VIAGGI E PERSONAGGI: LA STRAORDINARIA VITA DI PAU CASALS

Un incontro fortuito e decisivo!

Era un caldissimo pomeriggio di inizio estate e d’improvviso, dopo aver attraversato le campagne coltivate e verdi dell’interno della Catalunya del Sud, il panorama fuori dal finestrino cambia: mare, sabbia chiara e palme tropicali mi accolgono. Mi trovo a San Salvador, una piccola cittadina di pescatori, sulla costa Daurada nella zona di El Vendrell, a nord di Tarragona. 

Qui nasce uno dei più grandi musicisti, compositori, artisti e visionari catalani: Pau Casals, colui che cambiò totalmente la concezione del violoncello che fino a prima veniva considerato solamente come strumento d’accompagnamento e poi invece, grazie al suo apporto, divenne uno strumento solista di tutto rispetto.
Pau Casals non fu soltanto un grande musicista e compositore, ma impiegò buona parte della sua vita ad imprese e campagne di pace. Ma andiamo per gradi.

Qui a San Salvador potrete visitare la sua casa, che si trova in una posizione invidiabile a ridosso della spiaggia.
È il luogo dove viveva, dava concerti privati, scriveva nuove partiture e manteneva contatti con i musicisti di tutto il mondo. Divenne museo nel 2001, perfettamente conservata, offre al visitatore un percorso interattivo molto interessante ed illustra in modo eccellente la vita di questo grande autore.

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Prima di arrivare a San Salvador e di entrare in quella casa, ero ignara dell’esistenza di Pau Casals, e uscita da lì, improvvisamente non sentivo più la stanchezza e avevo riacquistato fiducia in tutto ciò in cui credo. Secondo me, sono vite come questa che vanno ricordate perchè fanno da esempio e da luce per ogni animo sensibile che ha la fortuna di venirne a conoscenza.

La storia di un genio

Pau Casals nasce nel 1876 da una famiglia molto povera e soprattutto numerosa: 11 figli di cui ne sopravvivono solamente 3 ed uno di questi era lui; il padre faceva l’organista nella chiesa di paese,  così, fin dalla nascita, la vita di Pau Casals viene caratterizzata dalla musica.
Vista l’indigenza della famiglia, il padre non avrebbe mai voluto che suo figlio si approcciasse al mondo della musica; dal suo punto di vista non rappresentava una fonte di denaro sufficiente, ma Pau dimostra fin da subito un talento e un orecchio musicale a dir poco incredibili ed infatti, a soli 7 anni compone la sua prima partitura musicale.

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Per tre volte nella polvere e per tre volte vincitore

Come vi ho già detto, le origini di Pau Casals sono assolutamente umili ed è all’età di 11 anni che succede il primo avvenimento che cambierà tutto. Per guadagnare qualche spicciolo e contribuire all’economia familiare, Pau suonava il violoncello nei caffè di Barcellona, ma un giorno la sua vita cambiò; il quel bar c’era Isaac Albeniz, pianista e compositore riconosciutissimo che rimase estremamente colpito dalle doti del ragazzo così, amico della regina Maria Cristina, decide di parlargliene e di presentarglielo.
Da quel momento Pau Casals, sua madre e il fratello minore vivranno con la famiglia reale, Pau riceverà un’educazione di tutto rispetto che poi contribuirà ad aprirgli altre strade.

Qualche anno dopo la regina decide di pagargli degli studi di specializzazione a Bruxelles e sarà lì che Pau dimostrerà tutta la sua dignità e carattere, di fronte all’ignoranza e allo scherno di uno dei professori, decide di dimostrare quanto valeva suonando uno dei pezzi più difficili in assoluto, dichiarando che non avrebbe avuto nessun buon insegnamento da una persona che gli mancava di rispetto a quel modo.

Fu un gesto coraggioso gli costò i privilegi di cui disponeva, da quel momento in poi la regina non volle più saperne né di lui, né della sua musica e così, tornò in miseria.

Pau Casals aveva un carattere tenace e grazie alla sua caparbietà, la sua vita continua tra Barcellona e Parigi dove finalmente raggiunge il successo. Musicista e compositore di prestigio suona nelle più grandi orchestre e teatri del mondo, crea l’orchestra Pau Casals e fonda la “asociaciòn obrera de conciertos” per dare la possibilità anche alla gente povera di assistere ai concerti organizzati da lui e ascoltare i più grandi musicisti del mondo.

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Per lui la musica è sempre stata arte e in quanto tale doveva essere accessibile a tutti.

Nel 1939, a causa della dittatura spagnola, Pau Casals inizia il suo esilio e il suo lungo silenzio di protesta e indignazione.
Si trasferisce in Francia a Prada de Conflet, un piccolo paesino ai piedi dei Pirenei e a pochi passi dalla frontiera spagnola. Qui ospita rifugiati e presta loro denaro fino ad esaurire tutti i suoi risparmi e così, per la terza volta torna in miseria.
Nonostante le avversità e il poco denaro, il suo impegno per la pace non cessa, lui non si arrende di fronte a niente, accompagnato dalla giovane Marta Montañez, musicista e innamoratissima nonostante l’enorme differenza d’età, viaggia per tutto il mondo divulgando il suo messaggio di pace. Suonerà anche per il presidente Kennedy in cambio di 30 minuti di confronto privato nella Casa Bianca, ne scaturirà una conversazione di cui nessuno saprà mai il contenuto.

Ed infine, a 94 anni, viene invitato all’ONU per cui comporrà l’inno di pace, alla fine del concerto terrà un discorso memorabile sulla pace e sull’incredibile storia della sua grande regione, la Catalunya; discorso che verrà trasmesso su tutte le radio del mondo meno che in quelle di Spagna dove il presidente Franco ancora governava a pieno titolo.

Muore esiliato a Puerto Rico, luogo d’origine della sua bella Marta e lontano dalla sua amata terra catalana.

 

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