperta di quell’arcano incantatore, che secondo le nostre fantasie ci avrebbe regalato qualcosa di estremamente interessante. Così è stato, ed il resoconto di quell’esperienza unica è affidato alle parole che seguiranno. Speriamo vi siano da spunto e soprattutto da guida per un vostro prossimo viaggio.

L’APPRODO SULLE COSTE ALBANESI

passo-llogara

Anche se nell’immaginario collettivo l’Albania ci sembra un paese così remoto ed isolato, in pratica non lo è affatto, giacchè una serie di linee dirette collegano costantemente (specie nella stagione estiva) le nostre coste a quelle albanesi. Traghetti giornalieri partono dai porti di Ancona, Bari e Brindisi, per giungere dall’altra sponda dell’Adriatico in poco meno di 10 ore. A tal proposito, vi ricapitoliamo per praticità le varie opzioni che avete a disposizione, a seconda di dove vi rimane più comodo imbarcarvi:

  • Ancona-Durazzo
  • Bari-Durazzo (opzione consigliata; per info più dettagliate vi rimandiamo al sito di Aferry)
  • Brindisi-Saranda
  • Brindisi-Vlore

In verità ci sarebbe anche l’aereo (Tirana è infatti collegata con Roma-Fiumicino), ma noi, come ormai saprete, preferiamo viaggiare in modalità “slow” e quando si può, evitiamo di passare per areoporti vari.
E’ tutto più umano senza aerei! Tra l’altro se è vero che a livello di tempistiche non c’è paragone (con il traghetto considerate 8/9 ore, contro l’ora e quindici minuti dell’aereo), scegliendo di andare via mare, potrete imbarcare la vostra macchina, evitando così di noleggiarne una in loco).

albania mare

CHE L’AVVENTURA ABBIA INIZIO !

Una volta sbarcati a Durazzo, si entra già in clima d’Albania. L’Italia è già un vago ricordo, e tutto assume i toni di un paese ricco di sfumature etniche e geografiche, le quali però bisognerà scovarle, perchè ogni cosa è latente o per meglio dire dormiente!
Le strade sono così polverose, mentre il sole batte imperterrito, non lasciando tregua a nessuno. Piove così poco!
In effetti il primo impatto non è dei migliori, Durazzo non è affatto accogliente, anzi, è una città costruita a caso, ed il suo porto fantasma accoglie solo traghetti. Il resto dei cantieri navali sono stati smantellati tutti negli anni 90, durante il trucido regime di Enver Hoxha, mentre il recente tentativo di riqualificare la zona del “lungomare” è riuscito solo in parte. In centro città ci sarebbe poi l’area archeologica di epoca greco-romana, dove si trova il più grande anfiteatro dei Balcani (15.000 spettatori) che giace però in pessimo stato di conservazione. Nel dubbio fateci un salto e poi cominciate a rotolare verso sud.

IL LITORALE ALBANESE, TRA COSTE DESOLATE E ACQUA CRISTALLINA

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Lasciandoci alle spalle Durazzo, e scendendo verso sud tutto si fa molto più interessante. Inizia il litorale albanese, il cui tratto più spettacolare è compreso tra Valona e Saranda, le località balneari più vive della costa. Qui si potrebbe pensare di fare base, per poi partire alla scoperta di luoghi davvero memorabili!
La costa albanese è un sogno, e ciò che più colpisce è la quasi totale assenza di antropizzazione. Il paesaggio in se per se è abbastanza arido e roccioso, solo arbusti e agavi ne interrompono la monotonia, mentre di tanto in tanto si scorge qualche gruppetto di case, tutto il contrario dell’ormai sovraffollato litorale italiano. Da Valona è possibile imboccare la via che corre parallela al mare, più tortuosa ma sicuramente più spettacolare della direttrice interna. Il Passo Llogara è un punto panoramico da cui si capisce bene la natura, e soprattutto la bellezza della costa. Il Mare è blu, ed il riflesso del sole riempie il cuore di libertà!

“Nessuno! Non c’è nessuno su queste coste. Ci sono luoghi incredibili,
piccole fortezze e siti archeologici su acque cristalline simili a quelle della Sardegna,
e solo qualche anima vagante in cerca di un paradiso inatteso.”

Porto Palermo è uno di questi capolavori. Uno di quei luoghi che quando ci arrivi ti chiedi come mai siano ancora così desolati. Un angolo di paradiso!

fortezza-porto-palermo

Senza esagerare, dove tutt’al più incontrerete qualche bagnante locale, oppure qualche pastore con il suo piccolo nucleo di capre.

porto palermo

In alto si trova poi una fortezza (è questo il vostro punto di riferimento) conosciuto come il Castello di Alì Pascà, un temibile brigante che nel XIX secolo si fece signore di un piccolo regno greco-albanese. Porto Palermo si trova nei pressi di Himara, un indizio in più per giungere a destinazione.

ali pascia

SARANDA, TRA ARCHEOLOGIA E MONDANITA’

saranda

Scendendo ancora più giù, dopo esservi persi tra calette inattese, si arriva a Saranda, ridente cittadina balneare che d’estate quintuplica gli abitanti, attratti dalle strutture alberghiere, dalla vita notturna e dal…porto. Da qui ci si può imbarcare, infatti, direttamente per Corfù, ed in circa 40 minuti, se prendete l’aliscafo, in poco più di un’ora se andate in traghetto, sarete in terra Greca! (costo per passeggero: 15 euro a corsa).
Ma la cosa più interessante di Saranda non è nè la città, nè il suo porto, bensì la sua storia! A pochi chilometri dal centro città si trova, infatti, Butrinto, grandioso sito archeologico tutelato dall’UNESCO.

rocco sur a butrinto

Butrinto è un frammento di storia del Mondo Mediterraneo, e le varie dominazioni greco, romana, ottomana, ne hanno fatto un sito unico dove è possibile scorgere all’interno di un esteso bosco di lecci, querce e allori, reperti archeologici davvero sorprendenti, come ad esempio il teatro romano, il battistero mosaicato e la basilica cristiana, mentre le acque salmastre della laguna danno a questo luogo incantevole un tocco di quiete eterna.

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butrinto

VERSO L’INTERNO, DESTINAZIONE BERAT

Ma non possiamo fermarci troppo a lungo, la strada già chiama. Così a circa un’oretta da Saranda, in direzione di Girocastro, ci imbattiamo in un luogo ameno, che probabilmente ancora per poco rimarrà ignorato dal grande turismo. Si tratta di una bellissima sorgente di acqua cristallina che da queste parti chiamano “Occhio Azzurro”. Ci si arriva tramite una strada sterrata. E’ veramente un posto da favola!

occhio azzurro
Dopo esserci ristorati nelle acque fredde e trasparenti dell’Occhio Azzurro, ripartiamo e ci addentriamo sempre più verso l’interno, dove ci aspetta la città-museo di Girocastro. Sembra di entrare in un altro mondo, in un’altra epoca. Qui tutte le case sembrano delle piccole fortezze che puntellano le pendici di una fortezza molto più grande: la possente costruzione difensiva di Girocastro, una delle più belle d’Albania! Varie dominazioni e varie epoche si alternano in questo centro davvero suggestivo, che fa iniziare le sue origini al IV sec. a.C!
Il sigillo UNESCO è una conferma di quanto detto poc’anzi. Ma la nostra rincorsa non può arrestarsi qui, più a nord, nel cuore delle regioni interne del sud si trova un’altra città tutelata dall’UNESCO. Il suo nome Berat, ed è conosciuta “la città delle mille finestre”, per via delle caratteristiche costruzioni bianche ricche di finestre che si affacciano sulle pendici dei monti circostanti.

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A contribuire al suo incanto un mix di culture, ognuna delle quali ha messo la propria firma sull’opera finale. Potrete così camminare tra le stradine articolate del centro, imbattendovi ora in una moschea, ora in una chiesa ortodossa, ora in una cattolica. Un incredibile contributo socio-religioso che ha fatto di Berat un fervido centro culturale in epoche passate. In alto la grande fortezza, così arroccata e così distante, domina tutta la città, e contribuisce a fare di Berat un luogo unico in tutta l’Albania!

albania musulmana

NOTA FINALE

Scorreranno poi molti altri chilometri, e probabilmente scoprirete ancora altri tesori prima di giungere a Tirana, ma la sensazione è che molto altro ancora dovrà essere scritto. 7 giorni non bastano per conoscere un Paese così articolato e particolare, che si è aperto al mondo solo nell’ultimo decennio. Non dimentichiamo che negli anni 90 l’Albania era un tabù, tenuta sotto scacco dalla follia fratricida di un dittatore di cui non vale la pena nemmeno ricordare il nome (l’avevamo già citato nelle battute iniziali). Oggi per fortuna la gente vive serenamente nella sua semplicità, e tra un città e l’altra non sarà difficile scorgere un piccolo villaggio rurale, oppure per le strade qualche signore anziano che guida il suo carretto trainato da un mulo.

albania
Per una più oggettiva valutazione dell’Albania, occorre dire quindi che non ci sono solo paradisi, come quelli di cui abbiamo parlato sopra. Si tratta, anzi, di un paese con enormi difficoltà di gestione (infrastrutture, società, servizi), nonostante tutto però, abbiamo avuto una piacevole sensazione, come ci accade nei paesi più semplici, o poveri, che dir si voglia, dove si respira una dimensione più vera, più umana, o per usare un eufemismo, meno consumista!

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Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Pensa che abbiamo attraversato tutta l’America Latina da sud a nord, sfruttando solo mezzi di trasporti locali. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.

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